Il 9 aprile, alle 4 del pomeriggio, più di 150
persone, nella loro maggioranza studenti, hanno riempito un salone della
scuola di legge dell'Università Northeastern a Boston, ansiosi di
ascoltare il Professore Howard Zinn parlare delle radici storiche della
politica degli Stati Uniti verso Cuba.
Salim Lamrani, l'editore di “Terrorismo degli Stati
Uniti contro Cuba: Il caso dei Cinque”, è venuto da Parigi per parlare
specificamente del caso dei Cinque. Dopo la conferenza a Boston, Lamrani è
partito verso la California per partecipare ad una serie di presentazioni
invitato da varie Università e Scuole di Legge.
Nancy Kohn, della Coalizione 26 Luglio di Boston, ha
fatto da maestra di cerimonia. Rivelando il tono della riunione, Nancy ha
detto “Oggi, vogliamo esplorare il doppio standard usato
dall'amministrazione Bush nella sua guerra contro il terrore.”
Nella sua introduzione, ha ringraziato per la
presenza del Professore Zinn. “Lui è un riconosciuto storiografo, uno
sceneggiatore, un attivista sociale e l'autore di più di due dozzine di
libri, compreso “L'altra storia degli Stati Uniti”. Lui è certamente un
vero tesoro che offre una totale integrità nello studio della storia”.
Il Professore Zinn ha incominciato il suo intervento
con un pò di sarcasmo: “Come voi sapete, nessuno sa nulla sui Cinque
cubani. Voi avete la fortuna di stare tra le persone più intelligenti di
questo paese, perché alla fine della giornata conoscerete qualcosa che la
maggioranza ignora. Questo è l'orrore dei nostri mezzi di comunicazione,
cioè che un evento tanto importante nella nostra storia ci sia stato
occultato.”
Howard Zinn ha presentato un riassunto storico delle
relazioni degli Stati Uniti con l'America Latina, particolarmente con
Cuba. Lui ha spiegato che poiché la minaccia sovietica oramai non esiste,
il governo degli Stati Uniti giustifica la sua politica dicendo che noi
stiamo contro Cuba perché Castro è un dittatore. Scherzando sulle ragioni
disse “ma a noi ci piacciono i dittatori, in realtà ci piacciono tanto che
li abbiamo messi da tutte le parti, nel potere del mondo.”
Terminando, Zinn ha detto che il caso dei Cinque
cubani è un esempio vergognoso di ingiustizia nel nostro paese.
“Suppostamente il sistema di giustizia negli USA dovrebbe essere
democratico, ma al contrario sappiamo che è la politica quella che
determina chi va in carcere.” E ha concluso dicendo che “il caso dei
Cinque cubani è un atto di crudeltà imperdonabile”.
Ininterrottamente, l'investigatore Salim Lamrani ha
dettagliato la storia del terrorismo degli USA verso Cuba, denunciando
l'ipocrisia dell'amministrazione Bush. Lamrani ha accusato Bush di stare
proteggendo in questi momenti il peggiore terrorista dall'Emisfero
Occidentale, Luis Posada Carriles. Posada è responsabile dell'esplosione
di un aeroplano cubano dove perirono 73 persone 30 anni fa. Ed inoltre è
responsabile di molte altre morti come risultato delle sue azioni
terroristiche. Lamrani ha spiegato il caso dei Cinque cubani e tutte le
irregolarità da quando sono stati arrestati. Lui ha terminato il suo
intervento denunciando la complicità dei mezzi di comunicazione che
occultano al popolo statunitense questa importante informazione.
Alicia Jrapko del Comitato Internazionale per la
Libertà dei Cinque, ha parlato della campagna a beneficio di Adriana Perez
ed Olga Salanueva, a cui si negano i visti e che non hanno potuto visitare
i loro mariti nelle prigioni. Ha ricordato anche tutte le difficoltà che
affrontano gli altri famigliari per potere visitare i loro cari nella
prigione. “I Cinque e le loro famiglie non sono soli. In questa lotta per
la giustizia li accompagnano tutto il popolo cubano, il loro governo e le
organizzazioni ed individui di tutto il mondo includendo noi, qui negli
Stati Uniti” ha detto la Jrapko.
Uno dei momenti più emozionanti del programma è stato
quando Nalda Vigezzi della Coalizione 26 Luglio di Boston, ed una delle
coordinatrici della Rete di Solidarietà con Cuba ha letto un messaggio
inviato da Antonio Guerrero in occasione di questo evento. Nella sua
lettera Antonio ha scritto che lui stesso potrebbe parlare di molti fatti
in questa storia dei Cinque cubani, ma “non devo spiegare niente quando so
che in questa riunione, parleranno i professori ammirati, rispettati ed
amati Howard Zinn e Salim Lamrani, riconosciuti specialisti nelle
relazioni tra gli Stati Uniti e Cuba.”
La partecipazione di Howard Zinn in questa conferenza
sul caso dei Cinque cubani è una prova che il silenzio mediatico
sull'ingiustizia di questo caso può rompersi in una forma differente. In
generale, il caso non si conosce ancora nei mezzi delle grandi
corporazioni statunitensi, ma senza dubbio, conferenze come questa che si
è svolta nella scuola di legge dell'Università Northeastern toccano il
cuore e la coscienza di molte persone.
Conoscendo un evento storico, la gente può essere
partecipe. Come ha scritto il professore Zinn alla fine della sua opera
maestra “L'altra storia degli Stati Uniti” riferendosi ad altri eventi
nella storia degli USA, dove la gente sta sfidando il presente e chiedendo
un nuovo futuro ha detto: “è una corsa nella quale possiamo scegliere di
essere protagonisti o essere semplicemente osservatori”.