LE RIFLESSIONI DI FIDEL

 

 Il ruolo genocida della NATO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa  brutale alleanza militare si è trasformata  nel più perfido strumento di repressione che la storia dell’umanità ha mai conosciuto.

La NATO ha assunto questo ruolo repressivo tanto rapidamente quanto la URSS, che era servita agli Stati Uniti come pretesto per crearla, ha smesso d’esistere.

Il suo criminale proposito divenne evidente in Serbia, un paese d’origine slava, il cui popolo lottò molto eroicamente contro le truppe naziste nella Seconda Guerra Mondiale.

Quando nel marzo del 1999 i paesi di questa nefasta organizzazione, nei loro sforzi per disintegrare  la Yugoslavia dopo la morte di Josip Broz Tito, inviarono le loro truppe in appoggio ai secessionisti del Kossovo incontrarono una forte resistenza in quella nazione le cui sperimentate forze erano intatte.

L’amministrazione  yankee, con i consigli del Governo di destra spagnolo di José María Aznar, attaccò l’emittente televisiva della Serbia, i ponti sul fiume Danubio e Belgrado, la capitale di questo paese. L’ambasciata della Repubblica Popolare della Cina fu distrutta dalle bombe yankee, vari funzionari morirono, e non ci potevano essere errori possibili, dichiararono gli autori.

Numerosi patrioti serbi persero la vita. Il presidente Slobodan Miloševiс, schiacciato dal potere degli aggressori e dalla scomparsa della  URSS, cedette alle esigenze Della NATO e ammise la presenza delle truppe di questa alleanza nel Kossovo con un mandato Della ONU e questo finalmente portò alla sua sconfitta politica e al suo successivo giudizio in tribunali per niente imparziali a L’Aia. È morto stranamente in prigione.

Se il leader della Serbia avesse resistito alcuni giorni ancora, la NATO sarebbe entrata in una grave crisi che era al punto di scoppiare. L’impero dispose così di molto più tempo per imporre la sua egemonia tra i sempre più subordinati membri di questa organizzazione.

Tra il 21 febbraio e il 27 aprile di quest’anno, ho pubblicato nel sito web CubaDebate nove Riflessioni sul tema, nelle quali ho ampliamente analizzato il ruolo della NATO in Libia e quello che secondo me sarebbe successo.

Per questo mi vedo obbligato ad una sintesi delle idee essenziali che ho esposto e dei fatti che sono avvenuto così come erano stati previsti, adesso che il personaggio centrale di questa storia, Muammar Al-Gaddafi, è stato ferito gravemente dai più moderni  cacciabombardieri della NATO, che hanno intercettato e reso inutile il suo veicolo, lo hanno catturato vivo e assassinato per mano degli uomini che questa organizzazione militare ha armato.

Il suo cadavere è stato sequestrato ed esibito come un trofeo di guerra, una condotta che viola i più elementari principi delle norme musulmane e di altri credo religiosi che prevalgono nel mondo.

Si annuncia che molto presto la Libia sarà dichiarata “Stato democratico e difensore dei diritti umani”.

Mi vedo obbligato e a dedicare varie Riflessioni a questi importanti e significativi fatti.

Poco più di otto mesi fa, il 21 febbraio di quest’anno, ho affermato con piena convinzione: “Il piano della NATO è occupare la Libia”. Con questo titolo ho affrontato per la prima volta il tema, in una Riflessione il cui contenuto sembrava frutto della fantasia.

Includo in queste linee gli elementi di giudizio che mi avevano portato a quella conclusione.

“Il petrolio è divenuto la principale ricchezza nelle mani delle grandi multinazionali yankee; attraverso questa fonte d’energia dispongono di uno strumento che ha accresciuto considerevolmente il loro potere politico nel mondo”.

 

“Su questa fonte d’energia si è sviluppata la civiltà attuale. Il Venezuela è la nazione di questo emisfero che ha pagato il  prezzo più alto. Gli Stati Uniti erano divenuti i padroni degli enormi giacimenti che la natura ha concesso a questo fraterno paese”.

 

“Alla fine  dell’ultima Guerra  Mondiale si cominciarono ad estrarre dai giacimenti dell’Iran, così come da quelli dall’Arabia Saudita, l’Iraq e i paesi arabi situati attorno a questi, le maggiori quantità di petrolio. Costoro diventarono i principali fornitori. Il consumo mondiale si elevò progressivamente alla favolosa cifra di circa 89 milioni di barili al giorno, includendo quelli che si estraggono nel territorio degli Stati Uniti, ai quali poi si sommarono il gas, l’energia idraulica e la nucleare”.

 

“Lo spreco di petrolio e gas è associato ad una delle maggiori tragedie, assolutamente irrisolta: il cambio climatico”.

 

“Nel  dicembre del 1951, la Libia fu il primo paese africano che ottenne l’indipendenza dopo la Seconda Guerra Mondiale, e il suo territorio  fu scenario d’importanti combattimenti tra le truppe tedesche e quelle del Regno Unito”.

