Perugia, 13 maggio
2005
COMUNICATO STAMPA
La
giustizia statunitense eviti di concedere asilo al terrorista Posada
Carriles e lo consegnino alle autorità giudiziarie cubane
La
presenza nel territorio nordamericano di Luis Posada Carriles, il noto
terrorista responsabile dell’esplosione di un aereo della Cubana de
Aviación, tra le tante azioni di terrorismo contro Cuba, ha creato una
situazione difficile negli Stati Uniti. Cuba ha sempre accusato gli
Stati Uniti di avere vincoli e di essere complici negli atti di
terrorismo contro Cuba, quel terrorismo che Bush dichiara di voler
combattere in tutto il mondo. Uno dei molti terroristi protetti dagli
Stati Uniti si chiama appunto Luis Posada Carriles.
È stato
condannato nel 1976 per aver fatto esplodere un aereo della Cubana,
provocando la morte di 73 persone e che riuscì a fuggire travestito da
prete dalla prigione e poi si rifugiò in Centro America dove organizzava
il traffico di armi, lavorando per i Contras del Nicaragua, agli ordini
di Oliver North.
Nel
novembre del 1994, come lo stesso Posada ha riconosciuto, cercò di
trasportare delle armi per organizzare un attentato alla vita del
presidente di Cuba, Fidel Castro, durante il IVº Summit Latino-Americano
dei Capi di Stato.
Nel 1997
all’Avana ci furono vari attentati terroristi effettuati con bombe in
diverse installazioni turistiche. Un giovane italiano, Fabio Di Celmo,
perse la vita nell’Hotel Copacabana. Gli autori dell’attentato furono
arrestati a Cuba e confessarono che operavano agli ordini di Luis Posada
Carriles.
Nell’agosto del 1998, in Repubblica Dominicana, cercò di organizzare un
nuovo attentato contro Fidel Castro durante l’incontro internazionale
Cariforum.
Nel
novembre del 2000 le forze di sicurezza di Panama lo arrestarono e lo
misero in prigione perché stava preparando un attentato contro il
presidente di Cuba, previsto durante lo svolgimento del Summit ispano
americano dei Capi di Stato. Processato e condannato a vari anni di
carcere, dopo meno di quattro anni di reclusione ha riacquistato la
libertà perché la ex presidentessa Mireya Moscoso ha concesso
un’amnistia per lui e i suoi complici, su pressione dell’amministrazione
statunitense, in cambio di quattro milioni di dollari.
Posada Carriles un
mese fa è entrato illegalmente negli Stati Uniti, e nonostante su di lui
pendano mandati di cattura e condanne per terrorismo in diversi paesi,
ha richiesto lo status di rifugiato e domanda asilo politico.
Rifondazione Comunista
dell’Umbria ritiene che la lotta al terrorismo di cui gli USA si sono
fatti promotori in tutto il pianeta debba quantomeno – se vuole essere
efficace – riguardare con coerenza tutti i terrorismi e tutti i
terroristi. Per cui il governo degli Stati Uniti dovrebbe consegnare
alla giustizia un terrorista reo confesso e pluri condannato come Posada
Carriles, rigettando la richiesta di asilo e non riconoscendogli lo
status di rifugiato.
Stefano
Vinti
Presidente Gruppo Prc