SPECIALE HUGO CHAVEZ

 

 

 

 

E' MORTO IL COMANDANTE CHAVEZ

 


Con profondo dolore apprendiamo la notizia della morte fisica del Comandante Hugo Chavez Frias, ma il suo insegnamento vive dentro di noi e sarà sempre presente nelle lotte di tutti gli antimperialisti, gli anticapitalisti , i comunisti e i rivoluzionari di tutto il mondo.  L’azione del governo bolivariano  guidato dal Presidente Hugo Chavez  ha dato vita ad un formidabile protagonismo politico  del popolo venezuelano,   chiamato  a lottare  per la propria indipendenza e autodeterminazione contro l’ordine reazionario delle oligarchie borghesi sostenute dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea.  Hugo Chavez  Frias è un uomo dalle umili origini, un uomo del popolo,  e come tale meglio di altri ha condiviso le condizioni di vita e l’aspirazione ad una società più giusta ed equa della sua gente. Da giovane militare,  nel 1989 si oppose  alle politiche repressive dell’oligarchia fascista rifiutandosi di sparare sulle manifestazioni popolari. Negli anni che seguirono diede vita al “Movimiento Bolívariano MBR-200”,  continuando a battersi  contro l’ordinamento reazionario e finendo in carcere una prima volta  nel 1992.  La seconda volta fu arrestato da Presidente della Repubblica Bolivariana , l’11 aprile del 2002,  in seguito ad colpo di Stato organizzato dall’Ambasciatore USA Shapiro e da un gruppo di oligarchi fascisti tra cui  Henrique Capriles,  candidato della  destra, sonoramente sconfitto  alle ultime elezioni presidenziali.  Un figlio del popolo e del processo rivoluzionario venezuelano e bolivariano  che per ben due volte, nel 1994  e  nel 2002 , ha visto il popolo scendere dai barrios e  dai ranchitos ed  imporre  la sua liberazione alla borghesia reazionaria e ai gorillas che lo avevano arrestato. I successi del governo bolivariano si  esprimono negli  avanzamenti del processo di transizione al socialismo, con una decisa e massiccia redistribuzione della ricchezza sociale prodotta, che si è tradotta in una forte politica di pianificazione socio-economica rivolta a soddisfare i bisogni dei lavoratori,dei proletari e  di  tutti gli sfruttati venezuelani  che hanno potuto conquistare in pochi anni  l’accesso alla sanità pubblica e gratuita, il diritto all’istruzione gratuita, l’allargamento e l’aumento della previdenza sociali e delle pensioni. Il sostegno popolare alla rivoluzione bolivariana e al suo Comandante sono intimamente legati all’emancipazione politica, sociale , culturale ed economica di milioni di uomini e donne. Questo  è un giorno triste, innanzitutto per il popolo della rivoluzione bolivariana e per l’America Latina, ma l’esempio di vita di combattente  per il socialismo del Comandante Chavez tocca il cuore e la mente dei rivoluzionari e degli sfruttati in tutto il mondo. Il  suo contributo di una vita dedicata al popolo bolivariano e al  riscatto del proletariato di Nuestra America  è sotto gli occhi di tutti, anche dei nemici di classe, perché   con lui  la rivoluzione bolivariana ha rimesso in moto la storia non solo in Venezuela e in America Latina,  ma ha detto  ai popoli del mondo che è possibile ribellarsi, conquistare e difendere il potere popolare con la democrazia di base partecipativa. La politica del  governo rivoluzionario venezuelano  oggi ripropone l’attualità del socialismo nel contesto  storico politico ed economico del XXI secolo, il socialismo possibile  nell’attuale contesto storico caratterizzato dalla crisi sistemica del modo di produzione capitalistico e dalla conseguente aggressività dei paesi imperialisti e da una debolezza soggettiva del movimento internazionale anticapitalista organizzato. Grazie alla rivoluzione bolivariana e ai paesi dell’ALBA, i rapporti di forza tra le classi a livello internazionale hanno visto il movimento operaio e progressista  assestare un duro colpo all’imperialismo, privato dell’egemonia sul continente latino-americano. In questo quadro l’alternativa socialista della rivoluzione bolivariana, dell’ALBA e l’alleanza con i governi progressisti rappresentano il  punto  più avanzato oggi  della lotta anticapitalista. Dopo la caduta dei paesi socialisti,  nel momento in cui l’imperialismo statunitense e europeo si immaginavano privi di ostacoli, la rivoluzione bolivariana, insieme alla Bolivia del MAS e del socialismo comunitario, a  Cuba rivoluzionaria  socialista,alla rivoluzione cittadina dell’Ecuador , hanno riaperto la prospettiva dell’ emancipazione, della sovranità autodeterminata e  dell’indipendenza del continente latino-americano, e della  fuoriuscita dal capitalismo mettendo concretamente in campo la prospettiva  Il socialismo nel  e per il XXI secolo. Il Comandante Chavez  e la dirigenza politica del governo bolivariano hanno fatto della solidarietà internazionalista e dell’antimperialismo un elemento centrale della propria azione politica, guadagnandosi l’affetto e la stima dei popoli oppressi. Ricordiamo le parole di condanna nei confronti delle aggressioni sioniste in terra di Palestina, delle ripetute aggressioni imperialiste in Libia , in Siria, ed in altri paesi dell’Africa, posizioni coraggiose che sono state accompagnate dal sostegno ai movimenti di liberazione e alle forze antimperialiste.   Ci  stringiamo  vicini con tutto il cuore e l’affetto alla  famiglia del Comandante per questo tremendo  momento. Vogliamo ancor più intensamente  rinnovare tutto  la nostra fratellanza e sostegno rivoluzionario  ai compagni del PSUV,  del PCV, al vice-presidente Maduro,  a tutto il governo rivoluzionario, alle forze politiche,  sindacali e sociali  venezuelane, e a tutto il popolo che è linfa vitale e spina dorsale dell’intero  processo rivoluzionario bolivariano. Siamo a fianco della gente  umile e dignitosa dei barrios, delle missioni, ai  militari bolivariani, ai lavoratori e ai contadini,   alla folla proletaria  che di  nuovo tornerà a riempire di  rosso le piazze per stringersi intorno al suo Comandante e per dire forte e chiaro all’oligarchia fascista e agli imperialisti di Washington e Bruxelles a che il governo è e resterà del   popolo  bolivariano .
CHAVEZ VIVRA' PER SEMPRE NELLA LOTTA RIVOLUZIONARIA DI TUTTI GLI SFRUTTATI !
 

