DA QUESTA ITALIA PIU' NESSUNA RELAZIONE CON CUBA
Non è difficile ipotecare l'italico futuro. E, nessuna
eccezione fanno le relazioni con Cuba che continueranno a soffrire e
ancora con maggior sviluppo da questo governo, la latitanza da parte
dello Stato Italiano.
Lo spostamento a destra e l'eliminazione totale dei
partiti di sinistra (o di quel che ne restava grazie alle politiche
scellerate del vertice di Rifondazione e Comunisti Italiani) sta a
significare che non sarà possibile sviluppare alcun scenario di
collaborazione su di nessun fronte. Temiamo che su Cuba -Stato
canaglia- cada la scure dell'oblio e del rigetto da parte del nuovo
governo Berlusconi e della scenografia miseranda della sua opposizione
Veltrusconiana.
Se c'è bisogno di affermarlo ancora una volta, chi ne farà le spese
sarà Cuba e le associazione italiane che appoggiano in modo
concretamente solidale, la sua politica e la sua stessa esistenza.
I compagni veri, saranno costretti a rimboccarsi ancora
di più le maniche per dare un reale sostegno a Cuba e ai sud del
mondo, imponendo nuove campagne mediatiche che siano una diga alla
malversata disinformazione, solo per tentare di smontare le menzogne
mediatiche che saranno messe in atto dai media legali al carro del
potere imperialista e globalizzato. E questo, senza dimenticarsi della
battaglie in atto contro il terrorismo, la liberazione dei cinque, il
bloqueo.
E' davvero strano pensare che anche nei due anni di
governo del centrosinistra, non si sia fatto nessun passo ufficiale
verso Cuba che, anzi, è stata addirittura blasfemata dallo stesso
organo ufficiale di Rifondazione, tramite gli articoli della Nocioni
sotto la supervisione del direttore Sansonetti e gli input del vertice
del partito.
Situazioni queste, che il popolo della sinistra non ha più voluto
sostenere, esentandosi di andare a votare o cambiando addirittura
voto.
Lo spostamento a destra (e non centro destra come
vogliono farci pensare) è il risultato di una pessima teoria di
politica attuata da una sinistra sempre più servile ed opportunista
che ha snaturato il suo proprio ruolo.
Chiaro appare che si emargineranno ancor di più tutti
quei canali di comunicazione e sostegno che già erano insufficienti
prima dell'avvento del PdL e che ora si azzereranno del tutto.
Per questo pensiamo e crediamo che sia indispensabile
per la nostra cultura di sinistra, di chiamare tutti i compagni a
raccolta per pianificare una vera e propria base di lotta unitaria
utilizzando un unico denominatore comune che possa dare il via ad un
tortuoso, lungo ma nuovo cammino che tenga conto degli errori e delle
leggerezze commesse da tutti nessuno escluso.
Se riusciremo a comprimere le varie personalizzazione
canalizzandole in un unico percorso allora si, riusciremo a spargere
quel vitale seme di lotta e partecipazione che è necessario per
controbattere i pericoli che stiamo per attraversare e dei quali non
ci rendiamo ancora conto.
E solo in questa maniera possiamo continuare a stare a
fianco di Cuba e dei paesi che si ribellano al giogo made in USA.
Continuare a combattere e resistere.
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