Gravissime violazioni contro Gerardo Hernández
Il 16 marzo l’avvocato
Leonard Weinglass è riuscito finalmente ad ottenere dalla Fiscale
assistente, Caroline Hack Miller, il permesso di vedere il suo assistito,
Gerardo Hernández, uno dei 5 patrioti cubani ingiustamente condannati negli
Stati Uniti.
Questa visita doveva
avvenire nel mese di febbraio.
Weinglass ha testimoniato
che Gerardo, è sottoposto alla più dura forma di castigo nella cella che si
conosce come “la cassa” cioè il buco nel buco.
Gerardo vive in queste
condizioni dal 28 febbraio, quando senza spiegazioni di sorta lo
trascinarono in assoluto isolamento. Gerardo è rinchiuso in una cella
piccolissima dove può fare al massimo tre passi. Non ci sono finestre,
solamente uno sportello dal quale gli passano il cibo. La rete metallica
copre questo sportello e non si può guardare nel corridoio. Lo sportello
comunque resta chiuso 24 ore su 24. Nella cella c’è un gabinetto, un
letto di cemento con un materassino finissimo: non ci sono lenzuola.
Gerardo non ha vestiti, deve stare in mutande e maglietta, senza scarpe.
Non sa mai se è giorno o notte e le luci restano sempre accese. Le grida
degli altri reclusi – malati mentali generalmente - gli impediscono di
dormire. Non può leggere, non può leggere documenti. Davanti alla sua
cella c’è un cartello che vieta di avere contatti con lui.
È il solo prigioniero che
sta soffrendo questo regime atroce: non può usare il telefono. Gererdo ha chiesto di poter scrivere una protesta contro
questo ingiusto trattamento (esistono moduli appositi nelle prigioni)
ma gli hanno detto che i moduli erano terminati. Il 2 marzo è riuscito a far
passare una protesta, senza il modulo, scritta su un pezzo di carta
rimediato, ma non gli hanno mai risposto. L’11 marzo le autorità della
prigione gli hanno dato una lettera di Joaquín Méndez, uno degli avvocati
della difesa. Gerardo l’ha vista ma non gli hanno permesso di leggerla.
Il 14 marzo gli dissero che
gli avrebbero consegnato la sua posta legale, ma anche questo non è mai
avvenuto sino ad oggi 17 marzo. Il trattamento imposto a Ramón, René.
Antonio, Fernando e Gerardo è completamente illegale e viola gravemente i
loro diritti alla difesa, proprio quando i loro avvocati stanno preparando
il processo d’appello. La documentazione deve venir presentata prima del 7
aprile.
Il trattamento è crudele,
disumano discriminatorio, totalmente ingiustificato e costituisce un caso
di flagrante tortura che va denunciato con tutta l’energia e con molta
urgenza da più persone possibili.
Il gruppo di lavoro contro
il terrorismo
L’Assemblea Nazionale di
Cuba
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