Il FBI dev’essere
oggetto di un’investigazione
Lo reclama
Livio di Celmo, fratello del giovane italiano assassinato da una bomba
collocata per ordine di Luis Posada Carriles
JEAN-GUY ALLARD
“Il FBi diventa
una delle organizzazioni che si devono aggiungere alla lista di quelle
che sono direttamente o no responsabili d’attività vincolate al
terrorismo e come tale dev’essere investigato e denunciato, dato che non
ha agito nemmeno nel momento in cui ricevette varie informazioni
dall’uomo d’affari Antonio Álvarez, che aveva denunciato Posada
Carriles mentre quest’ultimo dirigeva gli attentati dell’Avana del 1997.
Livio Di Celmo,
fratello di Fabio Di Celmo, vittima dell’esplosione di una bomba
avvenuta il 4 settembre del 1997 nell’hotel Copacabana, nella capitale
cubana, ha fatto queste affermazioni durante un’intervista rilasciata a
GI.
Italiano residente
in Canada, Livio ha spiegato che leggendo l’articolo di Ann Louise
Bardaci, pubblicato il 12 novembre nel The Washington Post, si è
convinto che se il FBI avesse utilizzato come doveva le informazioni
date da Álvarez, si poteva evitare l’attentato.
Álvarez
condivideva in Guatemala, un ufficio con dei soci di Posada e aveva
avvisato il FBI delle attività di terrorismo contro Cuba che si stavano
organizzando sotto i suoi occhi.
“Il fatto che gli
agenti coinvolti, dei servizi segreti e della polizia di Miami, avevano
vincoli con i terroristi; il fatto che Ed Pesquera, il figlio di Hector
Pesquera, allora capo del FBI a Miami abbia distrutto le prove chiave su
Posada, indica chiaramente la corruzione e l’intenzione criminale
d’ostacolare la giustizia, mostrando il livello di degenerazione delle
istituzioni nordamericane” ha aggiunto Livio, sostenendo che la
corruzione del FBI di Miami ha giocato un ruolo cruciale in quelle
azioni di terrorismo avvenute a Cuba.
“È così chiaro che
se nel FBI non ci fossero stati infiltrati dei cubano-americani
terroristi come Pesquera e i suoi amici e se l’organismo avesse attuato,
grazie alle informazioni che aveva, Fabio sarebbe ancora vivo”.
Per Livio di Celmo,
il problema non riguarda solo il FBI, ma la politica estera degli USA
verso Cuba.
“Constatando che
le istituzioni come il FBI, la CIA e il Dipartimento di Giustizia sono
infiltrati da partitari del terrorismo contro Cuba, dobbiamo esaminare
anche il ruolo giocato dalla famiglia Bush”.
Livio ha ricordato
che i Bush mantengono una tradizione di vincoli con il terrore ed ha
ricordato le relazioni che Prescott Bush, il nonno dell’attuale
presidente aveva con i nazisti. Livio di Celmo ha detto di essersi
scandalizzato di fronte alla notizia di una sentenza di quattro anni per
Santiago Alvarez e tre per Osvaldo Mitat : “ Se erano arabi in possesso
di tutte quelle armi, chissà che condanne avrebbero ricevuto”, ha
commentato.
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