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Milioni di cubani
hanno chiesto la reclusione del terrorista Posada Carriles
• Raúl ha
presieduto la sfilata di più di un milione di cittadini dell’Avana in
Plaza de la Revolución, José Martí
NAVIL GARCÍA
ALFONSO
Le sfilate per il
Giorno Internazionale dei Lavoratori hanno reclamato, con la denuncia di
milioni di cubani, la detenzione del terrorista Luis Posada Carriles,
autore dell’attentato con una bomba che nel 1976 provocò la morte di 73
passeggeri di un aereo civile della Cubana de Aviación.
In tutta l’Isola
lavoratori, studenti, donne di casa e pensionati si sono concentrati
nelle piazze principali per unirsi alla lotta di Cuba contro il
terrorismo, per esigere giustizia per i Cinque Eroi della Rivoluzione
che sono reclusi ingiustamente nelle prigioni nordamericane La
sfilata principale che ha colmato la storica Piazza della Rivoluzione
José Martí dell’Avana, è stata presieduta da Raúl Castro, secondo
segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e da
Salvador Valdés Mesa, segretario generale della Centrale dei Lavoratori
di Cuba.
Valdés Mesa ha
chiamato tutti gli operai e gli altri lavoratori a consolidare la
società cubana, con l’aumento della produttività, il risparmio delle
risorse e la disciplina.
I milioni di
cubani che hanno marciato in tutta l’Isola, si sono svegliati in questo
Primo Maggio con le nuove riflessioni del presidente Fidel Castro,
sull’importanza di realizzare una rivoluzione energetica a livello
globale, per proteggere le risorse naturali del pianeta e impedire che
si utilizzino gli alimenti nella produzione dei combustibili.
La folla che si è
concentrata nella Plaza portava cartelloni e manifesti allegorici che si
riferivano al Giorno del Proletariato, era preceduta da tutti i
contingenti dei costruttori, tra i quali quelli de lavoratori
dell’educazione, le scienze, la cultura, il turismo, i contadini...
La marcia del
popolo è stata accompagnata da 1645 rappresentanti e leaders sindacali
di 74 paesi, invitati.
Tra loro i giovani
che hanno partecipato all’incontro giovanile internazionale di
solidarietà con i Cinque, che si è appena svolto all’Avana.
I familiari dei
Cinque antiterroristi ingiustamente reclusi negli USA hanno osservato
dalla presidenza l’appoggio di tutto un popolo per la liberazione dei
suoi figli.
SANTIAGO È STATA
LA PRIMA A SFILARE
L’indomita città
di Santiago di Cuba, culla della Rivoluzione,è stata la prima a
cominciare la sfilata del Iº maggio.
Prima che si
affacciasse il sole nelle province occidentali, più di 800.000 abitanti
di Santiago hanno cominciato la marcia di fronte a Plaza de la
Revolución, Antonio Maceo. La manifestazione è stata presieduta dal
Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque.
La spianata,
scenario di molte concentrazioni popolari, che si trova al centro della
seconda città di Cuba, si è riempita nuovamente per chiedere giustizia.
Una decina di
delegazioni d’invitati stranieri sono andate a Santiago di Cuba per
partecipare assieme ai santiagheri alla sfilata.
In tutte le città
e i villaggi dell’Isola sono state realízzate marce simili per esigere
la liberazione dei Cinque e che il Luis Posada Carriles sia detenuto e
giudicato come terrorista.
La celebrazione del 1° maggio a Cuba ha costituito oggi
la dimostrazione più rappresentativa che si sia effettuata nel paese nel
Giorno Internazionale dei Lavoratori.
Milioni di cubani sono sfilati nelle principali piazze nazionali con
slogan di appoggio alla Rivoluzione, condanna alla protezione
nordamericana al terrorismo ed esigenza della liberazione dei Cinque
antiterroristi incarcerati otto anni fa negli Stati Uniti.
Nella capitale cubana, l'atto centrale è stato diretto dal primo
vicepresidente Raul Castro, insieme alla direzione del movimento
sindacale e del Partito Comunista di Cuba.