 

“Il 95 % del suo territorio è totalmente desertico. La tecnologia ha permesso di scoprire importanti giacimenti di petrolio leggero d’eccellente qualità, che oggi raggiungono un milione 800.000 barili al giorno e abbondanti depositi di gas naturale. [... ] Il suo rigoroso deserto è situato  sopra un enorme lago d’acqua fossile, equivalente a tre volte la superficie di Cuba, che ha reso possibile la costruzione di un’ampia rete di condutture d’acqua dolce che si estende per tutto il paese”.

 

“La Rivoluzione Libica è avvenuta  nel mese di settembre del 1969. Il suo principale dirigente fu Muammar Al-Gheddafi, militare d’origine beduina, che giovanissimo s’ispirò alle idee del leader egiziano Gamal Abdel Nasser.  Senza dubbio molte delle sue decisioni  furono associate ai cambi che si produssero quando, così come in Egitto, una monarchia debole e corrotta fu abbattuta in Libia”.

 

“Si potrà essere e no d’accordo con  Gheddafi. Il mondo è stato invaso da ogni genere di notizie, utilizzate soprattutto dai mezzi di massa dell’informazione. Si dovrà aspettare il tempo necessario per conoscere con rigore quanto c’è di verità o di menzogna o una miscela di fatti di ogni tipo che, nel mezzo del caos, sono avvenuti in Libia.

Quello che per me è assolutamente evidente è che il Governo degli Stati Uniti non è preoccupato in assoluto della pace in Libia e non esiterà nel dare alla NATO l’ordine d’invadere questo ricco paese. Forse è questione di ore o di pochi giorni”.

 

“Coloro che con perfide intenzioni hanno inventato la menzogna che Gheddafi stava raggiungendo il Venezuela, così come hanno fatto  nel pomeriggio di ieri, domenica 20 Febbraio, hanno ricevuto oggi una degna risposta del Ministro degli Esteri del Venezuela, Nicolás Maduro...”

 

“Da parte mia, non immagino il dirigente libico che abbandona il paese, eludendo le responsabilità che gli si imputano, siano o no false, in parte o totalmente”.

 

“Una persona onesta starà sempre contro qualsiasi ingiustizia che si commetta in qualsiasi paese del mondo e la peggiore di queste, in questo istante sarebbe stare zitti di fronte al crimine che la NATO si prepara a commettere contro il popolo della Libia”.

 

“Alla cupola di questa organizzazione guerrafondaia serve urgentemente  farlo e va denunciato!”

 

In quella data anticipata mi ero reso conto di quel che era assolutamente ovvio.  Domani martedì 25 ottobre parlerà il nostro ministro degli Esteri,  Bruno Rodríguez nella sede delle Nazioni Unite per denunciare il criminale blocco degli Stati Uniti contro Cuba. Seguiremo da vicino questa battaglia che metterà in evidenza ancora una volta la necessità di mettere fine non solo al blocco, ma al sistema che crea l’ingiustizia nel nostro pianeta, che dilapida le sue risorse naturali, e pone a rischio la sopravvivenza umana. Presteremo un’attenzione speciale all’allegato di Cuba.  Il 23 febbraio,  con il titolo “Danza macabra di cinismo” ho esposto:

 

“La politica di saccheggio imposta dagli Stati Uniti e dai loro alleati della NATO in Medio Oriente è entrata in crisi.”

 

“Grazie al tradimento di  Sadat a Camp David, lo Stato arabo palestinese non ha potuto esistere, nonostante gli accordi della ONU del novembre del 1947, e Israele è divenuto una forte potenza nucleare alleata agli Stati Uniti e alla NATO”.

“Il Complesso Militare Industriale degli Stati Uniti ha fornito decine di miliardi di dollari ogni anno a Israele ed agli stessi Stati arabi sottomessi e umiliati da questo paese”.

“Il genio è uscito dalla bottiglia e la NATO non sa come controllarlo”.

“Cercheranno d’ottenere il massimo profitto con i lamentevoli avvenimenti della Libia.  Nessuno è capace di sapere in questo momento quello che sta succedendo là. Tutte le cifre e le versioni, anche le più inverosimili, sono state diffuse dall’impero attraverso i media internazionali, seminando il caos e la disinformazione”.

“È evidente che dentro la Libia sta avvenendo una guerra civile Ma come si è scatenata questa guerra? Chi ne pagherà le conseguenze? L’agenzia Reuters, facendosi eco del criterio di una nota  banca del Giappone, la Nomura, ha scritto che il prezzo del petrolio potrebbe superare qualsiasi limite”.

“... quali saranno le conseguenze nel mezzo di una crisi alimentare?”

“I leaders principali della NATO sono esaltati. Il Primo Ministro britannico, David Cameron, ha informa ANSA ... ha ammesso in un discorso in Kuwait che i paesi  occidentali si erano sbagliati nell’appoggiare governi non democratici nel mondo arabo.”

“Il suo collega francese Nicolás Sarkozy ha dichiarato: ‘La prolungata repressione brutale e sanguinosa della popolazione civile libica è ripugnante’.”

“Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini ha dichiarato ‘credibile’ la cifra di mille morti a Tripoli [... ] la cifra tragica sarà un bagno di sangue."

“Hillary Clinton ha dichiarato: "”... il ‘bagno di sangue’ è ‘completamente inaccettabile e deve smettere’...”

“Ban Ki-moon ha parlato: ‘È assolutamente inaccettabile l’uso della violenza presente nel paese’."

“... Il Consiglio di Sicurezza agirà in accordo con quello che deciderà la comunità internazionale.”

“Stiamo considerando una serie di opzioni."

“Quello che  Ban Ki-moon spera realmente è che Obama dica l’ultima parola.”

"Il Presidente degli Stati Uniti ha parlato nel pomeriggio di questo mercoledì ed ha annunciato che la Segretaria di Stato partirà per l’Europa con il fine di accordare  con gli alleati della NATO le misure da prendere.  Dal suo viso si apprezzava l’opportunità di  combattere con il senatore dell’estrema destra dei repubblicani, John McCain; con il senatore pro-israelita del Connecticut, Joseph Lieberman e i leaders del Tea Party, per garantire la sua presentazione per il partito democratico”.

“I media di massa dell’impero hanno preparato il terreno per agire. Non ci sarà nulla di strano nell’intervento militare in Libia, con cui, inoltre, si garantiranno all’Europa i quasi due milioni di barili quotidiani di petrolio leggero, se prima non accadranno fatti che pongano fine alla presidenza o alla vita di Gheddafi”.

“In qualsiasi forma il ruolo di Obama è abbastanza complicato. Quale sarà la reazione del mondo arabo e musulmano, se il sangue in questo paese si spargerà in abbondanza, con questa avventura? Un intervento dalla NATO in Libia fermerà l’ondata rivoluzionaria scatenata in Egitto?”

“In Iraq è stato versato il sangue innocente  di più di un milione di cittadini arabi quando il paese è stato invaso con falsi pretesti.”

“Nessuno al mondo sarà mai d’accordo con la morte di civili indifesi, in Libia o in qualsiasi luogo. E mi chiedo : ‘Gli Stati Uniti e la NATO applicheranno questo principio per i civili indifesi che gli aerei senza pilota yankee e i soldati di questa organizzazione uccidono tutti i giorni in Afganistan e in Pakistan?”

“ È una danza macabra di cinismo.”

Mentre meditavo su questi fatti, nelle Nazioni Unite è iniziato il dibattito previsto per ieri, martedì 25 ottobre, attorno alla ‘Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba’, una cosa che è stata sostenuta dall’immensa maggioranza dei paesi membri di questa istituzione da 20 anni.

Questa volta i numerosi ragionamenti elementari e giusti, che per i governi degli Stati Uniti non sono stati mai altro che ‘esercizi retorici’,  hanno posto in evidenza come mai prima, la debolezza apolitica e morale dell’impero più poderoso mai esistito, ai cui interessi oligarchici e alla  cui insaziabile sete di potere  e ricchezza, sono stati sottoposti tutti gli abitanti del pianeta, includendo lo stesso popolo di questo paese.

Gli Stati Uniti tiranneggiano e saccheggiano il mondo con il loro potere politico, economico, tecnologico e militare.

Questa verità diviene sempre più ovvia nei dibattiti onesti che si sono svolti negli ultimi 20 anni nelle Nazioni Unite, con l’appoggio degli Stati che, si suppone, esprimono la volontà della grande maggioranza degli abitanti del pianeta.

Prima dell’intervento di Bruno, numerose organizzazioni dei paesi hanno espresso i loro punti di vista attraverso uno dei loro membri. Il primo è stato quello dell’Argentina a nome de Gruppo dei 77 più la Cina, seguito dall’Egitto a nome del MNOAL, dal Kenia a nome dell’Unione Africana, del Belice a nome di CARICOM, del Kazakistan a nome della Organizzazione della Cooperazione Islamica e dell’Uruguay, a nome del MERCOSUR.

Indipendentemente da queste espressioni di carattere collettivo, la Cina, paese di crescente peso politico ed economico nel mondo, l’India e l’Indonesia hanno  appoggiato con fermezza la Risoluzione attraverso i loro ambasciatori.

Loro tre rappresentano 2 700 milioni di abitanti.  Lo hanno fatto anche gli ambasciatori della  Federazione Russa, della Bielorussia, Sudafrica, Algeria, Venezuela e Messico.

Tra i paesi  più poveri dei Caraibi e dell’America Latina, hanno vibrato le parole solidali dell’ambasciatrice del  Belize, che ha parlato a  nome della comunità dei Caraibi, San Vicente y las Granadinas e Bolivia, i cui argomenti relazionati con la solidarietà  del nostro popolo, nonostante un blocco che dura già da 50 anni, saranno uno stimolo eterno per i nostri medici, educatori e scienziati. 

Il Nicaragua aveva parlato prima della votazione per spiegare con valore perchè avrebbe votato contro quella perfida misura.

