Cresce
a Los Angeles la Solidarietà con i 5 Eroi cubani
José Antonio Fulgueiras
Da Santa Clara Cuba –
A Los Angeles in
California la solidarietà con i Cinque cubani prigionieri politici nelle
prigioni degli USA cresce ogni giorno e reclama giustizia, ha dichiarato Jon
Hilson, coordinatore della coalizione di solidarietà con Cuba di questa
città, che ha visitato assieme a 300 giovani nordamericani il Memoriale
Ernesto Che Guevara a Santa Clara, Cuba.
Egli ha segnalato che
quest’anno hanno realizzato un percorso del loro stato assieme ad André
Gómez, Rafael Anglada e al sacerdote Maiko Lapsly a favore dei 5 che hanno
combattuto il terrorismo e questo ha avuto una forte ripercussione in ogni
luogo visitato. Sono state stampate più di 5000 copie di un volantino nel
quale vengano dettagliate, denunciandole, le violazioni commesse
nell’illegale processo che si svolse a Miami.
Egli ha assicurato che
negli ultimi mesi a Los Angeles è cresciuta la solidarietà con la
Rivoluzione cubana e la prova è che nella carovana hanno viaggiato 84
giovani studenti, cioè molti più che negli altri anni.
Oriel Maria Siu, una
giovane dell’Honduras che studia letteratura e risiede da molti anni a Los
Angeles, ha rivelato il suo interesse di vistare Cuba per conoscere le sue
conquiste sociali e nell’educazione. “Non è stato facile avere il denaro per
il viaggio ma ci siamo riusciti grazie all’aiuto dei nostri professori.
Adesso che sono qui da diversi giorni confesso che non avevo mai visto un
paese così umano e solidale.”
Il messicano Miguel
Paredes ha dichiarato la sua solidarietà all Comandante Fidel e al suo
discorso del 26 luglio del quale è stato testimone dal vivo. “Fide è
grandissimo come il suo popolo. Quello che mi ha impressionato è stata la
denuncia dei governanti della Unione Europea e degli Stati Uniti e dei loro
atteggiamenti vergognosi contro i paesi poveri mascherati dietro una falsa
facciata di giustizia.”
I partecipanti al gruppo
di solidarietà hanno visitato luoghi storici di Guantanamo e Santiago di
Cuba, il Palazzo di Computazione, la Scuola dei Lavoratori Sociali e il
Museo della Rivoluzione dell’avana. Poi hanno visitato i centri scientifici
più importanti ed hanno conversato con giovani ricercatori cubani nella
capitale.
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