Siamo qui, tutti i
cubani dell’occidente dell’Isola aspettando il passaggio di Wilma che
sembra destinato a trasformarsi nell'uragano dei record, da quando ha
uguagliato con la sua recente - e scomoda - apparizione il record del
totale più alto di cicloni in una sola stagione, che era del 1933.
Forse in onore della
statunitense Wilma Rudolph (1940-1994), la prima atleta che vinse
tre medaglie d’oro olimpiche in atletica, quest’altra Wilma ha regalato
l'ottobre più piovoso in 72 anni ed il totale d’uragani in una stessa
stagione.
Inoltre forse avremo
nuove sorprese, perché con le sue precipitazioni torrenziali
nell'oriente cubano ha marcato un record in provincia di Santiago de
Cuba, con 345,8 millimetri di pioggia.
Ora siamo in attesa
della curva di Wilma, quando giungerà sullo Yucatan, perchè si teme che
possa virare a destra, cioè in direzione nordest e non più nordovest e
inoltre cammina a meno di dieci Km. l’ora.
Questo significa che
l’uragano può restare fermo per molte, troppe ore, con le sue raffiche a
più di duecento chilometri e onde che misurano otto - dieci metri
d’altezza.
Nell’occidente di Cuba
i laghi artificiali sono pieni sino all’orlo e le piogge di Wilma si
possono trasformare in un pericolo d’inondazioni.
Stamattina venerdì
21 a Manta, la cittadina fondata da marinai italiani nel 1615, pioveva e
diluviava con fulmini e tuoni terribili. In oriente invece per fortuna è
superato il problema della lunga siccità grazie alle piogge di Wilma.
Speriamo che sia
l’ultimo uragano di quest’anno indimenticabile da questo punto di vista,
ma non siamo ancora alla fine d’ottobre e c’è ancora più di un mese
d’ansia davanti a noi da superare.