Lo ha fatto precedentemente anche il rappresentante degli Stati Uniti  per spiegare  l’inesplicabile. Ho provato pena per lui: è il ruolo che gli hanno assegnato.

Quando è giunta l’ora della votazione, due paesi si sono assentati: Libia e Svezia; tre si sono astenuti: Isole Marshall, Micronesia e Palau; due hanno votato contro: Stati Uniti e Israele. Sommati a quelli che hanno votato contro, si sono astenuti o si sono assentati: Stati Uniti, con 313 milioni di abitanti; Israele, con 7,4 milioni; Svezia, con 9,1 milioni; Libia, con 6,5 milioni; Isole Marshall, con 67.1 mil.; Micronesia, 106.8 mil.; Palau, con 20.9 mil., sommano 336 milioni 948.000, equivalente al 4.8% della popolazione  mondiale,  che è giunta questo mese a  7 miliardi.

Dopo la votazione, per spiegare i loro voti ha parlato la Polonia a nome dell’Unione Europea che, nonostante la sua stretta alleanza con gli Stati Uniti e la sua obbligata partecipazione al blocco, è contraria a questa criminale misura.

Poi hanno parlato per spiegare con fermezza e decisione perchè hanno votato la risoluzione contro il blocco altri 17 paesi.

Il due marzo, con il titolo “La guerra inevitabile della NATO”

avevo scritto:

“A differenza di quello che accade in Egitto e Tunisia, la Libia occupa il primo posto nell’Indice di Sviluppo umano in Africa ed ha la più alta  speranza di vita del Continente. L’educazione e la salute ricevono una speciale attenzione dallo Stato. Il livello culturale della sua popolazione è senza dubbi più alto.  I suoi problemi sono di altro carattere. […] Il paese necessita di abbondante forza lavoro straniera per realizzare ambiziosi piani di produzione e sviluppo sociale.”

“Disponeva di enormi entrate e riserve in divisa convertibile depositate nelle banche dei paesi ricchi, con le quali acquistavano beni di consumo ed anche armi sofisticate che precisamente le erano fornite dagli stessi paesi che oggi la vogliono invadere in nome dei diritti umani”.

“La colossale campagna di menzogne da parte dei media di massa dell’informazione ha provocato una grande confusione nell’opinione pubblica mondiale. Passerà del tempo prima che si possa ricostruire  quello che è veramente avvenuto in Libia e separare i fatti reali dai falsi che sono stati diffusi”.

“L’impero, come i suoi principali alleati, ha utilizzato i mezzi più sofisticati per divulgare informazioni deformate sugli avvenimenti tra le quali si dovevano dedurre le tracce della verità”.

“L’ imperialismo e la NATO ─seriamente preoccupati per l’ondata rivoluzionaria  scatenata nel mondo arabo, dove si trova gran parte del petrolio che sostiene l’economia di consumo dei paesi sviluppati e ricchi, non potevano non approfittare la presenza del conflitto interno sorto in Libia per promuovere l’intervento militare”.  

“Nonostante il diluvio di menzogne e la confusione creata, gli Stati Uniti non sono riusciti a trascinare la Cina e la Federazione russa all’approvazione, nel Consiglio di Sicurezza, di un intervento militare in Libia, anche se sono riusciti ad ottenere nel Consiglio dei Diritti Umani l’approvazione degli obiettivi che cercavano in quel momento.

Il fatto reale è che la Libia è coinvolta già in guerra civile, come avevamo previsto, e le Nazioni Unite non hanno potuto fare nulla per evitarlo, eccetto che il loro segretario generale  gettasse una buona dose di combustibile nel fuoco”.

“Il problema che forse gli attori non immaginavano, è che gli stessi leaders della ribellione irrompessero nel complicato tema dichiarando che respingevano ogni intervento militare straniero”. 

“Uno dei capoccia della ribellione , Abdelhafiz Ghoga, aveva dichiarato, il  28  febbraio, in un incontro con i giornalisti: ‘Quello che vogliamo sono informazioni d’intelligenza, ma in nessun caso che si danneggino la nostra sovranità aerea, terrestre e marittima’”.

“L’intransigenza dei responsabili dell’opposizione sulla sovranità nazionale  rifletteva l’opinione manifestata in forma spontanea da molti cittadini libici alla stampa internazionale a Bendasi, ha informato un  dispaccio dell’agenzia AFP lunedì scorso”. 

“In quello stesso giorno una professoressa di Scienze Politiche dell’Università di Bengasi  Abeir Imneina, ―avversaria di Gheddafi― aveva dichiarato:

“In Libia c’è un sentimento nazionale molto forte. Inoltre l’esempio dell ‘Iraq fa paura

all’insieme del mondo arabo, aveva sottolineato, riferendosi all’invasione nordamericana del 2003, che doveva portare la democrazia a questo paese e poi, per contagio, all’insieme della regione, ipotesi totalmente smentita  dai fatti.

“Sappiamo quello che è avvenuto in Iraq  e che s’incontra in piena instabilità e veramente non desideriamo percorrere lo stesso cammino. Non vogliamo che i nordamericani vengano per dover terminare poi rimpiangendo Gheddafi”, aveva continuato questa esperta.

