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DENGUE A CUBA
In merito alla problematica relativa al
"dengue" e alla falsa informazione data da alcuni telegiornali nazionali
e dalla carta stampata, la Direzione Nazionale dell'Associazione
Italia-Cuba ha inviato il seguente comunicato al Direttore del TG1.
Gentile Direttore,
abbiamo appreso, nell´edizione (di ieri) delle ore 13,30 del
Telegiornale che Lei dirige che, secondo alcuni non meglio identificati
blog dei cosiddetti dissidenti cubani, a Cuba ci sarebbe una vera e
propria epidemia di dengue che avrebbe causato migliaia di morti.
Se la notizia fosse vera preoccuperebbe non solo noi, ma ogni persona
sensibile, nonché tutti coloro che intendono trascorrere le proprie
vacanze a Cuba.
Per quello che ci risulta, invece, da notizie non solo di autorità
sanitarie cubane ma anche da rappresentanti di ONG presenti sull´isola e
da molti nostri amici, cittadini residenti cubani, la situazione sarebbe
notevolmente diversa.
Giova, anzitutto, fare una precisazione: il dengue, allo stato endemico
presente in molti Paesi dell´America-Latina, è stato a Cuba, grazie al
suo sistema sanitario, tenuto sempre sotto controllo. Considerato il
tipo di clima e il tasso di umidità è quasi impossibile debellare
totalmente l´Aedus Aegypti, la zanzara colpevole della trasmissione del
virus.
Dal mese di agosto, effettivamente, nella più grande isola del Caribe
c´è stata una certa recrudescenza di dengue che ha causato, purtroppo,
una decina di vittime (non migliaia).
Grazie al pronto intervento del Governo cubano e a una mobilitazione
generale di tutte le strutture sanitarie del Paese, la presenza del
virus è stata riportata ad un livello, se così si può dire, fisiologico.
E appare strano riportare delle dichiarazioni del portavoce della OMS di
Ginevra, Gragory Hartl, su delle "voci", quando dispone di un ufficio a
Cuba che collabora attivamente con il Ministero cubano della Sanità!
Siamo veramente sorpresi di come si siano potute diffondere certe
notizie, non corrispondenti al vero, soprattutto ora che gli U.S.A.
hanno stanziato ottanta milioni di dollari, di cui una decina da
devolvere a compiacenti organi di informazione, al fine di screditare e
distruggere il sistema politico e sociale che i cubani si sono scelti.
Comunque, il Suo Telegiornale renderebbe un notevole servigio alla
libertà di informazione, nonché all´etica professionale, se trasmettesse
immagini dei funerali delle migliaia di vittime e facesse i nomi e
cognomi di almeno una cinquantina delle stesse.
E´ di tutta evidenza che una tragedia che avrebbe causato migliaia di
morti non potrebbe essere occultata da nessun Governo, soprattutto in
una piccola isola come Cuba.
Rimanendo a disposizione per eventuali chiarimenti Le inviamo distinti
saluti.
Roma, 6 ottobre 2006
IL DIRETTIVO NAZIONALE
ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA
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