I CINQUE

 

 

 

 

 

Il messaggio dei Cinque

 

Da allora non esiste altra strada possibile

 

Amato popolo di Cuba,

 

51 anni fa, un 26 di luglio, un gruppo di giovani guidati da Fidel decise di rischiare il tutto per tutto, anche la vita, nell’impegno di riscattare le idee e l’esempio di Martì e ottenere per Cuba una definitiva e autentica indipendenza.

L’assalto alla  caserma Moncada, anche se non fu una vittoria da un punto di vista militare, ebbe una ripercussione decisiva ed essenziale non solo nella storia politica della nostra patria ma anche nella psicologia e nella cultura del nostro popolo.

In seguito, come avvenne alcuni anni dopo, il 1º di gennaio del 1959, abbiamo ottenuto la vittoria e conosciuto la strada e i metodi per mantenerla e perpetuarla.

Non è stato facile. La strada è stata irta di difficoltà sempre dovute alle ostilità dell’impero più poderoso che mai sia esistito nell’umanità.

Però questa stessa umanità, 51 anni fa ha conosciuto l’assalto alla caserma Moncada, una Sierra Maestra, un 1º Gennaio, una Girón e una Crisi di Ottobre con un popolo intero pronto a combattere ed ha anche conosciuto le missioni internazionaliste che hanno il popolo cubano come protagonista. Da allora esiste un’altra strada, con altre alternative che non sono la sottomissione al saccheggio imperialista e un esempio che dice che la vittoria non solo è possibile ma è anche sicura!

Onore e gloria ai morti per l’impegno della nostra totale indipendenza e per la conquista della società giusta che oggi appartiene ai cubani!

Che giungano alla nostra amata popolazione tutti i complimenti ben meritati in questo 51º anniversario dell’assalto alla caserma Moncada!

 

Viva la Rivoluzione cubana !

Viva Fidel!

Patria o morte! Vinceremo!

 

Fernando Gonzaléz Llort

 

Non siamo mai stati così orgogliosi di essere cubani

 

Inviamo a tutto il popolo cubano una caldo abbraccio rivoluzionario da parte nostra, di Antonio, René, Fernando, Gerardo, Ramón  e mia in uno dei nostri anniversari più importanti, il 26 di Luglio, l’attacco alla caserma  Moncada di 51 anni fa che fu l’inizio d un processo rivoluzionario che si mantiene fermo e continua a fiorire.

Forse prima il 26 di Luglio non significava così tanto per noi.  Il rafforzamento del blocco, le nuove misure e le calunnie che il popolo cubani ha dovuto sopportare fanno sì che sia divenuto un’occasione ancora più speciale per rinnovare la nostra determinazione di rimanere liberi. Io poso dire da parte dei Cinque che non siamo mai stato così orgogliosi di essere cubani come lo siamo oggi.

Dovete sapere che quando voi vi alzate con tutta la vostra forza anche noi dalle nostre celle in queste prigioni ci alziamo come voi, insieme a voi!

 

Hasta la victoria siempre!

 

Gerardo Hernández Nordelo

Prigione di massima sicurezza di Lompoc

California – Stati Uniti

16 luglio del 2004

 

Non torneremo ad essere schiavi del capitale!

 

Amati compatrioti:

 

Santiago eroica la Santa Clara del Che si danno la mano in questo nuovo anniversario al quale si sommano tutte e conquiste di un paese impegnato nel compito di costruire senza attendere un futuro di pace e di solidarietà che costituisce la sola garanzia di sopravvivenza per la specie umana.

La potenza del nord, brutale e caotica, che ci disprezza ma ci teme, mette in luce i suoi interessi meschini che spinsero ad immolarsi i giovani del Centenario e sostiene che il nostro futuro è il ritorno di un Batista per danneggiare a dismisura il destino dell’Isola.

Il decimo imperatore che si sbatte contro la forza della Rivoluzione, nel suo cammino triste ed effimero, ha decretato dopo uno dei suoi intervalli di delirio, che il castigo per un popolo ribelle consiste nel fare marcia indietro nella sua storia per farlo divenire una fonte di materia prima e di plusvalore scadente  con il quale alimentare, grazi al sudore dei cubani l’irrazionale opulenza materiale per rendere sempre più insensibile il popolo nordamericano, togliendogli l’umanità e l’esercizio del criterio, per razionalizzare le nuove conquiste e  per soddisfare gli appetiti del capitale!

Noi non ritorneremo ad essere schiavi del capitale di coloro che hanno fatto delle proprie vite un’ossessione per accumularlo! Da La Demajagua, passando poi  per  il Moncada e la Sierra la nostra storia è sempre stata un tributo al coraggio nella condivisone, dell’uguaglianza dei diritti, della dignità di ogni essere umano, dei principi etici e della solidarietà che nasce solamente dall’amore.

Non rinunceremo a questo mondo che stiamo costruendo, cresciuto grazie al sacrifico dei giovani dell’assalto alla caserma Moncada e con il sangue generoso della  guerriglia del Che, davanti ai cui resti immortali si riunisce tutto un popolo in un gesto di celebrazione, omaggio e impegno.

Da questa modesta trincea ci uniamo e vi salutiamo con allegria e orgoglio. Vi complimentiamo per tutte le conquiste e per quelle che verranno. L’unico tributo alle misure di coloro che oggi vi convocano con una sola voce dalla ribelle Santiago e dalla Santa Clara del Che, il Guerrigliero Eroico!

Hasta la Victoria siempre!

Patria o muerte!

Un abbraccio dai vostri fratelli Antonio, Fernando, Gerardo, René e Ramón.

Prigione di Edgefield

Carolina del Sud

Stati Uniti - 24 luglio del 2004   

 

info@siporcuba.it

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