L'appello per una manifestazione ad ottobre "per
spingere a sinistra il governo Prodi" non è solo sbagliata perchè
tardiva (una protesta contro le politiche dell'attuale governo
bisognava farla ieri, oggi sarebbe già in ritardo, figuriamoci il
20 ottobre, a Finanziaria approvata).
Io
credo che il tentativo di fare da stampella a questo governo sia
sbagliatissimo, anche se animato da buone intenzioni come
"spostarlo a sinistra", certamente le intenzioni di Rossana
Rossanda sono ottime, penso meno quelle di altri firmatari del
documento pubblicato sul Manifesto e Liberazione.
Si
capisce bene che per i dirigenti del PRC e PDCI, ed in parte
quelli dei Verdi sia l'ultima spiaggia, avendo scommesso tutto sul
governo di "sinistra", sentono, sbagliando, di dover andare fino
in fondo, ma tutti gli altri perché li seguono come nella favola
del pifferaio di Hamelin?
Quali
siano gli interessi reali e predominanti della coalizione che
doveva sostituire Berlusconi lo abbiamo visto tutti nei quindici
mesi dalla sua nascita.
Sono
gli interessi dei poteri forti italiani, quelli degli Stati Uniti,
nei confronti dei quali vi è un’asservimento pari ed oltre a
quello del Cavaliere.
La
conseguenza delle sue scelte strategiche è che questo governo non
può spostarsi a sinistra, spingendo si rompe, cade, va in frantumi
e le forze che si impegnano in questo inutile tentativo perdono
tempo e credibilità.
Le
forze che davvero vogliono uno spostamento a sinistra
devono lavorare per far cadere questo governo,
devono dare indicazioni chiare e precise su quale strada
intraprendere, non possono cercare mediazioni con chi porta avanti
le stesse politiche della destra, che ha le idee chiare su quello
che vogliono costruire, ed i vari Veltroni, Prodi, D'Alema e
compagnia cantante, ce lo dicono in tutte le occasioni ed in tutte
le salse, non si fanno certo scrupoli a dire quelle che sono le
loro intenzioni, esattamente come dovrebbero fare i comunisti
(leggere Il Manifesto, quello di Marx ed Engels, non di Gabriele
Polo e Mariuccia Ciotta).
In
altri paesi la sinistra ha vinto le elezioni perché ha detto
chiaro e tondo che avrebbero cambiato radicalmente quanto si era
fatto sino ad allora.
Lo
spauracchio del ritorno di Berlusconi fa semplicemente ridere,
diventa un misero, squallido imbroglio: chi è quell'imbecille che
preferisce che a far la guerra sia meglio la sinistra? Ad affamare
i palestinesi sia meglio la ministra di Rifondazione? A rendere
più miseri i nostri stipendi il "mortadella" bolognese, ad
aumentare le spese militari la coalizione "pacifista" attorno a
Lidia Menapace.
Insomma
si cade davvero nel ridicolo!
Sono
stati molti i danni che questo governo ha prodotto, ci ha
costretto a continui sacrifici come già eravamo abituati con i
loro predecessori, ma chi è un comunista, un democratico sincero,
chi possiede una coscienza civile ha sentito un danno enorme
perché ha visto stravolgere alcune idee forti, che sono state
storicamente della sinistra.
L'internazionalismo, la difesa dei più deboli, la solidarietà
verso i popoli in lotta per la propria libertà, quella verso i
migranti, non solo perché noi lo siamo stati, ma perché ogni uomo
deve poter vivere dignitosamente su questa terra.
Il
grottesco poi lo raggiungono quando sbandierano la loro
contrarietà verso la pena di morte, facendosi paladini, assieme
alla coppia più reazionaria ed ipocrita del paese Bonino-Pannella,
dei diritti civili; sono talmente contro la pena di morte che
tacciono, e non ci spiegano perché tacciono, a fronte degli
omicidi quotidiani di palestinesi da parte delle forze di
occupazione israeliane.
Sui
giornali italiani noi leggiamo tutti i giorni sicuramente due
notizie: che nel nostro paese ogni giorno vi sono 3/4 omicidi sui
luoghi di lavoro, e che 2 o 3 palestinesi sono stati assassinati
dagli israeliani.
Questo
governo, quindi, oltre ad impoverire chi lavora e chi è in
pensione, a togliere ogni dignità ai migranti, ha reso misera ed
immorale la coscienza civile del nostro paese, rendendosi complice
dei massacri in Afganistan, dei crimini contro i palestinesi,
delle politiche contro gli immigrati, che hanno saputo affrontare
mantenendo quelli che sono dei veri e propri lager (anche se ora
li chiamano in un altro modo).
Non
sono sufficienti questi motivi per farlo cadere?
Se non
ora, quando?
CHE FARE?
Ovviamente organizzare manifestazioni piccole e grandi contro il
governo Prodi, il 20 ottobre e non solo, anche prima, ed in ogni
occasione. Il 9 giugno 2007 a Roma abbiamo visto che non solo è
giusto, ma che è possibile. |