CUBAOGGI


SPECIALE PRIMO MAGGIO 2019

 

 

 

PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI ALTRI PAESI

 

 

Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un centinaio di paesi hanno assistito alla sfilata del 1º Maggio dalla base del monumento a José Martí in Piazza della

Rivoluzione de l’Avana, rappresentando 140 organizzazioni sociali e  sindacali del mondo, per festeggiare un Primo Maggio insieme ai cubani.

L’argentina Marita Vera, è venuta alzando la sua voce in nome della Commissione di Memoria e Giustizia del municipio di San Martin e ha detto a Granma che loro lottano per mantenere viva la storia dei 30.000 scomparsi durante la dittatura militare che ha governato nel decennio dei settanta.

«Necessitiamo che si faccia giustizia e lottiamo anche per recuperare i figli e i nipoti rubati alle madri sequestrate, ha detto l’artigiana che ha visitato per la prima volta l’Isola dopo aver pianificato per 30 anni il suo viaggio.

Lei ha assicurato che il sangue di questi compatrioti convoca alle mobilitazioni contro le misure neoliberali, la carestia nella vita e il debito del paese con il Fondo  Monetario Internazionale.

L’uruguaiano Juan Carlos Bermúdez Chura, residente a Canelones, ha detto che è  la prima volta che partecipa a un Primo Maggio in Cuba perchè ogni anno assiste alla mobilitazioni realizzate nel suo paese, nelle quali si reclamano dal governo maggiori garanzie d’occupazione per i lavoratori.

«Qui vedo che il pubblico festeggia il Giorno Internazionale dei lavoratori», ha assicurato il pensionato bancario ed ha aggiunto che: «Ho applaudito a più non posso  vedendo i medici cubani aprire la sfilata in rappresentanza delle migliaia che stanno in 60 paesi, aiutando altri popoli. Nel mio paese hanno curato la vista a molte persone in forma gratuita, offrendo molto amore. Io li ringrazio perchè un’oftalmologa cubana mi ha aiutato a non perdere la visione totale dei due occhi nel 1988».

Lo spagnolo José Manuel Fuentes Telespino, dice che è stato convocato dall’Associazione Ispano- cubana San Bartolomé de las Casas per partecipare a questo Giorno Internazionale dei Lavoratori a L’Avana e festeggiare anche il 40º anniversario della fondazione dell’organizzazione spagnola.

Con lui sono venuti 25 compagni che realizzano in questi giorni un ampio programma di attività con incontri in organizzazioni di quartiere e del sindacato.

Inoltre hanno partecipato nel Palazzo delle Convenzioni della capitale cubana all’ evento mondiale di solidarietà con Cuba. Lui, con la sua presenza appoggia anche la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela.

José Sánchez, venezuelano, leader sindacale del settore petrolifero nello stato di Monagas, ha assicurato d’essere venuto alla sfilata de L’Avana per trasmettere gli ideali difesi dal suo popolo che oggi soffre per l’aggressione dell’impero che sferra una guerra non convenzionale.

«Precisamente il 30 aprile hanno nuovamente tentato di prendere il potere politico con un altro colpo di Stato fallito. Possiamo vincere questo tentativo golpista grazie all’unità delle forze armate bolivariane e al popolo venezuelano», ha indicato il dirigente sindacale venezuelano e ha gridato: «Vivano la Rivoluzione Cubana e quella Bolivariana!»

IL 1º MAGGIO  CHE I CUBANI MINORI DI 60 ANNI NON HANNO VISSUTO

 

 di Raúl Antonio Capote

Da quando il Secondo Congresso Internazionale di Parigi, realizzato dal 14 al 20 luglio del 1889, si risolse di celebrare il 1º maggio il Giorno Internazionale dei Lavoratori in omaggio ai Martiri di Chicago e questo si è trasformato  in un giorno di protesta contro l’oppressione, in un simbolo di lotta dei lavoratori di tutto il mondo.

A Cuba è un giorno di festa, di allegria e di celebrazione delle conquiste, ma non è così in tutte la parti e i lavoratori in centinaia di città del mondo hanno manifestato anche questo 1º maggio contro la precarietà della vita, le politiche neoliberali da shock della destra, la disoccupazione, la disuguaglianza salariale tra donne e uomini, la concentrazione della ricchezza sempre nelle mani di pochi, e contro la guerra. 

L’appello perchè  dopo le elezioni si definiscano politiche che permettano una più giusta retribuzione della ricchezza e i reclami di solidarietà con il popolo del Venezuela sono stati presenti a Madrid.

A Barcellona, migliaia di manifestanti hanno marciato con la consegna: «Prima le persone» ed hanno reclamato dal governo che adotti misure per bloccare la crescente breccia di disuguaglianza tra ricchi e poveri.

Parigi si è svegliata con forti misure di sicurezza , più di 7400 poliziotti e gendarmi sono stati inviati per le strade e le autorità hanno usato droni per vigilare la marcia.

