I CINQUE

 

  

 

Antonio Guerrero ha inviato una lettera alla missione medica di Cuba in Etiopia

 

La brigata medica cubana che lavora in Etiopia ha ricevuto con molta soddisfazione una lettera di Antonio Guerrero Rodríguez, uno dei Cinque Eroi ingiustamente prigionieri dell’impero.

Antonio afferma in questa lettera scritta un giorno dopo la commemorazione di Maceo e del Che, che con l’esempio di questi grandi personaggi si alimenta il popolo cubano.

Per questo siamo un popolo pieno delle migliori virtù, solidali, degni  eroici e dediti, ha dichiarato Tony  nella sua lettera, affermando che per questo voi siete internazionalisti, umani, capaci di sacrifici, di mettere tutto al servizio degli altri popoli.

Egli ha scritto che i cooperanti del settore della salute e nelle opere di internazionalismo che si realizzano in Africa sono uno stimolo costante  e sono un esempio  nel mondo di tutto ciò che compie l’opera socialista della Rivoluzione cubana.

In relazione alla situazione specifica dei Cinque prigionieri dell’impero, Antonio Guerrero ha affermato che la ragione  e la verità demoliranno tutte le menzogne e le ingiustizie usate contro di loro che confidano nella vittoria finale, con l’appoggio di una solidarietà crescente e grazie all’esigenza instancabile della popolazione cubana.

La lettera è stata distribuita tra tutti i lavoratori dell’Isola che operano in Etiopia e costituisce un impegno per i 14 Comitati per la Liberazione creati in questo paese africano. (Ain)

 

 

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