 

SETTE  GIORNI DI LUTTO NAZIONALE IN VENEZUELA

Il ministro degli Esteri  venezuelano, Elías Jaua, ha annunciato ieri, martedì 5, sette giorni di Lutto nazionale per la morte del Presidente Hugo Chávez. “Da oggi decretiamo sette giorni di Lutto nazionale e la sospensione delle attività scolastiche a tutti i livelli, nelle istituzioni pubbliche e private, nei giorni 6,7 e 8 marzo” ha informato dall’Ospedale Militare il dottor Carlos Arvelo, che ha indicato che, dopo aver consultato i familiari del Presidente, sono state stabilite le modalità per salutare i resti mortali del leader della Rivoluzione Bolivariana.  “Oggi il corpo del Comandante sarà trasferito dall’Ospedale Militare sino all’Accademia Militare del Venezuela.  Andiamo a riceverlo a Los Próceres, dove si fanno le sfilate militari”, ha precisato il ministro Jaua.  Le esequie e la cappella ardente si manterranno nell’Accademia Militare mercoledì, giovedì e venerdì.  L’ultima giornata sarà di omaggio con i capi di Stato, venerdì 8 marzo, dalle 10 di mattina, ha aggiunto.  L’informazione sul luogo in cui riposeranno i resti di Chávez verrà diffusa nei prossimi giorni.