Dalla mattina presto sono iniziati gli scontri con i manifestanti che si erano riuniti nel quartiere di Montparnasse.

L’America Latina e i Caraibi affrontano grandi sfide in quanto alla previdenza  sociale e il diritto al lavoro.

Durante il 2018, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro  (OIT) aveva avvertito che il 53% delle e dei lavoratori di questa zona geografica (140 milioni) vivevano in una situazione d’informalità del lavoro.

Inoltre come ha informato  Sputnik, nella dichiarazione di Panamá del 2018 della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal), si segnalava che in Paraguay l’informalità è giunta al  70 %, in chiara contrapposizione all’Uruguay, dove l’informalità si aggira attorno al 24 %.

Questa dura realtà si è vista riflessa nei cortei del 1º maggio in tutto il continente, con i lavoratori  latinoamericani che hanno condannato l’ingerenza del Fondo Monetario Internazionale, hanno denunciato le condizioni di vita della popolazione, la privatizzazione delle imprese statali, le riforme del lavoro che legalizzano  il super sfruttamento  e i bassi salari e l’annullamento dei diritti sindacali, con la crescita del debito esterno con il FMI e il Banco Mondiale.

È stata una giornata di lotta in tutto il mondo, di scontro con le politiche della destra che cercano d’imporre all’umanità uno scenario di dominio totale e assoluto del sistema capitalista.

UN PRIMO MAGGIO PER CUBA, PER LA RIVOLUZIONE, PER NOSTRA AMERICA

 

Questo Primo Maggio del 2019, Giorno Internazionale dei Lavoratori, milioni dei nostri compatrioti hanno marciato  nelle piazze e dei parchi di tutta l’Isola per riaffermare alla troika le male dell’imperialismo nordamericano che con il blocco economico o senza, con la Legge Helms-Burton e il suo 3º Capitolo  o senza  questo editto imperiale, Cuba non rinuncerà mai alla sua sovranità.

 di Juan Diego Nusa Peñalver

Donald Trump, John Bolton y Marcos Rubio hanno calcolato male. Il popolo cubano,  i suoi uomini, le donne e i bambini non si lasciano ingannare e tanto meno intimidire, retrocedendo di fronte a qualsiasi ostacolo, sia un tornado, un uragano o un’aggressione imperialista della più varia natura.

Questo Primo Maggio del 2019, Giorno Internazionale dei Lavoratori,milioni dei nostri compatrioti hanno marciato  nelle piazze e dei parchi di tutta l’Isola per riaffermare alla troika le male dell’imperialismo nordamericano che con il blocco economico o senza, con la Legge Helms-Burton e il suo 3º Capitolo  o senza  questo editto imperiale, Cuba non rinuncerà mai alla sua sovranità, difenderà con le unghie e coi denti il suo territorio nazionale e manterrà   inalterabile la solidarietà con le cause giuste di Nuestra America e del mondo, e prima di tutto con la Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, che con gagliardia ha fatto appena fallire un nuovo tentativo di colpo di stato contro il presidente   costituzionale venezuelano Nicolás Maduro Moros.

IN PIAZZA, PER I NOSTRI SOGNI DI GIUSTIZIA PER CUBA E PER IL MONDO

Questo Primo  Maggio, tutta Cuba ha sfilato come mostra d’unità e d’appoggio alla Rivoluzione e al fraterno popolo del  Venezuela.

di Fidel Castro Ruz

 

La rivoluzione è il senso del momento storico
è cambiare tutto ciò che va cambiato
è uguaglianza e libertà piena
è essere trattato e trattare gli altri come esseri umani
è emanciparci grazie a noi stessi
e con i nostri propri sforzi
è sfidare poderose forze dominanti
dentro e fuori dall’ambito sociale e nazionale
è difendere i valori in cui si crede
al prezzo di qualsiasi sacrificio
è modestia disinteresse altruismo
solidarietà e eroismo
è non mentire mai
né violare principi etici
è convinzione profonda
che non esiste forza al mondo
capace di schiacciare la forza della verità e delle idee
rivoluzione è unità
è indipendenza
è lottare per i nostri sogni di giustizia
per Cuba e per il mondo
che è la base del nostro patriottismo
del nostro socialismo
e del nostro internazionalismo. 

 

 

SFILATA DEL PRIMO MAGGIO 2019 IN AVANA

servizio fotografico SAMUEL HERNANDEZ
(Siporcuba)

inizia la sfilata

la presenza di Italia-Cuba

l'arrivo di Diaz Canel e Raul

Fidel sempre presente
         
clicca per ingrandire la foto
brasiliani alla sfilata

la dirigenza cubana

combattente con le medaglie

giovani in festa
         

quello che dice la gente

espressione di continuità

Diaz Canel alza la bandiera

la conga alla sfilata

i comunisti italiani presenti
         

la sfilata

Venezuela presente

le bandiere a fine corteo

il popolo non dimentica Fidel

i dirigenti salutano il popolo

 

 

 

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