Cindy Sheehan denuncia la politica imperiale degli Stati
Uniti
di
Juana Carrasco
Martín
Cindy Sheehan, l’attivista pacifista statunitense che è
stata detenuta una dozzina di volte dal tempo di Bush per aver guidato
proteste contro la guerra e che continua nella sua lotta con
l’amministrazione di Obama - Cindy dice che ha tradito i nordamericani –
ha parlato ne pomeriggio di venerdì 26, durante il Foro “Impero in
Decadenza”, a Washington.
“Ho i miei criteri su tutto, ha detto alla stampa poco
prima d’iniziare la sua presentazione nel Centro Culturale La Estancia,
dov’è giunta accompagnata dall’avvocatessa e investigatrice venezuelana
e statunitense Eva Golinger.
Cindy ha condannato la politica imperialista del suo
paese, ha denunciato la continua violazione dei diritti umani ed il
prolungamento del processo di guerra in Iraq ed in Afganistan.
“Molte persone nel mio paese si rendono conto che Obama
sta continuando la politica di Bush”, ha affermato questa madre che che
ha perso suo figlio nell’aprile del 2004 in Iraq, e che ora è membro di
Peace the Action, ed ha proclamato che i morti degli USA sono molti più
delle cifre ufficiali che presenta il Pentagono e che stanno aumentando
anche in Afganistan.
Cindy Sheehan ha considerato molto importante l’unità
dell’America Latina a livello dei movimenti popolari, come nei passi per
l’integrazione che si stanno facendo nelle riunioni governative, ed ha
denunciato la politica di provocazione ocntro il Venezuela e la campagna
mediatica che non si occupa della realtà della Rivoluzione bolivariana,
ma che: “Aggredisce e mente sul presidente Hugo Chávez che incontrerò
prossimamente”, ha detto.
“Stiamo per rivelare le menzogne e per educare le persone
nel mio paese dove esistono incomprensioni verso il Venezuela, come le
accuse contro questo paese, quando negli Stati Uniti esiste la maggior
popolazione penale del mondo e si praticano esecuzioni
extragiudiziarie. Il Venezuela non ha mai invaso nessun paese e le
truppe del Pentagono stanno in tutto il mondo”, ha aggiunto.
Parlando con il quotidiano Juventud Rebelde, Cindy
Sheehan ha ricordato il suo viaggio in Cuba, che la portò sino alla
barriera di filo spinato della Base Navale di Guantánamo, per esigere
la chiusura della prigione, tanto illegale quanto lo è l’occupazione
militare di questo pezzo di territorio cubano.
Cindy ha anche dichiarato che: “L’anno scorso Barack
Obama ha iniziato il suo mandato dicendo che avrebbe chiuso la Base
Navale di Guantánamo. Ma la promessa non è stata mantenuta ed inoltre
aveva promesso che avrebbe tolto le truppe dall’Iraq, ma non lo ha fatto
e al contrario ha mandato un contingente più numeroso in Afganistan. Il
popolo ha creduto in quelle promesse ed il Partito Democratico ha
tradito il popolo degli Stati Uniti. Io non ho mai creduto in Obama ed
ho sempre sostenuto il Partito Verde”, ha detto ancora.
Con il pugno in alto ed in segno di lotta e di vittoria,
ha salutato i Cinque antiterroristi cubani.
Per Gerardo, Ramón, René, Tony e Fernando ha pronunciato
quesote parole: “Un saluto ed un riconoscimento per loro e per le
loro famiglie che hanno tanto coraggio. Il mio paese mette tanta gente
in prigione in maniera ingiusta e questo è deprecabile. Molti stiamo
combattendo per la loro libertà. Per le madri e per le mogli va il mio
saluto!”.
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