“Poche ore prima della pubblicazione di quel dispaccio due dei principali organi di stampa degli Stati Uniti, il  The New York Times e il The Washington Post, si erano affrettati ad offrire nuove versioni sul tema, come aveva informato l’agenzia DPA il giorno dopo, il 1º marzo: ‘L’opposizione libica potrebbe sollecitare che l’Occidente bombardi dall’aria le posizioni strategiche delle forze fedeli al presidente Muamar al Gadafi, ha informato la stampa statunitense’.”

“Il tema si sta discutendo nel Consiglio Rivoluzionario libico, avevano precisato il ‘The New York Times’ e il ‘The Washington Post’ nelle loro versioni  online.”

“Nel caso in cui le azioni aeree si realizzino nella cornice delle Nazioni Unite, queste non implicheranno interventi internazionali, aveva spiegato il portavoce del Consiglio, citato dal  ‘The New York Times’.”

“Il The Washington Post’ aveva citato ribelli che riconoscevano che senza l’appoggio dell’

Occidente, i combattimenti contro le forze leali a Gheddafi potevano durare molto e costare grandi quantità di vite umane.

Immediatamente mi chiedevo in quella Riflessione:

“Perchè l’impegno è presentare i ribelli come membri prominenti della società, reclamando bombardamenti degli Stati Uniti e della NATO per ammazzare i libici?”

“Un giorno si potrà conoscere la verità attraverso persone come la professoressa di Scienze Politiche dell’Università di Bendasi, che con tanta eloquenza aveva narrato la terribile esperienza che ha ucciso, distrutto le case, lasciato senza lavoro o fatto emigrare milioni di persone dall’Iraq”.

“Oggi, mercoledì 2 marzo, l’agenzia EFE ha presentato il noto portavoce ribelle che ha fatto dichiarazioni che a mio giudizio affermano e insieme contraddicono quelle di lunedì : Bendasi, Libia, 2 marzo.  La direzione ribelle libica ha chiesto al Consiglio di Sicurezza della ONU di sferrare un attacco aereo ‘contro i mercenari’ del regime di Muamar el Gheddafi.’”

“ A quale delle molte guerre imperialiste assomigliava questa?”

“Quella della Spagna nel 1936, quella di Mussolini contro l’Etiopía nel 1935, quella di George W. Bush contro l’Iraq nel 2003 o a una qualsiasi  delle decine di guerre promosse dagli Stati Unti contro i popoli d’America, dall’invasione del Messico nel 1846, a quella delle Malvine nel 1982?”

“Senza escludere ovviamente l’invasione mercenaria  di Girón, la guerra sporca  e il blocco alla nostra Patria da 50 anni che si compiranno il prossimo  16 aprile”.

“In tutte queste guerre, come in quella del Vietnam, che è costata milioni di vite, hanno imperato le giustificazioni  e le misure più ciniche”.

“Per coloro che avessero dei dubbi sull’inevitabile intervento militare che avverrà in Libia l’agenzia di notizie AP che considero bene informata, è stata la prima a diffondere un dispaccio in cui si affermava i paesi del Organizzazione del Trattato dell’Atlantico – NATO-  avevano elaborato un piano di contingenza, che prendeva come modello le zone d’esclusione dei voli stabilite sui Balcani nel decennio del 1990, nel caso in cui la comunità internazionale avesse deciso d’imporre un embargo aereo sulla Libia, hanno detto i diplomatici”.

 

Qualsiasi persona onesta, capace d’osservare con obiettività i fatti, può apprezzare il pericolo dell’insieme dei fatti cinici e brutali che caratterizzano la politica degli Stati Uniti e spiegano la vergognosa solitudine di questo paese nel dibattito nelle Nazioni Unite sulla ‘Necessità di porre fine al blocco economico commerciale e finanziario contro Cuba’.

 

Seguo da vicino, nonostante il mio lavoro, i Giochi Panamericani Guadalajara 2011.

Il nostro paese è orgoglioso di questi giovani che sono un esempio per il mondo per il loro disinteresse e lo spirito di solidarietà. Mi complimento con loro calorosamente, perchè nessuno potrà togliere loro l’onore che si sono guadagnati.

Il 9 marzo di quest’anno, con il titolo “La NATO, la guerra, la menzogna e gli affari”, ho pubblicato una nuova riflessione sul ruolo di questa organizzazione bellica.

Seleziono i paragrafi  fondamentali di quella Riflessione:

“Come alcuni conoscono, nel settembre del 1969, Muammar Al-Gheddafi, un militare arabo beduino di peculiare carattere e ispirato alle idee del leader egiziano  Gamal Abdel Nasser, promosse nel seno delle Forze Armate un movimento che fece cadere il  Re Idris I della Libia, un paese desertico quasi nella sua totalità e con una  scarsa popolazione, situato al nord dell’Africa, tra la Tunisia  e l’Egitto.”

“Nato nel seno di una famiglia della tribù beduina di pastori nomadi del deserto, nella regione di Trípoli, Gaddafi era profondamente anticolonialista.”

