MIRADA CUBANA ARCHIVIO


 

 

CUBA? UN PRETESTO PER...

 

E si che 'Cuba' è stata usata in tanti modi.
Da slogan politici pro e contro, a logo per basso mechandising ma, proprio, non si aspettavamo che fosse addirittura un pretesto.
Da sempre abituati a definizioni di 'libre', 'regime', 'dittatura', 'isola che non c'è' e quant'atro, oggi non dovremo stupirci se CUBA viene utilizzata per creare quel solco che necessita per alimentare ambizioni politiche e personali che, all'interno della sinistra da qualche tempo, sponsorizzando critiche e discussioni lecite.
Il tutto ha radici remote (ricordate il manifesto degli allora DS con il personaggio 'Bobo' che accusava apertamente Cuba?)  ma è stato ripreso come un refrain, o meglio, una cover ft. da Liberazione che, tramite la sua inviata nell'America Latina, Angela Nocioni, ha iniziato proprio da Cuba i suoi reportage atti a criticare (fin quì nulla di illecito essendoci liberta di pensiero) e ad oltraggiare (e qui non siamo proprio d'accordo) l'isola, la sua politica, i suoi personaggi di spicco, le sue battaglie presenti, per passare allegramente in quel Venezuela tanto blasfemato a causa di Chavez.
E non si tratta certo di un errore di percorso l'aver pubblicato un unico articolo ma di una vera e propria campagna mediatica che, la linea del suo direttore ha scelto di seguire.
La base rifondarola è in fermento e si dimostra confusa cercando di capire cosa è accaduto e del suo perchè. Si ipotizzano linee che rispecchino il Bertinot-pensiero, ormai scrannato di dovere da un governo che tutto è fuorchè di centro sinistra e che, per certi versi, fa rimpiangere lo stesso Berlusconi che, almeno, aveva il coraggio della coerenza anticomunista.
La punta di un iceber che si è evidenziato nella giornata del 9 giugno con un corteo di antigovernativi ed un sit-in di partiti di governo che ha raccolto quel che sappiamo e che non sanno se e cosa fare. Ascoltare la base che reclama la vera opposizione al governo Prodi e che può cadere da un secondo all'altro per una opposizione interna al suo schieramento causata da Rifondazione, Comunisti Italiani e Verdi, oppure tapparsi il naso e cercare il meno peggio purchè tutto non si chiami Berlusconi?
E nelle stesse associazioni pro Cuba, si rispecchia questo tumultuoso momento dove tutti pretendono di essere il faro del nuovo che avanza e che non si accorgono solo di creare profonde spaccature tra loro stessi, cioè coloro che dovrebbero fare del bene per l'amata isola ed il suo popolo.

Spesso perdiamo di vista gli obbiettivi postici in passato e dimentichiamo che l'arroganza, pur in buona fede, è il peggior nemico di noi stessi. L'autocritica è sempre stato un qualcosa che a sinistra non c'è mai stato con continuità e, forse, non tutti hanno letto il "Che fare?" di Lenin.
Lungi da noi accodarci al coro dei medici corsi al capezzale della sinistra che è rimasta o dei futuri cartelli che dovranno unire varie componenti oggi troppo disgregate e senza un vero percorso programmatico da seguire. Ci basta invitare le associazioni, i movimenti, i partiti e tutti i cani sciolti che hanno ancora nel cuore valori come Cuba a cercare un percorso comune a costo di scusarsi delle frizioni passate, abbassando il proprio orgoglio ed eliminando pericolosi personalismi che sono stati spesso causa di improbabili acrobazie per giungere in cima della piramide.

Ci preme sottolineare che l'Associazione Italia-Cuba deve essere un punto di riferimento per tutti i movimenti e le associazioni che, pur nella proprio diversità, debbono convogliare in un denominatore comune che funga da collettore per tutte le varie iniziative che, con spirito di sacrificio ed abnegazione, sono poste in essere da molte di loro. Così come, Italia-Cuba deve farsi carico di assorbire una varietà di forze nuove alle quali tendere la mano nel pieno rispetto del buon senso democratico e non imporre, necessariamente, pericolosi out-out che aumenterebbero le differenze tra le varie componenti.

Non vogliamo che Cuba sia un pretesto per lotte politiche tra compagni sinceri e invitiamo, invece, tutti alla massima sorveglianza anche all'interno degli stessi partiti affinché non si usi Cuba per giochi di potere politici.
Se si è con Cuba senza se e senza ma, è ora di dimostrarlo concretamente.

 

 

info@siporcuba.it

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