Celia Hart, resterai sempre nel mio
cuore
di
Ida Garberi*
Ancora non posso crederci, ancora le
lacrime mi riempiono gli occhi e non mi permettono di vedere,
anche adesso, la tastiera si annebbia……la mia “camerata” Celia
forte e onesta, delle grandi battaglie, non c’è più.
Non potrò dimenticare mai più quella
domenica 7 settembre, quando verso sera il telefono squillò per
darmi la tragica notizia: Celia, con suo fratello Abel, ci avevano
lasciati per sempre.
Incredulità, rabbia, impotenza, la
speranza che si trattasse di uno scherzo malvagio….tutto questo ha
attraversato il mio cervello mentre tentavo di spiegarmi una
tragedia così infinita.
E già, forse non ci siamo ancora
resi conto fino in fondo della perdita irrimediabile che ci ha
colpito, di quanto la vita è ingiusta ed incomprensibile.
Io ho conosciuto Celia circa tre
anni fa, da quando ho cominciato a collaborare con il Comitato
Internazionale per la Libertà dei Cinque Cubani qui a L’Avana e
subito ci hanno unito la voglia di sconfiggere le bugie ed il
silenzio sui nostri Cinque compagni e l’irruenza di una passione
enorme per la Rivoluzione Cubana.
La cosa più difficile sarà
continuare senza la sua ironia, le sue battute argute, i suoi
e-mail a volte così dissacranti da farmi scoppiare in una grande
risata, qui al mio computer in Prensa Latina, mentre i miei
colleghi mi guardavano stupiti.
Celia era così travolgente, disposta
a discutere ore e ore per decidere la strategia da seguire, quale
fosse la cosa migliore da fare per i nostri Cinque fratelli
prigionieri politici “dentro il corpo del mostro” come diceva
Martì o per difendere tutti i processi meravigliosi che questa
grande America Latina ci sta regalando.
Celia era una sostenitrice di Chavez,
il rapporto con il presidente venezuelano era una miscela di amore
rivoluzionario e rabbia, a volte irruente quanto non capiva il
perché di certe tattiche politiche.
Io, invece, pur sostenendo tutti
questi processi del socialismo del secolo XXI, amo profondamente
la Rivoluzione Cittadina di Rafael Correa.
Così, a volte discutevamo a lungo su
quello che stava succedendo in Ecuador e Venezuela, cercando
bibliografia in internet ed appoggiando con il nostro lavoro
questi due grandi processi progressisti.
Queste erano discussioni così
importanti per la mia crescita politica, queste riflessioni così
profonde che aiutavano il mio io, con radici europee, a
compenetrarsi con le lotte dell’America Latina, ad assorbire nelle
mie vene i processi storici di un altro continente.
E adesso?
Come
potrò continuare a conoscere sulla storia cubana senza quella
“principessa di razza” dal sangue rosso come tutti i proletari del
mondo, ma figlia di due eroi della storia della Rivoluzione,
Armando Hart e Haydeè Santamaria?
Saranno giorni tristi, grigi, senza
la sua risata contagiosa, senza i suoi spunti per continuare a
lottare, il Concorso Infantile per i Cinque cubani che tanto lei
aveva voluto ha perso una grande madrina.
A noi resta il lavoro più difficile,
più duro, continuare la lotta senza di te Celia, non so se potrò
smettere di rimproverarti di averci abbandonato così presto, in un
momento così determinante per la Rivoluzione Internazionalista,
quella che il nostro grande Che aveva sempre voluto e proprio
adesso incomincia a camminare.
Voglio terminare questo modesto
regalo alla tua grande onestà politica, alla tua sensibilità così
critica con le tue stesse parole, quelle che mi hai detto il
giorno che ti ho intervistato su tuo zio Abel Santamaria, martire
del Movimento 26 Luglio, quando mi raccontavi, Celia, che tua
madre diceva a tua nonna che non si doveva piangere un Abel morto,
che lei era una madre privilegiata, che sempre avrebbe avuto un
figlio giovane che non invecchierà, che continua ad essere sempre
bello, con la sua forza e la sua tenerezza infinita.
Anche noi non penseremo mai a te
come scomparsa fisicamente da questo pianeta, ma solo invisibile,
sempre presente ed in lotta con tutti i rivoluzionari del mondo,
perché dal 7 settembre 2008 la Rivoluzione cubana ha un angelo in
più a proteggerla.
*l’autrice è la responsabile della
pagina in italiano di Prensa Latina