"Se Mubarak cade, ha stimato Fox, gli Stati Uniti e il
loro altro principale alleato in Medio Oriente, Israele, potrebbero
dover affrontare un governo dei Fratelli Musulmani a El Cairo, ed un
voltafaccia anti-occidentale del paese nordafricano."
"’Abbiamo scommesso sul cavallo sbagliato per 50 anni’,
ha detto alla Fox un ex agente della CIA, Michael Scheuer. Pensare che
il popolo egiziano si dimenticherà che noi appoggiamo dittatori da
cinquant’anni è un sogno’, ha aggiunto."
"(AFP) La comunità internazionale ha moltiplicato i suoi
richiami per far sì che il presidente egiziano Hosni Mubarak
intraprenda riforme politiche e smetta la repressione delle
manifestazioni contro il suo governo, che questo sabato sono continuate
per il quinto giorno."
"Nicolás Sarkozy, Angela Merkel e David Cameron hanno
chiesto al presidente ‘d’iniziare un processo di cambio di fronte alle
rivendicazioni legittime del suo popolo ’ e ‘d’evitare ad ogni costo
l’uso della violenza contro i civili’, il sabato, in una dichiarazione
congiunta."
"Inoltre l’Iran ha chiamato le autorità egiziane ad
attendere le rivendicazioni della strada."
"Il re Abdalá dell’Arabia Saudita ha considerato in
cambio che le proteste rappresentano ‘attacchi contro la sicurezza e la
stabilità’ dell’Egitto, organizzati da ‘infiltrati’ in nome della
‘libertà d’espressione”.
"Il monarca ha telefonato a Mubarak per esprimergli la
sua solidarietà, ha informato l’ agenzia ufficiale saudita SPA."
31 gennaio:
"(EFE) Netanyahu teme che il caos in Egitto propizi
l’accesso degli islamisti al potere.
"Il primo ministro israeliano, Benjamín Netanyahu, ha
espresso oggi il suo timore che la situazione in Egitto favorisca
l’accesso degli islamisti al potere, preoccupazione che ha detto,
condivide con i dirigenti con cui ha parlato negli ultimi giorni."
"…il primo ministro ha declinato di riferirsi a
informazioni divulgate dai media locali che sostengono che Israele ha
autorizzato oggi l’Egitto a mandare le sue truppe nella Penisola del
Sinai per la prima volta in 30 anni, commettendo una violazione
dell’accordo di pace del 1979 tra le due nazioni.
"Da parte sua, e di fronte alle critiche alle potenze
occidentali come gli USA e la Germania che hanno mantenuto stretti
vincoli, la ministra degli esteri tedesca ha affermato: Non abbiamo
abbandonato l’Egitto.
"Il processo di pace tra israeliani e palestinesi è
paralizzato dallo scorso mese di settembre, principalmente per il
rifiuto israeliano di frenare la costruzione degli insediamenti ebrei
nel territorio occupato palestinese."
"Gerusalemme, (EFE).- Israele s’inclina per mantenere al
potere il presidente egiziano, Hosni Mubarak, sostenuto dal capo di
Stato israeliano, Simón Peres, perchè ‘un’ oligarchia fanatica
religiosa non è meglio della mancanza di democrazia’."
"Le dichiarazioni del capo dello Stato coincidono con la
diffusione da parte dei media locali delle pressioni di Israele sui
suoi soci occidentali per far sì che abbassino il tono delle loro
critiche al regime di Mubarak, che il popolo egiziano e l’opposizione
cercano di allontanare dal potere.
"Fonti ufficiali non identificate citate dal quotidiano
Haaretz, hanno indicato che il Ministero degli Esteri israeliano ha
inviato il sabato un comunicato alle sue ambasciate negli USA, Canada,
Cina, Russia e vari paesi europei, per chiedere agli ambasciatori che
insistano con le autorità locali rispettive sull’importanza che ha per
Israele la stabilità in Egitto."
"Gli analisti israeliani segnalano che la caduta di
Mubarak potrebbe mettere in pericolo gli Accordi di Camp David che
l’Egitto ha firmato con Israele nel 1978 e la successiva firma del
Trattato di pace bilaterale del 1979, soprattutto se ci fosse la
conseguenza dell’ascesa al potere degli islamisti Hermanos Musulmanes,
che ricevono un forte appoggio sociale."
"Israele vede Mubarak come il garante della pace nella
sua frontiera sud, oltre che un appoggio chiave per mantenere il blocco
alla Striscia di Gaza e isolare il movimento islamista palestinese
Hamas."
"Uno dei più forti timori di Israele è che le rivolte
egiziane, che seguono la scia di quelle tunisine, raggiungano anche la
Giordania, debilitando il regime del re Abdalá II, il cui paese e
l’Egitto sono i soli paesi arabi che riconoscono Israele."
"La recente designazione del generale Omar Suleiman come
vicepresidente egiziano e quindi possibile successore presidenziale, è
stata la benvenuta in Israele, che ha mantenuto con il generale strette
relazioni di cooperazione in materia di Difesa."
"La rotta che stanno seguendo le proteste egiziane non
offre la sicurezza che la continuità del regime è garantita, e nemmeno
che Israele potrà continuare in futuro ad avere El Cairo come suo
principale alleato regionale."
Come si può osservare, il mondo affronta simultaneamente
e per la prima volta tre problemi: La crisi climatica, la crisi
alimentare e la crisi politica.
A queste si possono aggiungere altri gravi pericoli. I
rischi della guerra, sempre più distruttivi, sono molto presenti. I
leaders politici avranno sufficiente serenità ed equanimità per fargli
fronte?
Da questo dipenderà il destino della nostra specie.
Fidel Castro Ruz
1º Febbraio 2011
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