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rRIVISTA TELEMATICA MENSILE A CURA DI GIOIA MINUTI

Ieri come oggi e come domani

 

Sono tornati lì dopo 50 anni le foto ce li propongono tutti eroi, giovani e belli, i vivi e i morti... Chi c’è si guarda intorno e cerca nell’aria, nel terreno sul viso di un compagno “di allora” cose che gli altri non sanno, non hanno visto, non portano dentro. Forse risuonano gli spari e le grida e il fumo... Il muro crivellato è lì davanti  a noi. Loro c’erano davvero e sono qui in mezzo  a noi seduti su queste sedie un pò scomode, circondati da migliaia di cubani e di amici stranieri che li amano, che inneggiano le loro gesta, che sanno quanto hanno lavorato per creare questa meravigliosa Rivoluzione, che:   

“Come 50 anni fa siamo disposti a provare nuovamente la nostra lealtà senza limiti!”

come ha dichiarato il Comandante Ramiro Valdéz Menéndez durante una cerimonia nella quale sono state consegnate  le medaglie commemorative 50º Anniversario del 26 luglio a tutti i partecipanti degli assalti alle Caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes e ai partecipanti alla spedizione del Granma. La cerimonia è avvenuta nel salone delle vetrate di Plaza de la Revolución Antonio Maceo, a Santiago di Cuba.

 

“Compagno Fidel,

Oggi, cinquant’anni dopo aver avuto l’onore di partecipare sotto la tua direzione e guidati dalle idee dell’Apostolo e organizzatore dell’unità per la lotta, nel mezzo del lavoro instancabile della nostra Rivoluzione, per conquistare la maggior quantità di giustizia e dignità per il nostro popolo, noi affrontiamo l’intensificazione delle provocazioni dell’imperialismo fascista che si sviluppa nel governo degli Stati Uniti e che pretende di creare le condizioni per aggredire la nostra sovranità e distruggere l’opera della nostra Rivoluzione socialista e della sua dirigenza storica, organizzata e diretta in tutte le battaglie vittoriose del nostro popolo.

Nuovamente, come prima di partire per il Moncada, a Bayamo e con il Granma,  sentiamo in questi momenti la necessità di esprimere la nostra decisione di mantenerci al tuo fianco...

 

Il Comandante Ramiro, compagno di lotta del Che,  assieme ai vecchi amici, ai compagni di tanto dolore e tanto trionfo, a Fidel e a tutti loro,  storici coraggiosi combattenti, ha rivissuto attimi di incredibili emozioni nella città che li rese Eroi per sempre. 

   

PERÒ, CHE 26 LUGLIO A SANTIAGO QUEST’ANNO!

50 anni sono un lungo periodo e se si pensa com’era l’Isola nel 1953 e la si guarda come è diventata ora , si può solamente restare stupiti per le meraviglie avvenute.

Le parole sono poca cosa davanti alla serenità è alla  dignità dei cittadini della Città Eroe, ribelle e ospitale, come viene definita. Ci hanno invitato alla festa di un CDR che ha superato il piano di solidarietà e attività previste, il Comitato di Difesa Rivoluzionaria  Numero 5 della zona 297.

 

Ci accoglie il presidente con altri compagni incuriositi dalla stampa straniera, molto gentili. Lo spettacolo semplice, ma accurato è stato organizzato bene, con canzoni, poesie, balletto.

Una cena incredibile e una “caldosa” storica ( la caldosa e un gran minestrone con la carne di maiale... molto saporito, ma adatto a un clima lievemente più fresco di quello del luglio tropicale).

Chiacchieriamo bevendo la birra a granel (sfusa) venduta a ettolitri durante il carnevale e  scopriamo che sono state fatte 17 donazioni di sangue da questo CDR, cioè 7 più del previsto. Questo Comitato comprende 72 persone tra le quali 5 medici e tre infermiere.

Un pensionato, Ulisses, molto giovanile che ci dice che ha molte medaglie, delle quali è molto orgoglioso, perchè ha partecipato alla guerriglia sulla Sierra. Sono un militare in pensione, racconta.  

