Il 17 settembre 2008, si è tenuta a Roma, presso la
Libreria Rinascita di Largo Agosta 36, la presentazione del libro
"L'AMBIENTE CAPITALE - Alternative alla globalizzazione contro natura:
Cuba investe sull'Umanità" organizzata dalla Casa Editrice Natura
Avventura Edizioni e dalla Rivista Nuestra America.
Erano presenti e sono intervenuti l'Ambasciatore in
Italia dell'Ecuador Geoconda Galean Castelo, l'Ambasciatore in Italia
della Bolivia Esteban Elmer Catarina, il Consigliere Stampa della
Ambasciata di Cuba in Italia Fidel Vladimir Perez, Mauro Cristaldi
Professore al Dipartimento di Biologia della "Sapienza" Università di
Roma, oltre agli autori del libro il Professore Luciano Vasapollo del
Dipartimento di Contabilità Nazionale della "Sapienza" Università di
Roma e la Dottoressa Rita Martufi del Centro Studi CESTES-PROTEO.
La presentazione, che ha visto una grande presenza
di pubblico molto interessato, attento e partecipe, si è svolta con
prima la proiezione del documentario "El Vivir Bien" di Bruno di
Marcello, seguita poi dagli interventi di tutti i relatori previsti.
L'Ambasciatore dell'Ecuador, Geoconda Galean
Castelo, nel suo interessante intervento, ha spiegato il processo di
trasformazione in atto nel suo paese attraverso il forte impegno del
nuovo governo del Presidente Correa verso il miglioramento delle
condizioni di vita del popolo dell'Ecuador, mettendo l'essere umano al
primo posto sopra gli interessi del capitale e quindi il diritto alla
vita, il diritto al "vivir bien" in armonia con la natura. Ha
sottolineato anche come l'Ecuador è uno dei paesi del mondo dove è
maggiore la biodiversità, riconosciuto anche dall'UNESCO come
"Patrimonio dell'Umanità". Ha inoltre sottolineato l'importanza
dell'imminente appuntamento del prossimo 28 settembre in Ecuador con il
referendum sulla modifica della Costituzione, dove il "buen vivir", la
pace e l'intercultura diventano principi fondamentali della nuova Carta
costituzionale dell'Ecuador, che prevede anche importanti cambiamenti
costituzionale nel rapporto, nella gestione e nella salvaguardia degli
ambienti naturali.
La nuova Costituzione ecuadoriana è improntata sul
concetto del buen vivir, il buon vivere, che rimette il cittadino e i
suoi diritti al centro dello Stato. L’Ecuador garantirà l’educazione e
la sanità gratuite per tutti nonché l’accesso sicuro e permanente ad una
alimentazione sana e sufficiente; l’acqua assurge a diritto umano
inalienabile e si promuove la sicurezza alimentare. Si proibisce
l’ingresso nel paese di rifiuti tossici e scorie nucleari, così come la
produzione, commercializzazione e trasporto di armi chimiche, biologiche
e nucleari, di contaminanti altamente tossici, di agrochimici proibiti a
livello internazionale e di organismi geneticamente modificati.
Ma non finisce qui. L’Ecuador viene definito
«territorio di pace» e si proibisce la costruzione di basi militari
straniere o di installazioni straniere per fini militari; allo stesso
modo, si proibisce la cessione a stranieri di basi o installazioni
militari nazionali. Gli indigeni vedranno finalmente sancito il
carattere plurinazionale dello Stato mentre kichwa e shuar, i due
principali idiomi ancestrali, diventano lingue ufficiali in relazione di
interculturalità con il castigliano.
L’Ecuador è uno dei principali esportatori di
petrolio della regione, tanto che i proventi della vendita del greggio
costituiscono la prima voce del PIL. Nonostante questo, l’articolo 15
della nuova Costituzione stabilisce che lo Stato promuoverà l’uso di
tecnologie ambientalmente pulite e di energie alternative. In più, si
riconosce il diritto della popolazione a vivere in un ambiente sano e si
dichiara di interesse pubblico la preservazione dell’ambiente e la
prevenzione del danno ambientale.
E' seguito l'intervento di Esteban Elmer Catarina,
Ambasciatore in Italia della Bolivia, che ha posto subito l'attenzione
sui difficili rapporti internazionali che in questi giorni si stanno
sviluppando in America Latina, con la "crisi" della diplomazia tra
Bolivia e U.S.A. e tra Venezuela e U.S.A., con la dichiarazione di
"persona non gradita" dell'Ambasciatore statunitense in Bolivia, e la
stessa presa di posizione del governo venezuelano in solidarietà a
quello boliviano. Ha sottolineato come tutto questo sia frutto di una
ingerenza statunitense negli affari interni della Bolivia, soprattutto a
seguito dell'approvazione della nuova Carta Costituzionale che
l'imperialismo USA sta cercando in tutti i modi di affossare,
appoggiando e finanziando l'opposizione che sta generando decine di
morti tra il popolo boliviano.
Ha spiegato come la nuova Costituzione della
Bolivia rappresenta un salto culturale e politico rispetto al passato.
