Giorno Internazionale dei Lavoratori Per il Socialismo e
per la Patria, sfilano i cubani
di Octavio
Borges Pérez
A lato di Fidel, Raúl e con tutto il sostegno al
Socialismo, è cominciato il discorso di Salvador Valdés Mesa, segretario
generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, che ha dato inizio al
corteo per il Giorno Internazione dei Lavoratori in Piazza della
Rivoluzione José Martí.
Valdés Mesa ha sottolineato che milioni di cubane e di
cubani festeggiano questa data con l’allegria d’aver realizzato il VI
Congresso del Partito Comunista di Cuba, che ha tracciato il cammino per
rinnovare il sistema economico e perfezionare la società nell’Isola.
Inoltre, ha detto che in tutto il paese il popolo
ratifica che il socialismo è l’unica opzione e che a questa marcia
partecipano tutti i morti per l’indipendenza e la difesa della Patria,
caduti in vari secoli, e soprattutto gli Eroi e le Eroine che hanno
fatto sì che quest’anno si commemori mezzo secolo dalla dichiarazione
del carattere socialista della Rivoluzione.
Il dirigente sindacale ha ricordato i centenari della
nascita dei leaders operai Lázaro Peña, Jesús Menéndez e José María
Pérez ed ha affermato che i lavoratori e il movimento sindacale sono
protagonisti dei cambi nella trasformazione del modello economico e del
perfezionamento della società, e per questo, lavoro, risparmio,
disciplina ed efficienza sono una bussola in un’unità imprescindibile.
Questa unità che è espressione della diversità di fila
operaie più grandi e più forti, con migliaia di lavoratori non statali,
recentemente sommati.
Valdés Mesa ha ringraziato gli amici solidali che
ammirano Cuba e la sua Rivoluzione e che oggi hanno marciato gomito a
gomito per le strade e le piazze cubane, e tutti coloro che nel mondo
fanno di questo sentimento un’arma di lotta in difesa della pace.
Cuba conosce per esperienza questo apporto di forza
presente da cinque decenni di lotta contro il blocco economico,
finanziario e commerciale imposto all’Isola dai governi degli Stati
Uniti.
Salvador Mesa ha reclamato la liberazione immediata dei
Cinque combattenti antiterroristi, Ramón Labañino, Antonio Guerrero,
René González, Gerardo Hernández e Fernando González, ingiustamente
reclusi negli Stati Uniti ed il loro ritorno in Patria.
Raúl presiede la sfilata del Primo Maggio a Santiago di
Cuba
Il Generale d’ Esercito Raúl Castro Ruz, Primo Segretario
del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, presiede nella
Città Eroina, la celebrazione del giorno Internazionale dei Lavoratori.
Con Raúl, Presidente dei Consigli di Stato e dei
Ministri, si trovano Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato
Centrale e Primo Segretario del PCC nella provincia, altri dirigenti del
Partito, e del Governo e delle organizzazioni politiche, giovanili e di
massa.
María de los Ángeles Cordero Tamayo, Segretaria Generale della CTC nella
provincia, ha pronunciato un breve discorso e quindi è
iniziato il corteo dei blocchi, aperto dai combattenti della
Rivoluzione. Condividono la tribuna di Piazza della Rivoluzione
Antonio Maceo Grajales, gli Eroi del Lavoro, lavoratori e dirigenti
sindacali eccellenti, veterani e fondatori della Centrale dei Lavoratori
- CTC – e delegazioni straniere di organizzazioni operaie amiche.
Bandiere cubane gigantesche ornano la piazza e i
dintorni, assieme alle bandiere del 26 di Luglio, simboli del popolo
cubani, con grandi manifesti con le parole d’ordine ‘Unità,
Produttività, Efficienza’, che distinguono la celebrazione di
quest’anno.
1º Maggio per l’Unità nel Giorno Internazionale dei
Lavoratori
di Lianet Arias Sosa
I cubani oggi sfilano in corteo per il 1º Maggio, Giorno
Internazionale dei Lavoratori, nelle piazze più importanti dell’Isola,
per ratificare davanti al mondo l’unità del popolo attorno al suo
progetto sociale.
Operai e dirigenti coincidono con il carattere
straordinario che avranno sicuramente i cortei e risaltano i preparativi
nei municipi e nelle province dell’arcipelago, soprattutto in Piazza
della Rivoluzione José Martí, a L’Avana.
La giornata di oggi è anche un omaggio al mezzo secolo di
due importanti avvenimenti storici: la proclamazione del carattere
socialista della Rivoluzione e la sconfitta dell’invasione organizzata e
finanziata dagli Stati Uniti a Playa Girón, in provincia di Matanzas.