“... gli avversari di Gheddafi assicurano che si fece notare per la sua intelligenza quando era studente; che fu espulso dal liceo per le attività antimonarchiche. Riusci ad iscriversi in un altro liceo e, dopo la laurea in Legge ottenuta nell’Università di Bengasi a 21 anni, entrò nel collegio militare di Bendasi, dove creò quello che fu nominato il ‘Movimento Segreto Unionista degli Ufficiali Liberi’. Concluse poi i suoi studi in un’accademia militare britannica.”

“ Aveva iniziato la sua vita politica con fatti indiscutibilmente rivoluzionari.”

“Nel marzo del 1970, tra le manifestazioni di massa nazionaliste, riuscì a far evacuare i soldati britannici dal paese e, nel mese di giugno, gli Stati Uniti abbandonarono la grande base  aerea vicina a Tripoli, consegnata ad istruttori militari egiziani, paese alleato alla Libia.”

“Nel 1970, varie compagnie petrolifere  occidentali e società bancarie con partecipazione di capitali stranieri furono danneggiate dalla Rivoluzione. Alla fine del 1971, la famosa  British Petroleum, subì la stessa sorte. Nell’area agricola tutti i beni italiani furono confiscati e coloni  ed i loro discendenti, espulsi dalla Libia.”

“Il leader libico si immerse in teorie estremiste  che si opponevano sia al comunismo che al capitalismo. Fu una tappa nella quale Gheddafi si dedicò ad elaborare  teorie, che non ha senso includere in questa analisi, anche se si vale segnalare che nel primo articolo del Proclama Costituzionale del 1960, si stabiliva il ‘carattere socialista’ della Jamahiriya Araba Libica Popolare.

“Quello che desidero è sottolineare che gli Stati Uniti e i loro alleati della NATO non hanno mai sentito interesse per i diritti umani.”

“Le sceneggiate che si sono svolte nel Consiglio di Sicurezza, durante la riunione del Consiglio dei Diritti Umani con sede a Ginevra e nell’Assemblea Generale della ONU, a New York, sono state puro teatro”.

“L’ impero pretende adesso [... ] d’intervenire militarmente in Libia e colpire l’ondata rivoluzionaria scatenata nel mondo arabo.

“Promossa la latente ribellione libica dagli organi d’intelligenza yankee o per gli errori dello stesso Gheddafi, è importante che ora i popoli non si lascino ingannare, dato che prestissimo l’opinione mondiale avrà sufficienti elementi per sapere a cosa attenersi.”

“La Libia, come molti altri paesi del Terzo Mondo, è membro del Movimento dei Paesi non Allineati, del Gruppo dei 77 e di altre organizzazioni internazionali, attraverso le quali si stabiliscono relazioni, indipendentemente dal sistema economico e sociale di ogni Stato.”

“ In linea di massima: la Rivoluzione in Cuba, ispirata ai principi Marxisti- Leninisti e Martiani trionfò nel 1959 a 90 miglia dagli Stati Uniti, che imposero l’Emendamento Platt ed erano padroni dell’economia del nostro paese.

Quasi immediatamente l’impero promosse contro il nostro popolo la guerra sporca, le bande contro rivoluzionarie, il criminale blocco economico e l’invasione mercenaria di Girón, custodita da una portaerei e dalla sua fanteria di marina, pronta a sbarcare se le forze mercenarie avessero  conquistato determinati obiettivi.

Tutti i paesi latinoamericani, con l’eccezione del Messico, furono partecipi del criminale blocco, che dura ancora senza che il nostro paese si sia mai arreso.”

“Nel gennaio del 1986, sostenendo l’idea che la Libia si trovava  dietro il detto ‘terrorismo rivoluzionario’, Reagan ordinò di rompere le relazioni economiche e commerciali con questo paese.”

“Nel marzo del 1986 una forza di portaerei nel Golfo di Sirte, in acque considerate nazionali dalla Libia, sferrò attacchi che provocarono la distruzione di varie unità navali provviste di lancia-missili e i sistemi di radar di costa, che questo paese aveva comprato dalla URSS.”

“Il 5 aprile, una discoteca a Berlino Occidentale, frequentata da soldati degli Stati Uniti, fu vittima di un’esplosione con plastico e tre persone morirono: due erano soldati nordamericani, e  ci furono anche molti feriti.”

“Reagan accusò Gheddafi e ordinò  alla forza aerea di dare una risposta. Tre squadroni decollarono dalle portaerei della VI Flotta e dalle basi del Regno Unito e  attaccarono, con missili e bombe, sette obiettivi militari a Tripoli e a Bendasi. Circa 40 persone morirono tra le quali 15 civili  [... ] e quando un missile colpì direttamente la  residenza (del leader libico), sua figlia Hanna morì e altri due figli furono feriti.

Il fatto fu condannato ampliamente: l’Assemblea Generale della ONU approvò una risoluzione di condanna per la violazione della Carta della ONU e del Diritto Internazionale. In termini energici lo fecero ugualmente il Movimento dei Paesi non Allineati, la Lega Araba e la OUA.

