Convocata da un gruppo di associazioni pro Cuba, la
manifestazione nazionale a difesa
di Cuba contro l'aggressione degli USA e della UE e per la liberazione
dei 5 cubani imprigionati negli Stati Uniti, ha visto la partecipazione
di numerose delegazioni provenienti da tutta Italia.
Sebbene, anche se quasi tutti i partiti della sinistra storica hanno
snobbato tale iniziativa, la presenza di cittadini di qualsiasi
estrazione politica, ha dimostrato che esiste una unità di base a favore
di Cuba e della sua sovranità.
La manifestazione, avente la base a Piazza Farnese in una calda ed afosa
giornata, è iniziata anche prima delle ore 17 quando era prevista la sua
apertura. Sin dalle 15, oltre agli organizzatori, numerosi compagni
provenienti da ogni punto della penisola, hanno iniziato ad animare la
piazza con striscioni colorati e centinaia di bandiere di Cuba e con
l'effige del Che. Presente numerosa, la delegazione del PCdI, partito
che ha preso una netta posizione a favore di Cuba senza se e senza ma,
insieme a quella di Democrazia Popolare.
Tra la folla, la presenza di Aldo Garzia, Roberto Massari (fondazione
Guevara), Luciano Iacovino (La Villetta), Marilisa Verti (el Moncada),
Loredana Scippa proveniente dall'Avana (Dante Alighieri -Cuba), Fulvio
Grimaldi, l'On. Diliberto, Paolo Rossignoli (Islagrande) e tanti noti
appassionati alla causa cubana, si sono mescolati con i ragazzi dei
centri sociali, l'Aiasp, Radio Città Aperta, Promocaraibi,
l'Associazione Nazionale Italia-Cuba e le numerose altre associazioni
che hanno aderito con entusiasmo a tale iniziativa.
E' stato un momento di vera lotta ma anche di sereno dibattito e
confronto dove, da posizioni differenti ma tutte unite nel denominatore
comune "difendiamo Cuba!", si sono aperti ampi dibattiti.
La manifestazione di solidarietà
con Cuba a Roma
Problemi e gravi tensioni . Chiesta con forza la
libertà per i 5 Eroi Cubani Prigionieri Politici negli Stati Uniti
di Gioia Minuti
Uno striscione è stato bruciato vicino a Piazza
Farnese. Molti non hanno partecipato per il timore delle repressioni.
L'Ansa informa che la manifestazione romana del 28
giugno è stata caratterizzata da grandi tensioni. Il punto di incontro
nel centro della capitale italiana, Piazza Farnese, ha accolto più di un
migliaio di persone solidali con Cuba, militanti del Partito dei
Comunisti Italiani e appartenenti a numerose associazioni. Su un palazzo
vicino che è in ricostruzione, alcuni militanti di Azione Giovani, un
gruppo di destra hanno esposto un lungo striscione con scritto “Cuba
libera dal comunismo” i manifestanti amici di Cuba si sono irritati ed
hanno cominciato ad inveire contro gli esponenti di Azione Giovani.
Poi alcuni si sono arrampicati sui ponteggi ed
hanno incendiato lo striscione.
La manifestazione per la grande stampa “non è
avvenuta”, non è stata scritta nemmeno una parola, una nota.
Alla manifestazione hanno partecipato l’Onorevole
Oliviero Diliberto - con una numerosa delegazione - del Partito dei
Comunisti Italiani, Aldo Garcia, giornalista amico di Cuba, Roberto
Massari della Fondazione Che Guevara, Luciano Iacovino della Villetta,
Marilisa Verti della rivista Moncada, Fulvio Grimaldi, altro noto
giornalista amico di Cuba, Paolo Rossignoli editore di Isla Grande,
Radio Città Aperta, i ragazzi dei centri sociali, Promocaraibi, Italia
Cuba, Asicuba, la AIASP, Russo Spena di Rifondazione Comunista, Roberto
Foresti presidente della AAIC.
Nella manifestazione con differenti oratori sono
state denunciati l’ipocrisia e l’opportunismo delle campagne contro
Cuba, la mancanza di morale di Washington e dei paesi europei,
soprattutto di quelli che hanno sostenuto la guerra contro l’Iraq e che
vogliono dettare lezioni in materia di diritti umani al Governo di Cuba.
Gli oratori hanno denunciato e condannato la
posizione dell'Unione Europea e in particolare del governo di Silvio
Berlusconi, che si somma alla campagna di isolamento di Cuba e cede alle
pressioni della Casa Bianca per internazionalizzare il blocco.
La terribile e inqualificabile disinformazione e
contro informazione - spesso un vero e proprio vomito di odio e di
menzogne contro Cuba - che sta avvenendo da diversi mesi in Italia senza
motivazioni legittime, ha provocato davvero molta confusione anche tra
parecchi amici di Cuba.
Il problema reale non è il diritto di parlare ma il
diritto di essere ascoltati e questo i diritto i cubani in Europa, da
Fidel all’ultimo isolano (escludendo i
biechi mercenari che ovviamente hanno sempre ragione! perchè fa il loro
gioco) non lo hanno. I “Politici italiani” (con pochissime eccezioni)
non si tolgono il gusto di leggere le dichiarazioni ufficiali del
governo cubano, sanno tutto e hanno deciso in anticipo quello che Cuba
“deve fare e come deve essere". Quel che pensano i cubani non conta.
Un esempio per tutti. Un individuo bieco ha scritto
su una rivista (di Berlusconi!) che a Cuba “si muore di miseria, di fame
e di AIDS!” La FAO che sta a Roma l’altro giorno ha dichiarato - per
l’ennesima volta - che Cuba è un paese esemplare per l’attenzione
all’alimentazione per tutti i suoi cittadini nessuno escluso, nemmeno i
detti dissidenti che sono mercenari ... questa notizia in Italia viene
ben nascosta, questo non si dice e non si pubblica perchè altrimenti si
potrebbe vedere Cuba come un paese dove c’è giustizia sociale, dove c’è
rispetto per le persone, dove c’è una realtà diversa e migliore pur
nella povertà di un paese in via di sviluppo, “perfetible” come ha detto
Silvio Rodríguez, bloccato economicamente e uscito da soli quarant’anni
da un imperialismo coloniale atroce. Un’Isola che da sola ha coraggio
per tutti i paesi dell'UE che vendono dignità e sovranità agli Stati
Uniti per qualche barile di petrolio...
Quasi tutti i partiti della sinistra storica (ormai
troppo... storica) hanno snobbato l’iniziativa, ma la presenza d tanti
cittadini di molte estrazioni politiche e provenienti da tutta la
penisola, ha dimostrato che esiste una unità a favore di Cuba e del sua
sovranità.
Una delle principali motivazioni della
manifestazione alla quale hanno partecipato alcuni rappresentanti
dell’Ambasciata cubana in Italia è stata la richiesta della Libertà per
i 5 Eroi Prigionieri Politici dell’impero.
La manifestazione è stata un momento di vera lotta,
ma anche di sereno dibattito e confronto nel quale, da posizioni
differenti ma tutte unite nel denominatore comune “Difendiamo Cuba” si
sono aperti ampi dibattiti.
(L'Avana. 30 Giugno 2003 - Granma
Internacional)
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servizio fotografico di Siporcuba
e Paolo Rossignoli Islagrande |
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