Dall’antifascismo
all’antimperialismo :Italia-Cuba un connubio storico
25 Aprile 1945 |
26 luglio 1953 |
Il ruolo
storico – rivoluzionario di Cuba, sta conoscendo una collocazione
diversa da quella che qualcuno gli voleva dare . Da paese definito dalla
maggioranza dei media anacronistico e destinato all’implosione a causa
del proprio sistema socialista popolare come predetto dalla stampa
borghese, a Paese esempio nella rinascita del cono sud dell’America
Latina .Cuba, ispiratrice della contrapposizione all’Alca e fautrice di
Alba, si e’ fatta dinamo ed ha dato luce attraverso l’emergere del forte
significato delle proprie politiche di solidarietà internazionalista a
tutta quella serie di conquiste che stanno facendo riflettere tanti
paesi latino americani.
Tutto
ciò, nonostante un embargo sempre più criminale e genocida aggiunto a
tutta una serie di boicottaggi e azioni da condannare SENZA SE e SENZA
MA, e da sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti e servi
europei.
Nonostante la sempre più emergente evidenza di questo, tutt’ora in
Italia e non solo, come pure in certi ambienti di centro e di cosiddetta
sinistra si continua ostinatamente a non riconoscere nel governo cubano
un alto esempio di democrazia popolare e di avanguardia in tema di
istruzione, politiche sociali e sanità, il quale invece di esportare
democrazia al napalm e al fosforo bianco esporta medici ed insegnanti.
Proprio da questi ambienti di “progressismo italiano”, arriva sovente la
bacchettata tacciante di inopportunità verso chi come noi con
determinazione fa riferimento a Cuba per tessere la trama di un concetto
da tradurre in concretezza futura come dice Fidel, che “un otro mundo es
posible“.
Compito e
ruolo della nostra associazione , crediamo sia inoltre quello di dare
un riconoscimento storico e politico a Cuba, e proprio sulla storicità
e parallelismi che legano questa valorosa isola caraibica all’Italia,
all’Europa e ai Paesi latino americani che hanno e stanno lottando per
la loro libertà, si può costruire la storia e la politica contemporanea
.
Dal punto
di vista storico ed oggettivo , non si può non citare Julio Antonio
Mella e Tina Modotti con il loro antifascismo militante e solidale, in
contrapposizione al fascismo assassino di Mussolini e Machado.
Un legame
storico e apparentemente diverso volutamente poco illustrato e messo a
conoscenza dell’opinione pubblica ma che si tramanda fortemente da
decenni; come pure la partecipazione di numerosi combattenti italiani
nella guerra di indipendenza contro gli spagnoli nelle file di Carlos
Manuel de Cespedes o di Antonio Maceo; la partecipazione dell’italiano
Gino Donè Paro nello sbarco del Granma, o la morte di Fabio di Celmo
straziato da una bomba mercenaria in un hotel de
la Habana. Se pensiamo che nel parlamento italiano non ci si
è neppure degnato nelle ultime due legislature di fare una qualsiasi
interpellanza su questo assassinio ci viene da dire che fanno un po’
schifo.
Ma e’
vero, siamo un Paese a sovranità altamente limitata dagli Usa e dal
Vaticano .
Nostro
impegno deve essere pure quello di analisi e di memoria storica,
proprio per portare alla ribalta quanto non siano per nulla distanti le
lotte di giustizia nel mondo ; lotte che chilometricamente possono
essere lontane, ma vicinissime nelle idee e nelle azioni
dell’antifascismo e dell’antimperialismo .
La Resistenza Italiana
contro il nazifascismo, l’opposizione al neo-fascismo talvolta anche di
Stato, e la rivoluzione cubana contro il colonialismo spagnolo prima,
contro la dittatura di Batista poi, e, attualmente contro
l’imperialismo Usa, ci porta a sentirci legati, uniti e solidali
reciprocamente. Proprio perché non vogliamo che la cosiddetta “guerra
preventiva” sfoci oggi in un conflitto di proporzioni moltiplicate
rispetto alla tragedia di ieri, pensiamo sia giusto affrontare anche
sulle pagine della nostra rivista el Moncada, queste convergenze di
lotte di idee e di partecipazione, attraverso articoli e documentazioni
che mettano a conoscenza gli iscritti, i lettori, e i simpatizzanti
dell’associazione di queste pagine di storia, portate avanti dai due
popoli: la nostra che si è fermata a metà strada e che non si sa quando
si riprenderà il cammino verso il socialismo; e quella cubana iniziata,
portata avanti e vittoriosa,che dà la speranza a tanti popoli oppressi e
sfruttati.
Anche per queste ragioni è più che mai attuale
il pensiero di Josè Martì quando dice che:
“VALGONO
DI PIÚ TRINCEE DI IDEE CHE TRINCEE DI PIETRA ”
Per il circolo Celia Sànchez di Parma ,
“Carlos” e “Pombo”