CUBA ED IL WEB:
L’ALTRA INFORMAZIONE
Ovvero l’isola
dimenticata e blasfemata dai media occidentali
Senza entrare a riformulare la storia di Cuba dalla
rivoluzione della Sierra Maestra ai giorni nostri, evidenziamo il
fatto che –limitandoci ad analizzare la situazione italiana- tutti o
quasi i media dedicati all’informazione, non parlano di Cuba oppure
descrivono la stessa, come isola antidemocratica dove regna una
dittatura ormai fuori dal tempo.
Quel che peggiora la situazione è che la sostanza di
questa annotazione, viene condivisa anche da molte testate storiche
della sinistra italiana tranne rarissime eccezioni.
In questi ultimi anni, e cioè dal crollo del muro e lo
scioglimento dell’idea comunista in occidente, anche le sinistre
europee si sono ben guardate da difendere quanto era giusto fare al
fianco di Cuba, limitandosi di intervenire oppure non facendolo
affatto, per dimenticarsi degli scheletri dentro l’armadio che, dato
il trend politico, dovevano in qualche modo occultare per farli cadere
nel dimenticatoio.
Si è quindi passati da una politica di disinformazione
pilotata dai poteri classici dell’imperialismo che, quanto meno in
passato, vedevano una certa minima difesa da parte dell’informazione
di sinistra ad un passaggio successivo –quello attuale- che non vede
più neppure quella minuscola dose di contrapposizione assicurata
dall’allora Partito Comunista Italiano, lasciando spazio libero alla
manipolazione mediatica decisa da Washington ed accettata come l’unica
verità possibile.
Ci sono delle piccole sacche di controinformazione che, a
volte, cercano di creare dei fastidi alle notizie gestite dalla bieca
normalità targata USA, che rappresentano l’eccezione alla regola anche
se, in effetti, la produzione controinformativa è solo di nicchia.
Con lo sforzo recentemente realizzato dal settimanale ‘La
Rinascita’, organo del PdCI, che vede la pubblicazione ogni mese di
una speciale edizione del Granma Internacional in italiano,
direttamente gestita dall’Avana, si sta cercando di creare una
contrapposizione editoriale che possa aiutare la fornitura di notizie
ed opinioni che cercano di spiegare la realtà di Cuba e della sua
gente.
Poi, c’è lo spazio web che, fino ad oggi pur se
controllato, offre ancora possibilità di editare notizie ed
informazioni con una certa disponibilità.
Per quanto riguarda il web italiano, i siti che trattano
l’argomento Cuba sono migliaia. Si va da siti amatoriali che vengono
pubblicati per il singolo piacere di pubblicare diari di viaggio
accompagnati da foto, ad accesi forum dove sia gli amanti della
cubania che, purtroppo, trollers si scambiano opinioni spesso al di
fuori dalle righe, per passare a siti di associazioni pro e contro la
politica cubana.
Moda esplosa agli inizi degli anni ’90, allorquando
l’andare a Cuba, era considerato un must per la scoperta di veri
valori, soavi ed affascinanti atmosfere, ritmi caraibici sui quali
ballare e piacevoli bellezze locali.
La vera Cuba, bisognosa di valuta pregiata portata da un
turismo di massa (non sempre consapevole), vedeva in questa
opportunità di viaggi e vacanze, una maniera per sconfiggere il
periodo especial derivato dal crollo degli aiuti forniti dai paesi
dell’est Europa a loro volta apertisi al mondo occidentale, rinnegando
l’idea comunista.
La genuinità di una popolazione allegra e disponibile che
si trovava ad affrontare una massa di turisti dollarosi alla ricerca
di emozioni facili, è stata spesso fraintesa e si è trovata nella
condizione di subire facili e gratuiti giudizi, frutto anche di
manipolazioni mediatiche appositamente create per far risuonare la
grancassa del facile moralismo pronto a colpire la politica cubana
tacciandola come opportunista e puttaniera.
Tutto sommato, nel parlare bene o male di Cuba, si è
generato un movimento di informazioni –spesso arbitrarie e falsate-
che ha acquisito una sua decisa presenza in internet.
Moltissimi di questi siti con il passar del tempo, si sono
persi tra le nebbie del dimenticatoio perdendo di conseguenza,
l’utenza che li visitava.
Quelli rimasti, invece, hanno fidelizzato nel tempo una
certa affiliazione di visitatori che rappresenta il zoccolo duro degli
amanti di Cuba e che cercano di essere sempre aggiornati di notizie
provenienti dall’isola caraibica.
Ovviamente anche in questo settore esistono delle macro e
micro differenze che sono dettate dall’affidabilità delle notizie, al
loro aggiornamento, ai contributi informativi che vengono pubblicati.
La voce della rete, però, può essere fortificata da
alleanze senza frontiere che talvolta, legano siti amici di Cuba,
lontani geograficamente tra loro ma uniti dallo stesso senso di valori
solidali e politici.
Gli scambi interattivi di notizie ed iniziative, varcano i
limiti della distanza per rafforzare l’idea di partecipare alla
distribuzione della verità su Cuba. Ecco quindi Italia, Argentina,
Brasile, Spagna, USA, Messico e Cuba, interagire tra loro scambiandosi
contributi, idee, argomentazioni e suggerimenti da far esplodere
all’esterno di quella stantia e falsa verità targata Stati Uniti.
Newsgroup, forum, newsletters e siti web vengono percorsi
dalla coerenza delle idee al fianco di Cuba, di Fidel e Raul, della
storia e della Revolucion Cubana per dimostrare i valori (ed anche gli
errori con un limpido senso critico) e i risultati raggiunti e
raggiungibili da uno status politico e sociale che resiste ad un
ingiusto ed anacronistico blocco economico, allo strangolamento
mediatico ed alle ingiustizie che dal 1959, segnano questo Stato
Sovrano.
La storia dei cinque eroi, il caso di Posada Carrilles
assassino dell’italiano Fabio Di Celmo, il terrorismo contro Cuba, il
bloqueo ed altro, possono trovare voce all’interno di spazi che di
virtuale hanno poco.
Spesso è l’abnegazione ed il sacrificio di persone che si
dedicano anima e corpo a questa specie di missione, ad animare il
desiderio di far conoscere al mondo della rete, quale sia la reale
verità pur andando incontro a spendere ore e soldi, per dire ciò che
c’è da dire e produrre uno sforzo per mostrare la vera identità di
questo popolo che, dalla fine della dominazione spagnola,
orgogliosamente cerca di mantenere intatto il proprio senso di
appartenenza alla propria patria che mai ha venduto ad alcun
offerente.
Basterebbe solo questo senso di dignità per far capire
quanto sia importante Cuba nel panorama mondiale, tralasciando
l’ideologia socialista che ha fatto di Cuba il peggior nemico degli
USA, il Davide che ha sconfitto l’enorme Golia e tutti i suoi alleati.
Per Cuba, per amore della giustizia, esiste questa
controinformazione che sempre lotterà al fianco di questo faro che
illumina il sud del mondo.
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