“Il 21 dicembre del 1988, un Boeing 747 della compagnia Pan Am che volava da Londra a New York si disintegrò in volo per lo scoppio di una bomba... “

“Le investigazioni, secondo gli yankee, implicavano due agenti dell’intelligenza libica.”

“Una leggenda tenebrosa fu fabbricata contro di lui, con la  partecipazione di  Reagan e Bush padre."

“Il Consiglio di Sicurezza aveva posto delle sanzioni alla Libia, che cominciarono a superarsi quando Gheddafi accettò di far giudicare condeterminate condizioni i due accusati dell’esplosione dell’aereo sulla Scozia

“Delegazioni  libiche cominciarono ad essere invitate alle riunioni intereuropee; nel lulgio del 199 Londra iniziò il ristabilimento delle relazioni diplomatiche piene con la Libia, dopo alcune concezioni addizionali.”

“Il 2 dicembre, Massimo D’Alema, primo ministro italiano, realizzò la prima visita di un capo di governo europeo in Libia.

“ Scomparsa la URSS con il campo socialista d’Europa, Gheddafi decise di accettare le domande degli Stati Uniti e della NATO.”

Agli inizi del 2002, il Dipartimento di Stato informò che erano in corso conversazioni diplomatiche tra gli Stati Uniti e la Libia.

All’inizio del 2003 in virtù dell’accodo economico sugli indennizzi realizzato tra la Libia e i paesi richiedenti, il Regno Unito e la Francia, il Consiglio di Sicurezza della ONU tolse le sanzioni del 1992 contro la Libia.

“Prima della fine del 2003 , Bush e Tony Blair informarono su un accordo con la Libia, paese che aveva consegnato ad esperti dell’intelligenza del Regno Unito e di Washington le documentazioni dei programmi non convenzionali delle armi, così come dei missili balistici con una portata superiore e 300 chilometri. [... ] Era il frutto di molti mesi di conversazioni  tra  Tripoli e Washington, come rivelò lo stesso Bush.”

“Gheddafi mantenne le sue promesse di disarmo. In pochi mesi la Libia consegnò  le cinque unita di missili  Scud-C con una portata di 800 chilometri e le cento di Scud-B, la cui gettata superava i  300 chilometri in missili difensivi a corta gettata.”

“Nell’ottobre del 2002 iniziò la maratona delle visite a Trípoli: Berlusconi, nell’ottobre del 2002; José María Aznar, nel settembre del 2003  Berlusconi, di nuovo, nel febbraio, agosto e ottobre del 2004; Blair, nel marzo del 2004; il tedesco Schröeder, nell’ottobre dello steso anno e Jacques Chirac, nel novembre del 2004.”

"Gheddafi percorse trionfalmente l’Europa. Fu ricevuto a  Bruxelles nell’aprile  del 2004 da Romano Prodi, presidente della Commissione Europea; nell’ agosto di quell’anno il leader libico invitò  Bush a visitare il suo paese; la Exxon Mobil, Chevron Texaco e Conoco Philips ultimavano la ripresa dell’estrazione del greggio attraverso joint venturs.”

“Nel maggio del 2006, gli Stati Uniti annunciarono la ritirata della Libia dalla lista dei paesi terroristi e lo stabilimento delle relazioni diplomatiche piene.”

“Nel 2006 e 2007, Francia e Stati Uniti firmarono accordi di cooperazione nucleare con fini pacifici; nel maggio del  2007, Blair tornò a visitare  Gheddafi a Sirte. La British Petroleum firmò un contratto ‘enormemente importante’, come fu dichiarato, per l’esplorazione dei giacimenti di gas.”

“Nel dicembre del 2007, Gheddafi realizzò due visite in Francia e firmò contratti per equipaggiamenti militari e civili, per un valore di 10.000 milloni di euro; e in Spagna, dove incontrò il presidente del Governo, José Luis Rodríguez Zapatero. Contratti milionari furono firmati anche con importanti paesi della NATO”.

“ Che cos’è allora che ha provocato la ritirata precipitosa delle ambasciate degli Stati Uniti e degli altri membri della NATO?”

 

Tutto appare davvero molto strano.

 

“George W. Bush, padre della stupida guerra antiterrorista, dichiarò il  20 settembre del 2001 ai Cadetti di West Point : La nostra sicurezza necessita [... ] la forza militare che voi dirigerete, una forza che dev’essere pronta ad attaccare immediatamente in qualsiasi oscuro angolo del mondo;  la nostra sicurezza necessiterà che noi si sia pronti per l’attacco preventivo quando sia necessario difendere la nostra libertà...”

“Dobbiamo scoprire le cellule terroristiche in 60 paesi o più [... ] assieme ai nostri amici e alleati dobbiamo opporci alla loro proliferazione ed affrontare i regimi che patrocinano il terrorismo, cosi come richiederà ogni caso.”

