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Harold Gramatge, il grande maestro è presidente d’onore del Festival Internazionale Boleros de Oro 

 

Festeggiati nell’occasione i suoi 85 anni.

 

La vera sorpresa è stata Paola di Lorenzi, una ragazza di Rimini che canta i boleros da vera latina appassionata. 

Gramatge è un’istituzione nel mondo musicale americano - e non solo – Egli è presente in tutti i grandi dizionari musicali ed è stato il creatore – negli ultimi anni del Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Camagùey.  Egli vive con sua moglie Ena  Susana detta Manila da 64 anni, molto felicemente. È cosi rivoluzionario da mettere alla finestra la bandiera cubana con quella  del 26 Luglio  ed è uno dei compositori americani più grandi di questi due  secoli. Insegna ancora nell’Istituto Superiore d’Arte dell’Avana ed ha vinto innumerevoli premi.  In casa sua, a Miramar, si nota una bellissima collezione di riproduzioni di cavalli.

“Perchè ti piacciono i cavalli, Harold?” “Perchè mio nonno, un eroe delle guerre di indipendenza era un pochino zoppo e così andava sempre  a cavallo per vedere i combattimenti dei galli, ma quando non riuscì più ad andare a cavallo mio nonno, che ho conosciuto anziano, passava i pomeriggi parlando col suo cavallo che  si abbassava per farsi accarezzare  ed era un incontro di vero amore... Così per me i cavalli sono i primi amici dell’uomo.”  Gramatge ha vinto il Iº Premio ispano americano di musica Tomas Luis de Victoria nel 1996, ma il suo primo concerto lo tenne con il padre nel 1926. Harold, altissimo magrissimo elegantissimo, ha studiato con il grande Amadeo Roldan che ha dato  il nome a un celebre teatro della capitale cubana. 

Gramatge ha vissuto negli anni più caldi delle dittature, accusato di comunismo ed è uno dei creatori della UNEAC, la Unione degli Artisti e degli Scrittori cubani  che deriva da Nuestro Tempo, una associazione per la promozione artistica che era molto mal vista dalle autorità e dalla borghesia di Batista, della quale Harold  fu uno dei fondatori. Ha lavorato con Pierre Boulez e Leonard Bernstein ed è stato ambasciatore di Cuba in Francia.  “È stato  Che Guevara a convincermi  a partire” sorride.  In Italia Gramtge ha partecipato al Festival di Montepulciano dove venne eseguita la sua cantata “Per la pace” con testi di Sanguinetti.

Presidente d’onore del Festival Internazionale Boleros de Oro ha detto durante un incontro con la stampa : “La presenza del Bolero ha riempito pagine indimenticabili della realtà musicale cubana”.

Egli ha ricordato Elena Burke, la splendida cantante a cui è stato dedicato il Festival. Il maestro ha sottolineato la presenza di artisti di 13 paesi.

“La novità del XVIIº Festival è la partecipazione al “Colloquio” di 40 professori dell’Università di Santiago di Cali (Colombia) e queste sono espressioni del crescente interesse accademico per un genere rappresentativo dell’originalità ispano- americana” ha commentato Harold Gramatge. 

La grande sorpresa - ed ha ottenuto un successo notevolissimo - è stata la cantante italiana Paola di Lorenzi.
(Paola Lorenzi e Pedro Mena)

Giovane e simpatica, ha una splendida carriera alle spalle grazie alla sua bella voce e a una notevole preparazione musicale. Ha cominciato con Gaslini. “A lui piace scoprire le voci nuove. Io avevo 19 anni e ho lavorato sette anni con lui. Ho interpretato Desdemona in “Mister O” l’Otello jazz che ha avuto un grande successo grazie a una miscela molto originale di voci e di personaggi che hanno lavorato al massimo, guidato da Gaslini. Con lui ho inciso anche il disco dell’opera “Mister O.” e “Freedom Jazz dance”  Mister O è stato un progetto molto bello ma con 13 cantanti era troppo caro...Poi ho lavorato con Paolo Conte e mi sono resa conto di come è stimato sia in Italia che all’estero, perchè abbiamo fatto una turnèe di due anni in Francia e Olanda e due dischi, uno che si chiama Raz Mataz e un secondo, Reveries. Mi sono avvicinata ai tanghi di Piazzolla grazie a Hugo Aisenberg e il gruppo Novitango, ma poi ho comincito a cantare con un’orchestra cubana, quella  di Pedro Mena, la Sonora Caribeña. Ho conosciuto Pedro facendo una sostituzione ma lui, che crede nella presenza femminile in orchestra ed è stato il primo a portare figure femminili - cantanti e ballerine - nelle orchestre popolari. Pedro venne in Italia nel 1995 per “Cuba ‘952 appunto e da allora praticamente lavoriamo insieme e siamo una coppia ben affiatata anche nella avita. Abbiamo deciso di venire a questo Festival dei Boleros de Oro con le canzoni di Marta Valdés come “Llora”, “Palabras”, “Tango”. Abbiamo portato anche una canzone di Roberto Cantorál cantata da Gina León “Alejate”. Il bolero in Italia è un genere poco conosciuto, ma la nostra partecipazione a questo Festival è stato davvero una bella sorpresa.  Ho scoperto Cuba e i cubani in maniera incredibile... stare con cubani famosi e lavorare con loro, così rilassati e a loro agio è stato una lezione di vita... sono entrata nelle canzoni e il pubblico mi ha gratificato più che mai. Ho cantato tanto a Camagüey nel Teatro Principal in 3 concerti, poi all’Avana  all’Huron Azul, al Teatro America, nell’Hotel Nacional, al 1930, nel Teatro Mella... insomma in tre settimane non abbiamo avuto un attimo di respiro. Mi dimenticavo: abbiamo cantato anche al Club Imágenes ...insomma un’esperienza molto positiva. Torneremo con un repertorio più vasto e con l’esperienza di questo bellissimo Festival!”