“Avevo quindici anni, e quando mi presentai mi mandarono indietro due volte perchè ero “troppo piccolo” Ero offeso  a morte.  Al  terzo tentativo Almeida mi concesse di fare l’aiuto cuoco.  Ho combattuto nella Colonna No.1 di Fidel e poi sono stato addestrato nella scuola militare di Minas de Frio, creata dal Che Guevara che ho conosciuto bene. Non mettere  il mio cognome, non mi piace la pubblicità. Io sono solo uno di tutti quelli che hanno combattuto e combattono per la Rivoluzione, per il bene del nostro popolo, per la nostra libertà, per Fidel. Sono in pensione ma mi do da fare, non credere ”

Si parla di Abel Santamaria, di Haydee, del loro fratello Aldo, l’unico che era rimasto, morto tre mesi fa... di Fidel e delle conquiste della Rivoluzione. Non so bene perchè ma questi santiagheri sembrano alti due metri, camminano eretti, guardano con occhi lampeggianti di felicità perchè ci sono qui tutti i comandanti e Fidel. Molti anziani piangono di contentezza e di emozione ricordando gli avvenimenti di 50 anni fa, la tragedia, le torture, i morti. Che vita terribile si faceva! Si illudono i governanti degli Stati Uniti e dell’Europa pensando che quello che propongono loro vale più di quel tesoro che possiedono queste persone modeste, umili a volte, ma colte, ricche di senso dell’umanità, internazionaliste, piene di amore,. Tutti costoro: vecchi, giovani, donne e uomini, bambine e bambini sono i primi rappresentanti  dell’Uomo Nuovo del Che, un uomo che non assomiglia ai consumisti, che divide tutto quello che ha, che rispetta le risorse di tutti, che aiuta gli altri popoli senza chiedere nulla in cambio, come ha sempre fatto Cuba rivoluzionaria: insomma un uomo senza egoismi, pieno d’amore e di cultura ... Chi si ricorda  il milione di donazioni di sangue mandate da cuba in Perù come solidarietà dopo il terremoto? Chi si ricorda le migliaia d medici cubani in giro per il mondo a curare gli abbandonati? Chi si ricorda le migliaia di bambini di Chernobyl curati gratis, assieme alle famiglie a Tararà ? Chi si ricorda il sostegno alla lotta di liberazione dei popoli oppressi? I maestri, i metodi di insegnamento, i medicinali regalati da una piccola isola povera, braccata dal più ricco cane feroce che si sia mai visto, bloccata economicamente? Qui a Santiago tutto questo si respira, è un mondo differente e superiore che va inalato piano per non mettersi a piangere di tenerezza... è vero Fidel, un mondo migliore è possibile!

Una bambina piccola con dei fiocchi enormi, bellissimi, rosso fuoco, balla da sola in mezzo al cerchio delle sedie e si muove felice al ritmo della musica: sa che tutti le vogliono bene e che se purtroppo il male non la risparmierà nella vita come non risparmia nessuno, lei avrà sempre una società al suo fianco ad aiutarla, difenderla, darle possibilità. Vi ricordate Elian? Tutta Cuba ha lottato per lui, per farlo tornare, come adesso succede con i Cinque Eroi prigionieri.          

Stanotte nessuno va a dormire, meno i bambini ovviamente,  che continuano a sgranocchiare dolci a tutto spiano e ballano, incuranti del caldo soffocante.

Domattina – o meglio tra tre ore - ci sarà l’assalto simulato al Moncada eseguito dai pionieros e così alle tre e mezzo ci alziamo.

Il giorno prima, il 25, la stampa straniera - ospitata a prezzo molto speciale nel Melià di Santiago - aveva incontrato i dirigenti della provincia della città e del partito, PCC. Rolando Yero, presidente del Poder Popular provinciale  ha informato sui successi e sulle sfide costanti  che questa zona deve affrontare e dei risultati positivi per la popolazione. Questa provincia aveva problemi di occupazione : attualmente 19.500 persone stanno studiando con un salario garantito per poter accedere a lavori qualificati. 8500 hanno un diploma superiore e 800 si iscriveranno all’università. Quest’anno per esempio 1400 persone sono state inserite nel programma di produzione agricola e tutte le scuole e i luoghi sociali della zona sono stati elettrificati con i pannelli solari dove non era possibile avere la luce.  Cosí funzionano i PC in tutte le scuole a qualsiasi livello.  I Guillermones sono stati avanguardia nell’emulazione per il giorno del lavoratore marittimo, la gastronomia ha avuto una forte crescita con molta qualità, i negozi dell’impresa territoriale Caracol hanno superato gli indici economici previsti, l’impianto per il gas refrigerante LB - 12 che si fabbrica nella raffineria Hermanos Díaz ha elaborato 377.000 tonnellate di petrolio in più dell’anno precedente. I mini ristoranti La Caridad a El Cobre sono una novità positiva per i lavoratori dei servizi. L’impresa Geominera da sei anni consecutivi è  avanguardia nazionale. Molti livelli di efficienza sono stati superati dai collettivi di lavoratori in molti settori..