Delegazioni di 242 organizzazioni in rappresentazione di 74 paesi ed un
totale di mille 645 invitati stranieri si trovavano presenti
nell'emblematica Piazza della Rivoluzione, dove si è effettuata la
sfilata.
Il primo ministro di San Vicente e le Granadine, Ralph Gonsalves, ed il
segretario generale della Federazione Sindacale Mondiale, George
Mavrikos, sono state due delle personalità presenti.
Gruppi di lavoratori, studenti, giovani e perfino bambini delle scuole
elementari hanno partecipato alla dimostrazione che è durata un pò più
di due ore, durante le quali una massa compatta di manifestanti ha
sfilato senza pausa di fronte alla tribuna presidenziale.
Il richiamo di giustizia per il boia, come si è identificato il
terrorista Luis Posada Carriles, recentemente liberato dagli Stati
Uniti, è stata la richiesta principale dei lavoratori cubani.
Inoltre, si è confermato l'appoggio al socialismo, a Fidel Castro e la
decisione di incrementare la produzione, la produttività e l’efficienza,
l'utilizzazione della giornata lavorativa, l'elevazione della disciplina
ed il miglioramento di condizioni di vita e di lavoro.
Fidel, Fidel, Fidel!, hanno acclamato in migliaia
a L'Avana
Il nome dello statista cubano, Fidel Castro, si è ascoltato una ed
un'altra volta oggi nella Piazza della Rivoluzione, dove a migliaia
l’hanno acclamato e gli hanno gridato viva! in varie lingue.
L'onnipresenza del Comandante è stata un'altra volta protagonista,
all'essere Fidel, Fidel, Fidel! lo slogan più ripetuto tra coloro che
hanno festeggiato questo 1° maggio, nella capitale di tutti i cubani.
Quando mancavano appena cinque minuti alle otto di mattina, ora di
inizio della sfilata, il primo vicepresidente, Raul Castro, stava nel
suo palco per presiedere la commemorazione insieme ad altri leader della
Rivoluzione.
Ha alzato le mani per salutare ed ha guardato l'orologio in segno di
puntualità all'appuntamento del proletariato cubano che ha reso unanime,
un'altra volta, la sua denuncia agli Stati Uniti per la scarcerazione
del terrorista internazionale Luis Posada Carriles.
Lo stesso presidente cubano aveva convocato i suoi compatrioti ad
esprimere in questa marcia il loro ripudio alla liberazione su cauzione
dell'autore reo confesso di crimini di lesa umanità per i quali non è
stato mai sanzionato. Dopo le parole del segretario generale della
Centrale dei Lavoratori di Cuba, Salvador Valdes, ha cominciato a
passare di fronte alla Piazza un mare di popolo che ha continuato a
camminare per quasi due ore esatte.
“Carcere per il boia Posada Carriles”, “abbasso il terrorismo” e “questa
umanità ha ansie di giustizia”, dicevano alcuni dei cartelli che
trasportavano i lavoratori cubani.
Sono stati i giovani che hanno chiuso questa commemorazione a L'Avana,
con uno striscione gigante dove poteva leggersi “Il mio futuro è
Rivoluzione” e “Siamo figli di questa Rivoluzione, grazie Fidel”.
Alla fine, le bandiere nere dalla stella solitaria sono passate,
lugubri, insieme alle foto delle vittime del terrorismo anticubano
finanziato da Washington. Altrettante bandiere cubane erano inalberate
da coloro che danno la garanzia della continuità al socialismo
sull'Isola.
La conosciuta canzone “L'Internazionale” ha messo la parola fine a
questa celebrazione, e, quando questa ha smesso di suonare, un gruppo di
giovani componevano a voce alta il nome di Fidel, lettera a lettera.
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servizio fotografico
Samuel Hernandez (Siporcuba) |
inizio del corteo |
la testa del corteo |
il Che vive |
il popolo sfila con la sua bandiera |
Giustino Di Celmo e Acela Caner |
Rifondazione Comunista al corteo |
Raul canta l'Internazionale |
i dirigenti salutano il popolo |
liberate i 5! |
Patria o Muerte! |
italiani presenti |
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