CUBAOGGI
ITALIA CUBA
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Oggi, la rapida successione
dei fatti che recentemente hanno coinvolto il popolo cubano, non può che
suscitare preoccupazione e inquietudine.
La Associazione Ligure,
attraverso i suoi nove circoli presenti sul territorio, ha lavorato in
sinergia e in collaborazione con alcuni comuni per portare a termine progetti
che avevano ed hanno l'unico scopo di intervenire per risolvere problemi
quotidiani delle popolazioni più deboli della società cubana.
I finanziamenti di tali
progetti sono serviti, non già ad armare presunti terroristi, ma
legittimamente hanno armato lavoratori, studenti, cittadini, con le armi della
pittura, di pennelli, pale e portare adeguatamente a termine la realizzazione
di miglioramenti strutturali di scuole, ospedali, asili nidi, consultori.
Mentre le fabbriche di armi
del mondo democratico per anni hanno venduto ed armato eserciti, la
Associazione Italia-Cuba ha lavorato per permettere un avanzamento in
direzione del progredire della democrazia, ha cercato di poter risolvere
problematiche apertesi con il perdurare di un quarantennale blocco economico
da parte degli Stati Uniti.
Blocco economico,
diplomatico, finanziario che, è bene ricordarlo, è stato per undici anni
condannato dalle Nazioni Unite, dal Papa, dal parlamento europeo e
latinoamericano, da forti personalità del mondo culturale mondiale da vari
Premi Nobel.
Rispetto il dibattito e le
opinioni quando sinceramente mettono al centro della discussione il rifiuto
della pena di morte in qualsiasi paese del mondo.
Ma rifiuto con fermezza ogni
opera di sciacallaggio, da qualsiasi parte provenga che pretende di giudicare
Cuba senza analizzare il contesto internazionale del momento e vuole porre
Cuba alla stregua delle più nefaste dittature che per mezzo secolo hanno
insanguinato i paesi del sud del mondo con il beneplacito dell'unica
superpotenza, oramai, rimasta sul pianeta: gli Stati Uniti.
Per questo ribadisco la
volontà per una continua attenzione di aiuto al popolo cubano nel realizzare
attività di cooperazione e di solidarietà a sostegno di quegli obiettivi di
emancipazione, indipendenza, e di pace.
Se i diritti umani violati a
Cuba, e la democrazia è quella di aver voluto alfabetizzare tutta la
popolazione, con la possibilità per tutti di poter frequentare tutti gli
ordini scolastici, di portare attraverso un sistema sanitario e medico, la
sicurezza e la capacità di interventi rapidi e gratuiti per il benessere dei
cittadini, se i diritti umani e la assenza di democrazia a Cuba sono quello di
portare ai minimi storici per un paese del terzo mondo, la soglia più bassa
per quanto riguarda il tasso di mortalità infantile per ogni nato vivo( 1000,
più bassa di quella degli Stati Uniti, come indica la organizzazione mondiale
della sanità, se i diritti umani violati e la democrazia violata è quella di
dare sicurezza, lavoro, eliminazione della fame, dell'abbandono dei minori per
le strade, della non curanza dei anziani, di dare la possibilità a tutti di
poter esercitare il diritto di voto( non pagato e comprato come negli USA), DI
POTER CREARE ASSOCIAZIONI DI BASE SOCIALI, DI POTER IN OGNI ATTIVITà
LAVORATIVA RIUNIRSI IN ASSEMBLEE, PER DISCUTERE DEI PROBLEMI DEL PROPRIO POSTO
DI LAVORO, DI CREARE STRUTTURE ADEGUATE, PER COMODITà E CONFORT, per una
ricezione mondiale del turismo tra le primissime del mondo, sono a favore
perchè si continuino a violare questi diritti umani, sono a favore perchè si
continui ad avere una assenza di democrazia.
Se la grave colpa di uno
Stato Sovrano che, secondo le proprie leggi in vigore, è QUELLA DI GIUDICARE E
CONDANNARE CHI QUESTE REGOLE LE VIOLA SEQUESTRANDO E TENENDO in ostaggio
persone innocenti e turisti,pronti ad uccidere se non venivano accettate le
loro condizioni è indubbio che è doveroso schierarsi con una nazione
indipendente e sovrana.
Credo sia stato pretestuoso e
quantomeno ipocrita considerare questi delinquenti come dissidenti ed
oppositori del governo democraticamente eletto.Di costoro non si conosce
nessun progetto politico, nessun programma elettorale od altro. Si conosce una
raccolta di firme su un progetto denominato "Progetto Varela": firme raccolte
undicimila su di una popolazione di nove milioni di votanti.
Credo si commenti da solo.
Questa è democrazia: tutto il
resto non conta, tutto il resto è il volere, finalmente ,chiudere i conti con
questa anomalia politica dei Caraibi da parte della nazione più possente che
sia mai esistita, con il codazzo di servi italiani e spagnoli, oltre alla Gran
Bretagna da sempre schiacciata sulle posizioni nordamericane, anomalia come
esempio negativo al cospetto che una altro mondo , non solo è possibile, ma è
già realtà.
Roberto Casella
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