Il New York Times ha segnalato il
caso dei Cinque Antiterroristi cubani
L’influente quotidiano The New York
Times ha segnalato il caso dei Cinque antiterroristi cubani
ingiustamente reclusi negli Stati uniti e condannati a pene abnormi
con un torbido processo che si svolse a Miami.
Il giornale ha segnalato aspetti
rilevanti del caso, tra i quali l’udienza orale con la quale furono
condannati, gli appelli e l’udienza del prossimo 20 agosto, risaltando
il prestigio di cui godono i Cinque patrioti nell’Isola, dove sono
stati riconosciuti Eroi della Repubblica.
Dal 12 settembre del 1998 Fernando
González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Ramón Labańino e René
González sono reclusi nelle prigioni degli USA perchč, ed č la loro
sola colpa, informavano il loro paese sulle azioni terroriste
preparate dalla Florida.
Le loro pene oscillano tra i 15
anni e i due ergastoli infitti a Gerardo Hernández.
Il The New York Times descrive
l’ostilitŕ delle autoritŕ nordamericane che hanno impedito, negando i
visti, che Adriana Pérez e Olga Salanueva, mogli di Gerardo e René,
visitino i loro mariti.
Il giornale sottolinea la lunga
prigionia dei Cinque e indica la recente liberazione del terrorista
internazionale Luis Posada Carriles, ponendo in evidenza la falsitŕ
del discorso antiterrorista di Washington.
Scritto dal giornalista James C.
McKinley Jr., l’artícolo si riferisce alla recente intervista
rilasciata alla BBC da Gerardo Hernández, nella quale egli denuncia
tutta la farsa dell’udienza orale realizzata a Miami, tra le tante
irregolaritŕ del processo giudiziario.
Il Comitato Nazionale per la
Liberta dei cinque degli USA č riuscito a far sě che il NYT scrivesse
dettagliatamente su questo caso, rompendo il silenzio della stampa
nordamericana.
L’organizzazione stima che grazie
all’articolo e alla riproduzione di altri quotidiani, per la prima
volta milioni di persone in territorio nordamericano e altrove
conosceranno nei dettagli le cause di queste ingiuste reclusioni dei
Cinque antiterroristi cubani.
Il 20 agosto prossimo si svolgerŕ
nel 11 Circuito della Corte di Appello di Atlanta, un’udienza della
difesa nella quale gli avvocati presenteranno esposizioni
complementari per dimostrare le anomalie del processo, tra le quali il
comportamento malintenzionato e fraudolento della Procura durante
tutto il processo e il fatto che non sono mai state provate le accuse
per le quali sono state sentenziate le condanne agli ergastoli.