COMUNISTI? TUTTO DA VEDERE!
Avevamo riposto delle aspettative su questo governo
di centrosinistra, pur sapendo che l'amore per Cuba non era proprio
così popolare all'interno della stringatissima maggioranza del
parlamento. Pensavamo che, comunque, ci potesse stare una lieve
apertura a sinistra che ricucisse le relazioni con Cuba intanto
disimpegnandosi dai veti della UE e, proprio di recente, il Ministro
Alessandro Bianchi aveva espresso (pur con non poche critiche) la
sua solidarietà a Cuba, facendo ben sperare che quanto auspicato
potesse, gradualmente, essere un momento di congiunzione tra Italia
e Cuba.
Esterrefatti assistiamo, invece, alla sparata del rifondarolo Pietro
Folena che afferma che a Cuba i diritti umani sono violati,
lanciando di fatto, una precisa accusa verso il governo cubano.
Rifondazione, per non smentire il fatto di non avere una precisa
identità coerente di sinistra, non prende posizioni, così come i
Verdi che pure in altre circostanze, avevano sposato in toto la
causa cubana contro tutte le aggressioni di mala informazione.
Non vogliamo bilanciare in questa sede degli
atteggiamenti quanto meno imputabili di scarsa sensibilità politica
ma, prendiamo atto che a sinistra, non si sta a sinistra.
La base del popolo rifondarolo, è combattuto
tra seguire le direttive del partito (?) oppure aggrapparsi a
feticci nostalgici che, con tutto il rispetto, hanno fatto il loro
tempo. Da più parti ancora non si è somatizzato il fatto che Cuba è
cresciuta e che si è attualizzata e, seppur vige il rispetto per
l'onore di quanti hanno combattuto contro ogni fascismo passato e
contro l'imperialismo, lo Stato cubano continua la sua non facile
strada per stare al passo con i tempi, sapendo perfettamente, che i
ricordi sono la storia ma che il futuro è tutt'altra cosa.
E in questa confusione ideologica e partitica,
anziché dimostrare di stare al fianco di una dinamica di sinistra
rappresentata da Cuba, il partito della Rifondazione non solo
tentenna ma, addirittura assume il ruolo del più bieco revisionismo
che si allinea a quello incrocio di democristianesimo prodiano e
dalemiano che, per un pugno di voti, si trova al comando di una
barca chiamata governo italiano.
E sarebbero questi i comunisti che tanto
spaventano il cavaliere di Arcore? Questo sarebbe il partito che
mangerebbe i bambini? Questa sarebbe l'accozzaglia di famigerati
black block che spaventano le italiche piazze di montenapoleonini in
cerca di saldi tronyzzanti di hi-fi e gps occorrenti solo per andare
da casa propria al cinema a vedere la superpellicola targata
Hollywood?
Ci dispiace vedere la rifondazione collassare su
su stessa e generare disillusioni di molti compagni, quelli dei
'senza se e senza ma', che sventolano bandiere con falce e martello
ad ogni manifestazione credendo di fare il proprio dovere di
militanti.
Non ci stupiamo se Cuba rigetta ogni progetto
italiano, fintanto che questo nostro paese seguiti la politica
carota-bastone, dettata dagli yanquis.
Una volta il regista Nanni Moretti incitò da una
piazza romana dove teneva un comizio la frase poi divenuta celebre
di 'D'Alema dì qualcosa di sinistra'. Riteniamo che sia giusto
mettere come destinatario anche il vertice di Rifondazione che, di
sinistra, ormai ha ben poco.