Si va configurando uno stato
plurinazionale, rispettoso delle differenze presenti
nelle sfaccettate culture indie. Le forme di proprietà cambiano, oltre a
quella statale si aggiungono i modelli comunitari e cooperativi, la
stessa proprietà privata viene obbligata a compiere una funzione
sociale. Anche le questione della gestione e salvaguardia degli ambienti
naturali e del rapporto uomo-natura è posto in primo piano, considerando
tradimento "l'alienazione di risorse naturali a favore di potenze,
imprese o persone straniere". L'autonomia
è un altro caposaldo della carta costituzionale: oltre alle autonomie
regionali ed indigene, si sottolinea la separazione della Chiesa dallo
Stato e si proibisce l'installazione di basi militari straniere. Sono
quattrocento gli articoli della nuova Costituzione boliviana, la
speranza sulla quale Evo Morales vuole costruire, insieme ai movimenti
sociali e al popolo indigeno dal quale proviene, una nuova Bolivia.
L'ambasciatore ha sottolineato anche che un libro
come '"L'AMBIENTE CAPITALE" sia un contributo importante alla
comprensione delle trasformazioni in atto, non solo a Cuba ma in tutta
l'America Latina, dove la gestione e salvaguardia degli ambienti
naturali è una discriminante essenziale nello scontro tra gli interessi
del capitalismo e quelli sociali.
Dopo l'Ambasciatore della Bolivia è intervenuto
Fidel Vladimir Perez, Consigliere Stampa dell'Ambasciata di Cuba in
Italia, che ha sostituito la presenza dell'Ambasciatore che purtroppo
non è potuto intervenire perché impegnato in improvvisi e improrogabili
impegni diplomatici. Ha sottolineato l'importanza che la Rivoluzione
cubana sta dando alle questioni ambientali, sviluppando molteplici
iniziative di importante valore nazionale e internazionale, tese al
miglioramento della qualità della vita proprio in rapporto con le
conquiste sociali e la gestione e salvaguardia degli ambienti naturali
in chiave sociale. Ha sottolineato anche lui l'importanza di un lavoro
come "L'AMBIENTE CAPITALE" che con rigore scientifico, ma con
grande capacità divulgativa, analizza attraverso gli scritti di
importanti ricercatori cubani delle esperienze concrete realizzate a
Cuba in campo ambientale.
Un puntuale e analitico intervento del Professore
Mauro Cristaldi ha messo in luce l'importanza di questa pubblicazione
sotto il profilo scientifico naturalistico, in rapporto ai modelli di
sviluppo economico, come lo sviluppo sostenibile sia realizzato e
possibile solo a partire dagli interessi sociali nella gestione delle
risorse naturali. Ha posto anche l'attenzione su come le questioni
ambientali facciano parte anche della storia e della teoria marxista, e
come invece i movimenti operai e marxisti in Italia li abbiano da molto
tempo abbandonati, ma come sia invece necessario rifarli propri in
chiave sociale.
L'intervento del Professore Luciano Vasapollo,
curatore del libro insieme alla Dottoressa Rita Martufi, ha messo i luce
come questo libro voglia essere un utile contributo alla comprensione
del concetto di sviluppo sostenibile, come questo sia realizzabile solo
se si modifica il concetto stesso di sviluppo, non inteso come sviluppo
quantitativo tipico del capitalismo, ma come sviluppo basato sugli
interessi sociali e sul rapporto uomo-natura, quindi come sviluppo
socio-equo-eco sostenibile. Ha voluto sottolineare come "L'AMBIENTE
CAPITALE", pur parlando della realtà cubana, affronti tematiche
comuni ai paesi dell'America Latina.
Ha voluto sottolineare anche come questo libro,
"L'AMBIENTE CAPITALE", sia il percorso teorico su questi temi,
iniziato con altri sui scritti passati come "L'Acqua scarseggia ma la
papera galleggia" e che proseguiranno con atri futuri come l'imminente
"Capitale, Natura, Lavoro".
La presentazione del libro, e tutti gli interventi
degli ambasciatori e dei relatori, è stata seguita da una numerosissima
e attenta platea, che ha fortemente apprezzato l'iniziativa con
coinvolgimento e partecipazione.
La Casa Editrice Natura Avventura Edizioni e la
Rivista Nuestra America ringraziano vivamente l'Ambasciatore dell'Ecuator
Geoconda Galean Castelo, l'Ambasciatore della Bolivia Esteban Elmer
Catarina, il Consigliere Stampa dell'Ambasciata di Cuba Fidel Vladimir
Perez, il Professore Mauro Cristaldi per essere intervenuti e per avere
sapientemente animato la serata con i loro puntuali interventi.
Ringraziano inoltre tutti coloro che sono voluti essere presenti, nella
speranza che questo possa essere un utile momento di dibattito e
contributo alla comprensione dei significativi processi sociali in atto
in America Latina, in relazione anche alle tematiche ambientali come
"frontiera" del conflitto tra Capitale e interessi sociali.