All’inizio del 2003, in virtù dell’accordo economico
sugli indennizzi stabiliti tra la Libia e i paesi richiedenti, il Regno
Unito e la Francia, il Consiglio di Sicurezza della ONU tolse le
sanzioni del 1992 contro la Libia.
Prima della fine del 2003, Bush e Tony Blair informarono
di un accordo con la Libia, paese che aveva consegnato a esperti
dell’intelligenza del Regno Unito e di Washington la documentazione dei
programmi non convenzionali delle armi, così come dei missili balistici
con una portata superiore a 300 chilometri, i funzionari dei due paesi
avevano gia visitato diverse installazioni. Era il frutto di molti mesi
di conversazioni tra Tripoli e Washington, come rivelò lo stesso Bush.
Gheddafi rispettò le sue promesse. In pochi mesi la Libia
consegnò le cinque unità di missili Scud-C con una portata di 800
chilometri e i cento Scud-B, la cui gettata superava i 300 Km, con
missili difensivi a corta portata.
A partire dall’ottobre del 2002 iniziò la maratona di
visite a Trípoli: Berlusconi, nell’ ottobre del 2002; José María Aznar,
nel settembre del 2003; Berlusconi di nuovo nel febbraio, agosto e
ottobre del 2004; Blair, nel marzo del 2004; il tedesco Schröeder,
nell’ ottobre dello stesso anno; Jacques Chirac, nel novembre del 2004.
Tutto il mondo felice.
È un poderoso cavaliere don denaro. Gheddafi percorse
trionfalmente l’Europa. Fu ricevuto a Bruxelles nell’aprile del 2004 da
Romano Prodi, presidente della Commissione Europea; nell’agosto dello
stesso anno il leader libico invitò Bush a visitare il suo paese; Exxon
Mobil, Chevron, Texaco e Conoco Philips ultimavano la ripresa
dell’estrazione del greggio attraverso joint ventures.
Nel maggio del 2006, gli Stati Uniti annunciarono la
ritirata della Libia dalla lista dei paesi terroristi e lo stabilimento
di relazioni diplomatiche piene.
Nel 2006 e 2007, Francia e Stati Uniti firmarono accordi
di cooperazione nucleare con fini pacifici; nel maggio del 2007, Blair
tornò a visitare Gheddafi nella Sirte. La British Petroleum firmò un
contratto "enormemente importante", come fu dichiarato, per
l’esplorazione dei giacimenti di gas.
Nel dicembre del 2007, Gheddafi realizzò due visite in
Francia e firmò contratti per equipaggiamenti militari e civili del
valore di 10.000 milioni di Euro; in Spagna incontrò il presidente del
Governo José Luis Rodríguez Zapatero. Contratti milionari si firmarono
con importanti paesi della NATO.
Che cos’è, adesso, che ha originato la ritirata
precipitosa delle ambasciate degli Stati Uniti e degli altri membri
della NATO?
Tutto sembra molto strano.
George W. Bush, il padre della stupida guerra
antiterrorismo, ha dichiarato, il 20 settembre del 2001, parlando ai
cadetti di West Point " La nostra sicurezza necessiterà (…) la forza
militare che voi dirigerete, una forza che dev’essere pronta per
attaccare immediatamente in qualsiasi oscuro angolo del mondo. E la
nostra sicurezza richiederà che si sia pronti per un attacco preventivo,
quando sia necessario, per difendere la nostra libertà (...) e le
nostre vite”.
"Dobbiamo scoprire le cellule dei terroristi in 60 paesi
e anche più (...). assieme ai nostri amici e alleati ci dobbiamo opporre
alla proliferazione e affrontare i regimi che patrocinano il terrorismo,
come richieda ogni caso”.
Cosa penserà Obama di quel discorso?