“Aggiungo che oggi l’Afganistan, un paese  tradizionalmente ribelle è stato invaso;

le tribù nazionaliste  prima alleate degli Stati Uniti nella loro lotta  contro la URSS, sono state bombardate e massacrate. La guerra sporca si è estesa per il mondo. L’Iraq è stato invaso con pretesti che sono risultati falsi, le sue abbondanti risorse di petrolio sono ora nelle mani degli yankee,  milioni di persone hanno perso il loro lavoro e sono state obbligate a sfollare, dentro o fuori dal paese, i suoi musei sono stati saccheggiati e un numero  incalcolabile di cittadini ha perso la vita o è stato massacrato dagli invasori.

 

Ritornando alla Riflessione, segnalavo:

 

“Un dispaccio della  AFP proveniente da Kabul [... ] rivela che : l’anno scorso è stato il più letale per i civili in nove anni di guerra tra i talibani e le forze internazionali in Afganistan, con quasi 2.800 morti, il 15% più del 2009, ha indicato mercoledì una relazione della ONU che sottolinea l’alto costo umano del conflitto per la popolazione.”

“Con 2.777 esattamente, il numero dei civili morti nel 2010 è aumentato del 15%  rispetto al 2009, indica i rapporto annuale congiunto della Missione d’Assistenza delle Nazioni Unite in Afganistan... ."

“Il presidente Barack Obama ha espresso il  3 marzo le sue 'profonde condoglianze' al

popolo  afgano per i nove bambini morti e lo hanno fatto anche il generale statunitense David Petraeus, comandante in capo della ISAF, e il segretario della Difensa, Robert Gates."

“... il rapporto della UNAMA segnala che il numero dei civili morti nel 2010 è quattro volte superiore a quello dei soldati delle forze internazionali, morti in combattimento nello stesso anno.”

E per quel che riguarda la Libia segnala:

In 10 giorni a Ginevra e nelle Nazioni Unite sono stati pronunciati più di 150 discorsi sulle violazioni dei diritti umani, che sono poi stati ripetuti milioni di volte dalle televisioni, radio Internet e dalla stampa scritta.

“Il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez, nel suo Intervento del 1º marzo del 2011 di fronte ai Ministri delle Relazioni Estere riuniti a Ginebra, ha detto:

“La coscienza umana condanna la morte di persone innocenti in qualsiasi  circostanza e luogo. Cuba condivide pienamente la preoccupazione  mondiale per le perdite di vite di civili in Libia e desidera che il suo popolo incontri una soluzione pacifica e sovrana alla guerra civile che c’è lì, senza nessuna ingerenza straniera, e che garantisca l’integrità di questa nazione."

“Se il diritto umano è il diritto alla vita. Il Consiglio sarà pronto a sospendere i Membri degli Stati che scatenano una guerra?”

“Sospenderà quegli Stati che finanziano e forniscono aiuti militari usati dallo Stato ricevente in violazioni  flagranti e sistematiche dei diritti umanai e in attacchi contro la popolazione civile, come avviene in Palestina?”

“Applicherà queste misure  contro i paesi poderosi, che realizzano esecuzioni eztra giudiziarie nei territori di altri Stati, con l’uso di alte tecnologie, come munizioni intelligenti ed aerei senza pilota?”

“Che cosa accadrà con gli Stati che accettano nei loro territori carceri illegali e segrete e che facilitano il transito di voli segreti, con persone sequestrate o che partecipano ad azioni di tortura?”

“Siamo contrari alla guerra interna in Libia  e a favore della pace immediata, del  rispetto pieno della vita e dei diritti di tutti i cittadini, senza interventi stranieri che servirebbero solo al prolungamento del conflitto e agli interessi della NATO.”

Ieri, 31 ottobre, è avvenuto un fatto che, tra tanti altri, testimonia la mancanza totale di etica nella politica yankee.”

“L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, ha appena adottato una decisione coraggiosa:  dare all’eroico popolo della Palestina il diritto di partecipare come membro attivo nella UNESCO. 107 Stati hanno votato a favore, 14 contro e 52 si sono astenuti, Tutti consociamo perfettamente il perchè.”

“La rappresentante degli Stati Uniti in questa istituzione, seguendo le istruzioni del Premio Nobel della Pace, ha dichiarato immediatamente che: ‘A partire da questo istante il mio paese sospende tutti gli aiuti economici all’Organizzazione’. destinata dalla ONU all’ educazione, la scienza  e la cultura.

L’ accento drammatico con cui la signora ha annunciato la decisione è stato totalmente inutile. Nessuno si è sorpreso per l’attesa e cinica decisione.

Ma fosse stato poco, basterebbe il dispaccio della  AFP proveniente da

Washington, nel pomeriggio di oggi,  alle 16:05:

“Dopo il Vertice del G20 (...) il presidente (Obama) e il presidente Sarkozy parteciperanno ad una cerimonia a Cannes per celebrare l’alleanza tra gli Stati Uniti e la Francia, ha indicato  la presidenza statunitense, precisando che ‘i dirigenti incontreranno anche soldati  statunitensi e francesi che hanno partecipato insieme all’operazione in Libia.”

 

(continua)

 

Fidel Castro Ruz
01 novembre 2011

 

 

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