|
Guantanamo, un'immagine orribile e
vergognosa degli Usa
di Ida Garberi
Si è svolta martedì
nella sede dell'ICAP (Istituto Cubano dell'Amicizia coi Popoli) una
conferenza stampa degli attivisti pacifisti nordamericani, che da sabato
stanno visitando l'isola e vogliono denunciare di fronte al mondo gli
enormi soprusi perpetrati nella prigione di Guantanamo, reclamando così
la sua chiusura.
La delegazione dei Diritti Umani è diretta da Medea Benjamin, una
delle fondatrici del movimento "Codepink: Donne per la pace" e attivista
dell'ONG Global Exchange, ed è composta anche da Cindy Sheehan, "la
madre della pace", conosciuta a livello mondiale per il suo coraggio di
reclamare ad alta voce il termine di questa guerra assurda degli Usa in
Iraq, dove lei stessa ha perso un figlio, Casey, Zohra Zewawi e Taher
Deghayes, rispettivamente la madre e il fratello di Omar Deghayes,
cittadino britannico detenuto tutt'ora nella base navale di Guantanamo,
provenienti da Dubai, Asif Iqbal, un giovane britannico di origine
pachistana, che fu detenuto e torturato per più di due anni a
Guantanamo, la colonnello in pensione Ann Wright, che è stata
nell'esercito nordamericano per 29 anni e 16 nel corpo diplomatico del
suo paese, Bill Goodman, avvocato e direttore legale del Centro per i
Diritti Costituzionali di New York e Adele Welty, madre di uno dei
vigili del fuoco, scomparso nell'attentato dell'11 settembre.
Inoltre, la delegazione internazionale è composta da una decina di
attivisti per la pace, tra cui un regista ed un'operatrice di video.
Il gruppo dei pacifisti viaggerà in serata verso Guantanamo, dove
mercoledì effettuerà una conferenza durante tutta la giornata per
illustrare gli abusi e le torture perpetrate nel centro penale e giovedì
marcerà fino al cancello della base dalla parte cubana, sperando di
ottenere il permesso per poter salire alla torre del campo.
L'11 gennaio 2007 rappresenta il quinto anniversario dal primo
internamento di prigionieri nella base navale, dopo l'inizio delle
invasioni in Iraq ed in Afghanistan da parte dell'esercito degli Usa, ed
è per questa ragione che gli attivisti lo hanno dichiarato Giorno
Internazionale per la chiusura di Guantanamo.
Cindy, la formidabile madre coraggio, ha affermato di vergognarsi per
il comportamento del suo governo, considera il suo presidente come uno
stupido ed un vero nemico dell'umanità.
Al suo arrivo nella capitale cubana, davanti alla domanda se non aveva
paura delle rappresaglie che il governo statunitense avrebbe potuto
compiere contro di lei per un viaggio sull'isola, ha risposto che si
suppone che il suo paese sia libero e che si possa viaggiare dove uno
vuole.
"E' più importante fermare le torture a Guantanamo, fare sì che gli
iracheni e i nordamericani non muoiano più in Iraq, che le possibili
sanzioni contro di me", ha affermato la Sheehan.
Ann, l'ex colonnello in pensione, ricordò che tra le esigenze che si
reclamano nell'orientale territorio cubano c'è quello di un trattamento
appropriato per tutti gli attuali 370 prigionieri, e il diritto di avere
un processo adeguato, annunciato solamente per 50 o 60 di loro.
Oltre alla chiusura della base navale in territorio cubano occupato
illegalmente, al ritorno negli Usa, come spiegò l'ex-colonnello, gli
attivisti si batteranno perché il Congresso restauri l'Habeas Corpus,
garantisca un processo giusto per tutti gli accusati e detenuti o la
loro liberazione e abolisca la legge delle Commissioni Militari.
Questa legge del 2006 legalizza il programma globale delle torture
della CIA e permette ai militari statunitensi di violare gli accordi di
Ginevra sui trattamenti crudeli e degradanti degli accusati.
Ann Wright terminò affermando che marginare il governo di Bush e dei
suoi collaboratori è un compito che gli attivisti si sono prefissati, e
per questo fanno un appello al popolo degli Stati Uniti, perché si batta
per riconquistare i suoi diritti costituzionali e giuridici, per poter
sentirsi orgogliosi, ancora una volta, di essere figli della patria di
Lincoln.
clicca sulle foto per ingrandirle |
|
Zorha Zewawi mamma di Omar Deghayes, prigioniero a Guantanamo, viene
da Dubai |
servizio fotografico di
Ida Garberi (PL) |
Asif Iqbal il ragazzo
prigioniero a Guntanamo |
|
|