CUBAOGGI


ORA BASTA!

 


 

La perfezione non di questa terra. Allora,  perchè cercarla proprio  in Cuba? I noti cambiamenti avvenuti nel secolo scorso e che hanno visto prima una affermazione della ideologia comunista in alcuni paesi e, poi, il suo declino hanno lasciato spazio ad un capitalismo imperante che, non trovando più lo storico avversario, deve necessariamente riciclarsi per continuare a sopravvivere alla catastrofe socioeconomica mondiale.
Il trend imperialista è alla costante ricerca di un antagonista con cui confrontarsi e ciò al solo scopo di giustificare la sua presenza.

Ecco, quindi, guerre preventive ed umanitarie protese a barriera difensiva di un potenziale e fantomatico nemico. Tralasciando l'analisi macroscopica che ne deriverebbe approfondendo l'argomento, possiamo comunque osservare che la feroce globalizzazione sta famelicamente ingurgitando mercati inesistenti che non possono sopportare alcuna azione di rilancio della loro economia, strozzati come sono al giogo del debito mondiale.
In questo baillamme dove tutto è figlia delle nuove comunicazioni, non è raro incontrare editori dell'informazione monopolizzata inventarsi a tavolino un partito politico (o meglio acquistare un progetto marketing per la realizzazione di un nuovo movimento) e, grazie a demagogiche iniezioni di spot lanciati per ogni dove ed approfittando della confusione dettata da una crisi di valori, assumere il controllo di un paese con il solo scopo di tutelare i propri interessi.
E se per caso (ma non troppo)  questi partecipano alla joint venture della politica mondiale a sua volta governata dallo stato imperialista per eccellenza, i giochi sono fatti.

Il comunismo, o quello che si credeva tale, è morto e seppellito dalle macerie di un muro abbattuto alla fine degli anni '80. Ma, molto tempo prima, Guevara ebbe modo di criticare l'atteggiamento non certo socialista del modello sovietico.

Cuba, dichiaratasi socialista a ridosso di una entusiasmante rivoluzione popolare, ha certamente commesso i suoi errori e, come tutti gli stati sovrani, ha mostrato i suoi limiti.
Cercare la quadratura del cerchio proprio a Cuba è cosa inadeguata.

Però, la Cuba socialista verace o meno, è la spina minuta ma fastidiosa, conficcata nel fianco del paese più potente della terra. Ed è proprio questa piccola isola, questo stato imperfetto, quegli 11 milioni di cubani, il motivo di una dissonanza pericolosa per gli USA.
Ormai liquefatto il gigante URSS e i suoi stati satelliti, l'imperialismo non potendo e volendo confrontarsi con la potente Cina (necessario tutelare l'economia mondiale...), vede in Cuba e a poche miglia dai suoi confini, il nemico più imbarazzante.

Quel che è peggio è che Fidel Castro, dal 1952 è divenuto Fidel.
A nulla sono valsi i tentativi per abbatterlo in tutti i modi....lui, el jefe, è ancora ben saldo.

Molti, hanno la convinzione che a Cuba l'embargo convenga o, per meglio dire, che convenga a Fidel per restare arroccato al potere. Ma se così fosse, perchè l'imperialismo ha sempre provato ad abbattere convenzionalmente questo regime "desposta" tramite attentati, contro informazione, menzogne, sponsorizzazione di movimenti controrivoluzionari? Sarebbe stato sufficiente far cessare l'embargo e, secondo quanto pensato dai "molti", Fidel non avrebbe avuto più l'appoggio popolare per restare al comando. Nulla di più facile...
La ragione dell'embargo è stata e resta la punizione per colpire Cuba, il suo popolo e, soprattutto Castro. Ma, nonostante i passati 40anni di privazioni causati dal "democratico" embargo, Cuba vive e riesce pure a sopravvivere al crollo del comunismo sovietico.

Cuba come esempio? In questi giorni, ma anche in passato, si è abbondantemente parlato e preso ad esempio Cuba a proposito della sua complessa natura di nazione sempre attenta ai problemi della sanità, della cultura, dell'istruzione, della qualità della vita sociale che vige (oltrepassando innumerevoli difficoltà) sull'isola, grazie proprio al suo regime definito "canaglia" da stati occidentali in linea con le affermazioni del gigante nordamericano.

A questo punto è ora di dire basta!

Basta alla solida arroganza imperialista che cerca di annientare l'orgoglio e la dignità di un popolo che vuole essere libero di costruirsi il proprio futuro.
Basta alle false campagne di informazione, basate su veline provenienti da Miami e strumentalizzate da tutti i media allineati in questa campagna di infamità!
Basta alle accuse infamanti lanciate contro Cuba e il suo popolo!

Cuba è e resta sempre, la cordiale isola dove tutti sono benvenuti.
Cuba è e resta sempre la casa di un popolo che vuole dimostrare le sue qualità ma senza arroganza.
Cuba deve essere liberata dall'embargo e devono essere rispettati i suoi diritti.

Cuba è e resta Cuba.

Hasta la victoria siempre!

 

info@siporcuba.it

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