Il
messaggio di René González Sehwerert
“A tutti quelli che ci
vogliono bene.
Di nuovo si scarica su di
noi e sui nostri cari la bassezza di coloro che pretendono, utilizzando
questo caso, soddisfare i loro istinti di vendetta contro la nostra Patria.
Quando si tratta di
santificare il terrorismo e i crimini contro il popolo di Cuba, giudici,
pubblici ministeri e ufficiali dell’ordine non incontrano limiti per
mentire, mal interpretare, confabulare e ridersi delle leggi che dicono di
rappresentare. Poche volte si pone così in luce la finzione dei tre poteri
dello Stato, come quando si convoca la difesa a oltranza dei loro meschini
interessi comuni, e per questi sacrificano la propria dignità.
Questo è il modello di
giustizia che pretendono imporre con il pretesto di riscattarci per la
libertà e la democrazia.
Povera Cuba se una simile
corte di malviventi un giorno recupera le redini, si auto nomina agente
dell’ordine o fa suo il ministero pubblico!
Ai nostri familiari, il cui
amore ci sostiene e il cui ricordo alimenta i nostri spiriti, le cui parole
ci incoraggiano, la cui sofferenza ci lacera ma ci impegna:
giungano le nostre
espressioni di ottimismo, la sicurezza che resisteremo e i nostri sentimenti
d’infinto amore.
Ai nostri amici di tutto il
mondo che ci riempiono di speranza, che ci illuminano con il loro affetto e
che offrono più calore di quello che è possibile corrispondere: vada il
nostro più profondo sentimento di gratitudine e ammirazione.
Al nostro eroico e nobile
popolo della cui storia siamo depositari, la cui valentia di resistenza ci
incita e la cui integrità fisica e felicità abbiamo difeso: vada
l’avvertenza del Che, reiterata dalle viscere del mostro:
“Non si può concedere la
minima fiducia all’imperialismo, nemmeno un pochino così”!
Serrare le fila e
difendere la Rivoluzione è la sola risposta degna a questa canagliata.
Contate si di noi
Hasta la Victoria Sempre”.
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