Pubblicata nel New York Times, in due pagine, la verità sul caso dei
Cinque
Due pagine, la A – 5 e
la A –7, una nell’edizione nazionale e l’altra nell’edizione di New York,
sono apparse ieri negli Stati Uniti, per diffondere la verità sul caso dei
Cinque cubani detenuti illegalmente e senza prove nelle prigioni degli USA
per aver combattuto contro il terrorismo organizzato presente negli USA. Le
pagine sono state acquistate grazie ai contributi dei Comitati per la
Libertà dei Cinque. Va segnalata la partecipazione straordinaria del
Comitato di Miami, che ha raccolto più di 10.000 dollari dimostrando una
volta di più che Miami non è la Repubblica della mafia!
Gloria de la Riva, del
comitato di solidarietà degli USA ha annunciato la pubblicazione delle
pagine ed ha ricordato che la OFAC aveva congelato dei fondi provenienti
dalla Francia, destinati all’acquisto dello spazio pubblicitario sul
quotidiano più diffuso negli Stati Uniti per impedire la diffusione della
verità. Le pagine del New York Times costano circa 50.000 dollari. La pagina
pubblicata si può leggere nel sito Web
www.freethefive.org cercando il punto Download the New York Times ad
Unisciti
a Alicia Walker, Noam Chomsky, Ransey Clark, Cynthia McKinney, Dolores
Huerta, al vescovo ausiliare di Detroit, Thomas Gumbleton, al Premio Nobel
per la Pace Rigoberta Menchú, al Sindacato Nazionale degli Avvocati degli
USA, all’Associazione Internazionale degli Avvocati Democratici e a molti
altri in questa cruciale causa per la giustizia.
Lei potrebbe venire
condannato per essersi opposto al terrorismo negli Stati Uniti? Sì! Se lei
si è opposto al terrorismo di Miami!
Il governo degli Stati
Uniti ha incarcerato gli uomini che stavano operando per salvare vite cubane
e nordamericane dalle azioni delle organizzazioni terroriste presenti a
Miami.
Da 40 anni Washington
tollera l’esistenza di una rete terrorista a Miami, formata da cubano -
americani di estrema destra. Si tratta di organizzazioni terroriste che
operano impunemente.
Il terrorismo nemico
di Cuba ha causato la morte di almeno 3500 cubani in una guerra a bassa
intensità contro l’Isola, una guerra sconosciuta alla maggioranza dei
nordamericani che vivono fuori dalla Florida.
Decine di attentati
con bombe e molteplici omicidi sono stati perpetrati dai gruppi terroristi
nemici di Cuba, a Miami, in altre città degli USA e all’Avana, mentre i
terroristi come Orlando Bosh camminano liberamente per le strade di Miami e
sono protetti dai funzionari della Casa Bianca.
“Adesso
l’amministrazione Bush accoglie nel suo seno uno dei terroristi più noti
dell’emisfero, Orlando Bosh. Per quale ragione? Per la sola ragione evidente
di guadagnarsi favori al sud della Florida!” New York Times (20 luglio
1990)
Dopo decenni di
proteste presso il governo degli Stati Uniti senza ottenere risultati, Cuba
ha inviato un gruppo di uomini a Miami per osservare, vigilare e informare
sui piani della rete terrorista: il loro obiettivo era proteggere le vite di
innocenti a Cuba e negli stessi Stati Uniti.
Gli uomini che ora
sono conosciuti come i Cinque Cubani, scopersero le prove dei piani dei
terroristi e le consegnarono al FBI. Il 17 giugno del 1998 avvenne una
storica riunione all’Avana: le autorità cubane e i funzionari del governo
nordamericano si incontrarono per attuare grazie alle prove evidenti
presentate e porre fine e decenni di terrorismo.
Ma invece di arrestare
i terroristi il FBI ha arrestato i Cinque Cubani che avevano dato le
informazioni sui piani terroristi.
Fernando González,
René González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández e Ramón Labañino sono
stati detenuti il 12 settembre del 1998 e sono stati in isolamento, in
carcere, per 17 mesi.
Sono stati accusati
del delitto di non aver registrato la loro presenza come agenti stranieri e
per varie accuse di cospirazione; è stato loro negato il diritto di un
processo imparziale e giusto ed è stata respinta la mozione di un cambio di
sede lontano da Miami. La giuria è stata intimidita e i testimoni minacciati
da parte dell’accusa. Agli avvocati della difesa è stato negato il diritto
all’accesso alle prove con il pretesto che le informazioni erano segrete.
Inoltre importanti ufficiale del FBI e del Comando Sur hanno testimoniato
che i Cinque non avevano mai commesso azioni che potessero mettere in
pericolo la sicurezza nazionale degli USA.
Dopo un processo di
sette mesi, con 14000 pagine trascritte, la giuria di Miami li ha
considerati colpevoli di tutte le accuse senza fare una sola domanda per
chiarire la causa in tribunale, durante le deliberazioni. Il rapido verdetto
non è stato il risultato di un’accurata analisi dei fatti presentati ma la
conseguenza di un processo realizzato a Miami, la sola città degli Stati
Uniti profondamente satura di pregiudizi e sentimenti vendicativi contro
Cuba.
“I Cinque Cubani sono
stati condannati collettivamente a quattro ergastoli e 75 anni di carcere.
I Cinque Cubani
accusati di aver attuato come agenti del proprio governo, sono stati
processati a Miami, in Florida, la sola città degli Stati Uniti ostile a
Cuba, dove non è permesso agli atleti cubani partecipare alle competizioni,
dove gli artisti cubani non si possono esibire, dove i films cubani non si
possono proiettare, mentre la Procura di Miami che si opposta al cambio di
sede per il processo, ha ammesso un anno dopo che è impossibile per
qualsiasi persona favorevole a Cuba ottenere un processo equo a Miami.
La giustizia esige un
nuovo processo!”
Leonard Weinglass -
Avvocato di Antonio Guerrero
Libertà per i Cinque
Cubani!
Per ulteriori dettagli
sul processo, la lotta per la giustizia e la campagna per liberarli, visiti
il Sito Web:
www.freethefive.org
Un comportamento
crudele e vendicativo anche contro i familiari!
Il fiscale generale
John Ashcroft ha negato i visti per gli USA a Olga Salanaueva, moglie di
René González e ad Adriana Pérez, moglie di Gerardo, per visitare i
rispettivi mariti.
Ivette, la bambina di
René ed Olga, di cinque anni, non vede sua padre dalla nascita e non
esistono giustificazioni al mondo per negare il diritto di visita a questi
familiari. Nel Sito Web può ottenere ulteriori informazioni.
Cosa si può fare per
aiutare:
Firmare la richiesta
della pagina Web indirizzata al presidente Bush
Chiedere al procuratore generale John Ashcroft che permetta alle mogli e ai
familiari dei 5 di entrare negli USA e visitare i loro cari detenuti.
Fare una donazione per la campagna a favore della libertà per i Cinque.
Comitato Nazionale per
la Libertà dei Cinque Cubani
2489 Mission St. Room
24 - San Francisco CA 94110
Tel.: 415 821 7575
www.freethefive.org
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