Che sanzioni imporrà il Consiglio di Sicurezza a coloro
ch hanno ammazzato più di un milione di civili in Iraq e a coloro che
tutti i giorni assassinano uomini, donne e bambini in Afganistan, dove
in giorni recenti la popolazione furiosa si è lanciata per le strade
per protestare contro il massacro di bambini innocenti . Un dispaccio
della AFP proveniente da Kabul, datato oggi 9 marzo, rivela che: "L’
anno passato è stato il più letale per i civili, in nove anni di guerra
tra i talibanai e le forze internazionali in Afganistan, con quasi
28.000 morti. Il 15% più del 2009, ha indicato mercoledì un rapporto
della ONU, che sottolinea il costo umano del conflitto per la
popolazione.
“… l’insurrezione dei talibani si è intensificata e ha
guadagnato terreno negli ultimi anni, con azioni di guerriglia al di là
dei loro bastioni tradizionali del sud e dell’est”.
"Con 2 .777 esattamente, il numero de civili morti nel
2010 è aumentato del 15% rispetto al 2009, indica il rapporto
annuale congiunto della Missione d’Assistenza delle Nazioni Unite in
Afganistan "
"Il presidente Barack Obama ha espresso le sue profonde
condoglianze al popolo afgano per i nove bambini morti e lo hanno fatto
anche il generale statunitense David Petraeus, comandante in Capo della
ISAF, e il
segretario della Difesa, Robert Gates”.
“ Il rapporto della UNAMA segnala che il numero dei
civili morti nel 2010 è di quattro volte superiore a quello dei soldati
delle forze internazionali, morti nello stesso anno”.
"L’anno 2010 è stato in verità il più mortale per i
soldati stranieri in nove anni di guerra, con 711 morti, che confermano
che la guerriglia dei talebani si è intensificata, nonostante l’invio di
30.000 soldati statunitensi di rinforzo, nel 2010”.
Durante 10 giorni a Ginevra e nelle Nazioni Unite sono
stati pronunciati i più di 150 discorsi sulle violazioni dei diritti
umanai, che sono stati ripetuti milioni di volte da televisioni, radio,
internet e stampa scritta. Il Ministro degli Esteri di Cuba, Bruno
Rodríguez, nel suo intervento del 1º marzo del 2011, davanti ai
Ministri degli Esteri riuniti a Ginevra, ha detto:
"La coscienza umana rifiuta la morte di persone innocenti
in qualsiasi circostanza e luogo. Cuba condivide pienamente la
preoccupazione mondiale per le perdite di vite di civili in Libia e
desidera che il suo popolo raggiunga una soluzione pacifica e sovrana
alla guerra civile che sta avvenendo, senza nessuna ingerenza straniera,
e che si garantisca l’integrità di questa nazione”.
Alcuni dei paragrafi finali del suo intervento sono stati
lapidari :
"Se il diritto umano essenziale è il diritto alla vita,
sarà pronto il Consiglio a sospendere i membri degli Stati che scatenano
una guerra?”
"Sospenderà gli Stati che finanziano e forniscono aiuti
militari, usati dallo Stato ricevente per violazioni di massa,
flagranti e sistematiche dei diritti umani, ed in attacchi contro la
popolazione civile, come avviene in Palestina?”
“Applicherà questa misura contro paesi poderosi che
realizzano esecuzioni extragiudiziarie in territori di altri Stati, con
l’uso di alte tecnologie, come le munizioni intelligenti e gli aerei
telecomandati?”
"Che avverrà con gli Stati che accettano nei loro
territori carceri illegali e segrete e facilitano il transito di voli
segreti con persone sequestrate o partecipano ad azioni di tortura?”
Condivido pienamente la coraggiosa posizione del leader
bolivariano Hugo Chávez e dell’ALBA. Siamo contro la guerra interna in
Libia e a favore della pace immediata, e del rispetto pieno della vita e
dei diritti di tutti i cittadini, senza interventi stranieri che solo
servirebbero al prolungamento del conflitto e agli interessi della NATO.
Fidel Castro Ruz
9 Marzo 2011
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