La produzione di marmellata di mango della ditta  Avispas, a El Caney, ha auto un ottimo risultato e in occasione del 26 è stato aperto l’Hostal San Basilio; è stata riaperta una piscina, la Micro 2; è stato re inaugurato un campeggio per i bambini vicino alla Granjta Siboney che si chiama proprio assalto al Moncada. È stata presentata la mappa storico - commemorativa nel vecchio ospedale Saturnino Lora, che oggi è il Museo Abel Santamaria. Il 79% della popolazione oggi cucina con gas liquido diretto o in bombola ...insomma questo è solo un piccolo elenco degli sforzi fatti in questa provincia dell’oriente cubano, ottenuti  nonostante il blocco e le minacce della superpotenza o le restrizioni della UE.

Che popolo il cubano! Che gente vive a Santiago!

Lo spettacolo di gala è stato commovente e articolato, ma il vero spettacolo di gala era il carnevale. Per le strade le conghe e le comparse  spandono  felicità. Le persone  affaccendate in qualsiasi tipo di attività – fare un panino, versare una birra, scrivere qualcosa, scendere una scala - si muovevano al ritmo di una musica  onnipresente, silente ma prepotentemente avvolgente.

Davanti al Melià una festa enorme è terminata alle 8 di mattina di domenica 27, ma non si sa quando era cominciata.

I maialini arrosto: un profumo che faceva svenire!  La yucca fritta, le pannocchie... che folle carnevale!

Le strade più belle sono state premiate, cioè i loro CDR ed è stato celebrato il 10º anniversario del Carnevale dei Bambini.

Cuba è il paese più attento alle necessità dei bambini in tutto il mondo.  Nel 1993 venne sviluppato un progetto culturale ideato da Eliades Acosta, un intellettuale molto colto e preparato che ora dirige la biblioteca José Martí della capitale, per organizzare il Carnevale dei Bambini con le sfilate dei piccoli,  i balli e i costumi sempre più ricchi e originali. Quest’anno hanno partecipato 22 gruppi di bambini  con 3260 partecipanti...

Il Carnevale di Santiago o meglio il “Rumbon dei nove giorni”, è diverso da quello di Rio o di altri paesi: è cubano e lo fanno i cubani... Ogni anno però partecipano anche personaggi di altri paesi che vengono accolti  con molto amore e infiniti applausi.

Quest’anno un gruppo italiano di Udine, Le Maschere, ha partecipato al “Rumbon ‘2003”. Le maschere italiane sono piaciute moltissimo, alcuni hanno detto che erano davvero come opere d’arte... Questo gruppo che ha partecipato a tutti i grandi carnevali del mondo è venuto a Cuba con Red Ronny e l’Arci, proprio  quello del Roxi Bar, molto conosciuto e amato a Cuba per i suoi spettacoli ben noti nell’Isola.  Red – Gabriel è un amico di Cuba e non segue certo le direttive di Berlusconi e della Unione Europea che vuole impedire questi scambi culturali tra due popoli amici.

 Migliaia di persone sono per le strade...  molti perchè reduci dai balli di carnevale, le ragazze si levano i sandali per il mal di piedi, ma moltissimi vanno al Moncada, nel cortile enorme e mezzo pieno anche se sono le 4,30 di mattina

Un 26 enorme splende luminoso, i segni delle pallottole fanno male al cuore e non permettono di dimenticare.

Alle 5,15 arrivano i pioneros e attaccano le guardie, come avvenne realmente 50 anni fa  poi vengono letti i nomi di tutti i partecipanti uccisi e i loro volti appaiono proiettati sul muro della caserma che è diventata una scuola.

