Dimostranti
chiedono libertà per I Cinque negli Stati Uniti
Ancora una volta è stata
reclamata la libertà per I Cinque cubani incarcerati negli USA durante le
manifestazioni di massa che sono state organizzate nel mese di febbraio in
diverse città degli Stati Uniti contro la guerra annunciata in Iraq.
A San Francisco, in
California, il Comitato Nazionale di Libertà per I Cinque ha organizzato una
brigata che ha marciato insieme alle 250 mila persone che si sono riunite
nelle vie della città. Sebastiana Pastor, integrante del Comitato, ha
parlato della lotta per liberare i giovani cubani, condannati a ingiuste
pene che oscillano tra i 15 anni di carcere e il doppio ergastolo, perchè
hanno impedito azioni terroristiche contro il loro paese.
Il gruppo ha spiegato una
tela con le foto dei Cinque. La gigantesca marcia si è indirizzata verso un
parco del Centro Civico della città. Lì si è svolta una manifestazione
durante la quale hanno parlato numerosi oratori, tra di loro il noto
avvocato nordamericano Leonard Weinglass - difensore di Antonio Guerrero -,
che ha ricevuto un forte appoggio dai presenti.
Il Comitato Nazionale
Libertà per I Cinque (Free the Five) ha informato sul caso e sono state
raccolte centinaia di firme di solidarietà. Molte persone hanno mostrato
grande interesse per lavorare alla causa.
Il reclamo di libertà per
I Cinque si è sentito anche a Los Angeles, New York, Detroit, San José,
Vallejo e altre città degli Stati Uniti.
LA GIUDICE DI MIAMI PERDE
UN’OPPORTUNITÀ PER RETTIFICARE UN’ INGIUSTIZIA
"Un’opportunità perduta
per correggere la sua grave ingiustizia".
Così l'avvocato Leonard
Weinglass ha definito la risposta della giudice Lenard alla mozione
presentata dalla difesa dei Cinque, parlando per telefono da New York con i
partecipanti a una tavola rotonda svolta nella sede televisiva dell'Avana
sul caso. Si trattava della richiesta di fare un nuovo processo lontano da
Miami, dove esiste un ambiente corrotto dalla mafia cubano - americana. La
giudice Lenard aveva respinto un’altra mozione che chiedeva di poter
leggere i presunti “documenti segreti” utilizzati dalla Procura nel
processo.
"Adesso presenteremo la
medesima mozione nel 11º Circuito di Appello di Atlanta - prima del prossimo
7 aprile -, ma verranno aggiunte tutte le dichiarazioni giurate e le nuove
prove che dimostrano le violazioni legali commesse", ha assicurato Weinglass
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