Quest’anno 160 invitati sfilano con il popolo cubano e provengono da 63
paesi differenti, come 21 brigate di solidarietà con Cuba di 147
organizzazioni sindacali; sono presenti 23 sindacalisti e gruppi di
solidarietà dell’Uruguay, 218 della Francia e 67 degli Stati Uniti.
La mobilitazione di questa giornata conferma l’appoggio
popolare agli accordi del recentemente terminato VI Congresso del
Partito Comunista in cui si denuncerà il blocco economico, commerciale
e finanziario imposto da Washington all’Isola.
I lavoratori di tutti i cortei reclameranno la
liberazione dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri negli Stati
Uniti dal 1998.
Gerardo Hernández, René González, Ramón Labañino, Antonio
Guerrero e Fernando González scontano condanne che comprendono anche un
doppio ergastolo più 15 anni, per aver informato sui piani criminali dei
gruppi di terroristi nemici di Cuba, che agiscono dallo stato
nordamericano della Florida.
Le sfilate del 1º maggio saranno un sostegno di massa
agli accordi del Congresso
di
Susana Lee
La sfilata di questo 1º Maggio in Piazza della
Rivoluzione e in tanti altri luoghi dove tradizionalmente si concentra
il popolo, diverranno la prima opportunità dopo il VI Congresso, in cui
milioni di cubani e di cubane dimostreranno il loro sostegno agli
accordi e alla volontà di compierli e alla ferma unità dei cubani
attorno alla Rivoluzione e al Partito.
Salvador Valdés Mesa, membro del Burò Politico e
segretario generale della CTC, ha fatto queste affermazioni al termine
di uno dei mattutini speciali che si realizzano questa settimana nei
posti di lavoro, dove i lavoratori confermano il loro impegno per
celebrare la grande festa operaia tutti in massa.
La manifestazione sarà un brillante esempio della
partecipazione di massa e popolare dei lavoratori e del popolo
nell’ampio e democratico processo del dibattito delle Linee di Politica
economica e sociale del Partito e della Rivoluzione, approvate nel VI
Congresso, ha detto ancora Valdés Mesa.
“Dobbiamo far sì che la nostra decisione espressa dalle
parole ordine “Lavoro, Produzione, Efficienza, Risparmio”, che
lavoratori, contadini, studenti, giovani e il popolo unito, porteremo
nelle sfilate, non restino lì, ma s’istituiscano come doveri prioritari
nel nostro lavoro quotidiano.
Il mondo sfilerà con Cuba ancora una volta
Cuba sfilerà accompagnata dal mondo oggi, Primo Maggio,
con 200 brigatisti provenienti da 27 paesi di tutti continenti che
marceranno assieme al popolo della capitale.
membri della VI Brigata Internazionale, che in questi
giorni visitano l’Isola e stanno nell’accampamento Julio Antonio Mella,
si aspettano molto dalla partecipazione alla festa dei lavoratori.
Per Matías Javier Noal, giovane membro della ‘Casa de
Amistad Cuba Argentina’ : “È un onore poter stare in un corteo dove
prevale l’allegria che caratterizza gli abitanti di Cuba”.
La presidentessa dell’Associazione di Amicizia
Germania-Cuba, Renate Fausten, che visita l’Isola tutti gli anni per
realizzare attività che consolidino la solidarietà e aiutino la
mobilitazione pubblica attorno a Cuba e soprattutto al caso dei Cinque,
ha detto di sentirsi emozionata perchè stare nell’Isola in una marcia
del Primo Maggio trasmette sempre la forza di lottare per le giuste
cause. I membri della Brigata hanno incontrato alcuni familiari
dei Cinque ad hanno ricevuto informazioni attuali sulla loro causa.
La madre di Antonio Guerrero, Mirta Rodríguez, ha
ricordato che solo la lotta instancabile e la diffusione di tutte le
manipolazioni avvenute nel processo contro i Cinque, potranno accelerare
la loro liberazione.
Cándido René González, padre di René, ha detto che questi
patrioti cubani cercavano di difendere non solo la Rivoluzione, ma
anche il popolo nordamericano per cui si può dichiarare che le loro
condanne violano la stessa Costituzione degli Stati Uniti. Durante
l’incontro con i familiari è stata ricordata la difficile situazione in
cui si trova Gerardo Hernández Nordelo, tre giorni dopo la domanda del
Governo degli Stati Uniti alla Procura di respingere la sua richiesta di
habeas corpus e la possibilità di rivedere la sua ingiusta condanna.