Ci sono gli ex attaccanti con le  famiglie, c’è la prima pioniera che simulò l’attacco dopo il trionfo della Rivoluzione,Thelma Tasende, figlia di un martire del Moncada arrestato ferito e poi massacrato dal boia Chaviano, ci sono i parenti dei Cinque e Olga, la moglie di René che non può fargli visita per la stupida e illegale crudeltà delle autorità degli USA , lascia cadere una lacrima cocente quando una ragazzina legge la poesia che dice: “ Se tutto questo si potesse vedere lontano, al di là del mare...”

Gli uomini sono capaci di ogni male ma alla fine il bene trionfa.

Santiago è tutta in 26. Fidel legge il suo discorso ma sa che deve vedere un mucchio di gente, che i minuti corrono e cosi gli scappa un:”Damonos una apuradita!” Sbrighiamoci insomma...

Fidel bello, forte, volitivo e pieno di salute e di energia  ha pronunciato un discorso molto preciso e chiaro. Un giornalista spagnolo,

Carlos Carnicero,  ha scritto un commento molto interessante

sul discorso di Fidel Castro del 26 luglio, pronunciato nella spianata della Caserma Moncada, lo stesso luogo che Fidel assaltò 50 anni fa quando iniziò la grande avventura della Rivoluzione cubana, lo si può leggere in maniere differenti se si fa con orecchie situate in Europa o in America Latina.

“Per l’opinione pubblica del vecchio continente i parametri che si esigono per un’omologazione democratica sono assoluti” sostiene Carnicero.

“Nel continente americano sono troppo recenti i riflessi della colonizzazione e della schiavitù perchè si  prendano  sul serio le pretese moralizzanti dell’Europa, soprattutto perchè non si sa bene dove cominciano gli interessi per la democrazia e dove i parametri dei conti e dei risultati di una Endesa, Telefonica o BBVA.

Poco più d cento anni fa l’Europa era un universo con una forza spietata che usava le proprie colonie come tenute per le vacanze  e luoghi di  rifornimento di materie prime. Non si omologavano diritti democratici semplicemente perchè  nessuno era davvero così cinico. L’Europa adesso non guarda all’Africa perchè la desolazione che si intravede è inseparabile dalla colonizzatrice depredazione e dalla miseria umana che le potenze coloniali - includendo ovviamente la Spagna - esercitarono con i loro domini senza la minima commiserazione. Quando la Spagna abbandonò il Sahara occidentale all’occupazione marocchina, non rimase un solo medico nella colonia.

La cooperazione per lo sviluppo non è un’opera umanitaria, ma la riparazione obbligatoria di ingiustizie storiche! Pretendere di esercitarla partendo dalla superbia coloniale e dettando lezioni è un errore storico. Un altro grave errore storico... Quando aveva ragione l’Europa? Quando portò la schiavitù africana nelle colonie americane o quando chiede elezioni libere in  un universo con l’80 per cento della popolazione totalmente analfabeta, con una terribile povertà e una orribile mortalità infantile, come si nota nella maggioranza dei paesi americani che furono colonie della Spagna sino a meno di duecento anni fa.

Tutta la collaborazione è poca cosa per poter raggiungere i parametri di democrazia e di benessere di molti cittadini di paesi europei e non si può continuare  a pretendere di imporre con superbia e di dettare le soluzioni

L’omologazione deve avvenire nei diritti fondamentali per la popolazione  e le istituzioni democratiche, ma non si può creare nulla su un universo di cinismo nel quale alcuni parametri formalmente democratici sono un elemento per coprire società radicalmente ingiuste.

Per tutto questo il discorso di Fidel Castro ha due letture differenti, se lo si legge in un quartiere periferico di Managua o in un bistró di Parigi ...   

Il 26 a Cuba non finisce mai e oggi più che mai, con il neofascismo che si espande, con la prepotenza degli Stati Uniti, con i pericoli di aggressione, Cuba è in lotta constante.

Philippe Agee, nordamericano, un professore in pensione che ha alle    spalle la notevole esperienza di aver lavorato lungamente per la CIA, ma che oggi vive a Cuba e dirige l’agenzia di Viaggi Cuba Linda che organizza viaggi dagli Stati Uniti ha scritto un lungo commento, analizzando le motivazioni di Cuba e quelle della campagna di violenza contro l’Isola, delle accuse di tanti nemici e di diversi amici che non hanno pensato abbastanza.