La realtà di
Cuba
di Gioia Minuti
Nella società civile
cubana sono attive circa 2000 organizzazioni sociali e di massa,
scientifiche, tecniche, professionali, sportive, culturali, artistiche,
di amicizia e di solidarietà, tutte legali e tutte protette dalla Legge
No.54.
A Cuba ci sono le
grandi ONG’s come i CDR (comitati di difesa rivoluzionaria), quella dei
lavoratori, la CTC, con 19 sindacati, quella delle donne, la
Federazione delle Donne Cubane, FMC; dei piccoli agricoltori, ANAP;
degli studenti a due livelli, la Federazione degli Studenti
Universitari, FEU, e degli studenti medi, FEEM. Tutte hanno una vita
propria e indipendente, così come molte alter ONG’s molto più piccole ma
non meno attive.
Tra queste di sono
175 gruppi scientifici, 1101 di fraternità, 142 di amicizia, 395
sportivi, 356 di interesse sociale e 532 culturali, tutti protetti
dalla Costituzione, dalle Leggi di Associazione e dai regolamenti
vigenti.
Diverse ONG’s
hanno la condizione di Ente di Consultazione nel Consiglio Economico e
Sociale della ONU (ECOSOC).
Tra queste per
esempio ci sono la FMC, l’Unione Nazionale degli Scrittori e Artisti di
Cuba, UNEAC; l’Unione Nazionale dei Giuristi e l’Associazione Nazionale
degli Economisti e Ragionieri, ANEC; il Centro Felix Varela;
l’Associazione cubana delle Nazioni Unite e la Società Culturale José
Martí.
Nel 2002 tutte
queste associazioni e organizzazioni sociali che comprendono una
grandissima parte della popolazione, chiesero all’Assemblea Nazionale,
il Parlamento – la realizzazione di una Riforma Costituzionale per
sottolineare nella Carta Magna il carattere irrevocabile del socialismo
a Cuba. L’iniziativa legislativa venne sostenuta dalle firme di otto
milioni di persone proprio mentre gli Stati Uniti minacciavano
fortemente l’Isola e il suo governo.
La popolazione
cubana è riuscita a guadagnarsi e a mantenere il potere politico, anche
se ogni giorno si deve lottare contro la burocrazia e l’indifferenza di
alcuni e altre muraglie che vanno combattute con forza.
Oggi è essenziale
l’esistenza e lo sviluppo di una società civile sempre più attiva,
capace di portare avanti con successo i suoi compiti e le sue funzioni
specifiche nella costruzione di un progetto politico, economico e
sociale difeso dalla stragrande maggioranza della popolazione.
(I dati di questo
testo fanno parte di una pubblicazione speciale del marzo del 2004,
intitolata “Cuba e la sua difesa di tutti i diritti umani”)