I CINQUE

 

 

 

Azioni di appoggio alla causa per libertà dei Cinque Patrioti cubani

 

“Le inferriate delle prigioni degli Stati Uniti non possono imprigionare rivoluzionari come voi!” dice una lettera inviata ai Cinque Eroi cubani prigionieri dell’impero ai quali scrivono da tutti i paesi del mondo. “Noi siamo sempre al vostro fianco!” dice un’altra...

Molte lettere, disegni caricature e poesie formano un’esposizione che si intitola “Continuiamo a combattere”, che si trova nella Direzione di Attenzione ai Combattenti in Piazza della Rivoluzione, nella capitale. L’argentina Graciela Ramírez del Comitato Internazionale Giustizia e libertà per i Cinque Eroi – uno dei 240 organizzati nel mondo – composto dagli stranieri residenti a Cuba, ha dichiarato che “Quello che gli Stati Uniti stanno facendo ai Cinque Eroi cubani, René, Rámon, Gerardo, Fernando e Antonio è una grande ingiustizia! Li trattano come delinquenti e non li considerano nemmeno prigionieri politici, separati e lontani uno dall’altro, spesso non possono nemmeno vedere  i propri familiari! Questo modo di fare  non lo abbiamo mai visto nemmeno nelle peggiori dittature latino americane!”

Maruchi, la sorella di Antonio, durante l’inaugurazione ha ricevuto una copia del documento firmato da oltre 1330 persone del pianeta in appoggio alla liberazione dei 5, nel quale si denunciano gli Stati Uniti anche per la negazione dei visti a Olga ed a Adriana, che non possono visitare i rispettivi mariti, René e Gerardo, da anni.  

Il documento verrà prossimamente presentato all’Alto Commissario per i Diritti Umani della ONU e alla Commissione contro la Tortura. •

 

  

 

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