Era il 2 dicembre del 1956 quando una piccola
imbarcazione, partita dal Messico nella notte tra il 25 ed il 26
novembre, arrivava a Cuba. Era il Granma, ed a bordo aveva 82 persone.
Erano i guerrilleri di Fidel Castro. E quel 2 dicembre segno’ l’inizio
della rivoluzione cubana che nel 1959 avrebbe rovesciato il regime
dittatoriale di Batista. Sono trascorsi da allora 50 anni e Cuba vive in
questi giorni un particolare fermento. Da un lato i festeggiamenti per
la ricorrenza, che hanno portato sull’isola tanti capi di stato,
soprattutto dell’America latina; dall’altro l’incertezza sulle
condizioni di salute del lider maximo, che, costretto dai medici, ha
disertato qualunque manifestazione pubblica, lasciando ancora una volta
il compito di far gli onori di casa al fratello Raul.
L’anniversario della rivoluzione cubana e’ stato
ricordato attraverso un documento esclusivo: l’intervista, realizzata
dal giornalista free lance Franco Guarino, con Gino Done’, l’italiano
amico di Ernesto “Che” Guevara, che, unico europeo, partecipo’ alla
spedizione del Granma.
Ma si e’ parlato anche dell’attuale situazione economica
di Cuba e del suo invidiabile tasso di crescita stimato all’11,8% per il
2005. Su questo sono intervenuti:
Giuseppe Sacco – docente di politica economica
internazionale alla Luiss
Alfonso Desiderio – limes
Luciano Vasapollo – docente di statistica all’universita’
la Sapienza
Adriana Gottberg – incaricata di affari dell’ambasciata
del Venezuela
parte uno
parte due