È MORTO IL PRESIDENTE  HUGO CHÁVEZ

Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, è morto oggi alle  16:25 nell’Ospedale Militare Dottor Carlos Arvelo, di Caracas. In catena nazionale di radio e televisione, il Vicepresidente Esecutivo, Nicolás Maduro, ha informato sulla morte del presidente, accompagnato dal gabinetto esecutivo. Maduro ha indicato che nel momento in cui hanno ricevuto il comunicato sullo stato fisico di Chávez era stato detto loto che era l`’informazione più tragica da trasmettere al popolo.  Ed ha aggiunto: “Questo è un dolore immenso e una tragedia storica che oggi tocca alla nostra Patria. Comandante, dovunque si trova, grazie! Mille volte grazie da parte di questo popolo che lei ha protetto, al quale non è mai mancato! Restano la comprensione e il rispetto degli ideali più grandi di pace che perseguiva  Hugo Chávez”. Il Vicepresidente Esecutivo ha segnalato che è stato organizzato uno spiegamento speciale degli organi di sicurezza e della Forza Armata Nazionale bolivariana per garantire la pace e il rispetto al popolo del Venezuela. “In questa tragedia storica, chiamiamo gli uomini e le donne ad essere vigilanti della pace e del rispetto di questa Patria”, ha dichiarato.  “Noi civili, e i militari, assumiamo la sua eredità, le sue idee, il suo progetto assieme all’accompagnamento e all’appoggio di tutto il popolo, e le sue bandiere saranno innalzate con dignità. Grazie, mille volte grazie!”, ha aggiunto Maduro.  Inoltre  ha invitato ad evitare l’odio e a promuover l’amore, la pace, l’unità e la disciplina.  Maduro ha convocato inoltre il popolo nelle Piazze Bolívar di tutto il paese, con il proposito d¡ offrire canti e omaggi per onorare il Comandante Chávez.“Cresceremo e saremo degni eredi e figli di un uomo gigante, com’è stato e come sempre sarà nel ricordo il comandante Hugo Chávez”, ha detto ancora.

DICHIARAZIONE DEL GOVERNO RIVOLUZIONARIO

Hasta siempre, Comandante!
Con profondo e lacerante dolore,  il nostro popolo e il Governo Rivoluzionario hanno conosciuto la notizia del decesso del Presidente Hugo Rafael Chávez Frías e si apprestano  a rendergli un sentito e patriottico omaggio per il suo ingresso nella Storia come Eroe di Nuestra  América. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze ai suoi genitori, fratelli, figlie e figlio, e a tutti suoi familiari che già sono i nostri, così come Chávez è anche figlio di Cuba, dell’America Latina, dei Caraibi e del mondo. In questo momento di profonda tristezza,  condividiamo i più profondi sentimenti di solidarietà con il fraterno popolo venezuelano, che accompagneremo in tutte le circostanze La Rivoluzione Bolivariana avrà il nostro risoluto e totale appoggio in queste giornate difficili. Ai nostri compagni della direzione politico-militare bolivariana e del governo venezuelano reiteriamo il nostro  sostegno e la fede nella vittoria.  Il Presidente Chávez è stato protagonista di una straordinaria battaglia nella sua giovane e feconda vita. Lo ricorderemo per sempre come un militare patriota al servizio del Venezuela e della Patria Grande, come onesto, lucido coraggioso e  combattente rivoluzionario, come leader e Comandante supremo, che ha reincarnato Bolívar per fare quello che lui non aveva potuto terminare; fondatore dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra America e della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi. La sua eroica e valorosa lotta contro la morte è un insuperabile esempio di fermezza. L’ammirabile dedizione dei suoi medici, delle sue infermiere, è stata una prodezza di umanesimo e di consacrazione.  Il ritorno del Presidente nella Patria venezuelana,  che ha tanto amato, ha cambiato la storia.  “Abbiamo Patria”, ha esclamato  Chávez con emozione lo scorso  8 dicembre, ed vi è ritornato per affrontare i maggiori rischi che la malattia imponeva. Nessuno e nulla potrà strappare al popolo venezuelano la Patria riscattata.  Tutta l’opera di Chávez appare invitta davanti a noi. Le conquiste del popolo rivoluzionario che lo salvò dal colpo dell’aprile del 2002 e lo ha seguito senza mai esitare, sono già irreversibili.  Il popolo cubano lo sente come uno dei suoi migliori figli e la ha ammirato, seguito ed amato come proprio. Chávez è anche cubano! Ha sentito sulla sua pelle le nostre difficoltà e i nostri problemi e ha fatto tutto quello che poteva, con straordinaria generosità, soprattutto negli anni  più duri del Periodo Speciale. Ha accompagnato Fidel come un figlio vero e la sua amicizia con Raúl è enorme. Ha brillato nelle battaglie internazionali di fronte all’imperialismo, sempre in difesa dei poveri, dei lavoratori, dei nostri popoli.   Appassionato, persuasivo, eloquente, ingegnoso ed emozionante, ha parlato dalle viscere dei popoli, ha cantato la nostra allegria ed ha declamato i nostri versi appassionati con perenne ottimismo.  Le decine di migliaia di cubani che lavorano in Venezuela gli renderanno omaggio con il fervente compimento del dovere internazionalista e lo seguiranno accompagnando con onore e altruismo l’epopea del popolo bolivariano. Cuba dedicherà eterna lealtà alla memoria e al legato del Comandante Presidente Chávez e persisterà nei suoi ideali di unità, delle forze rivoluzionarie, d’integrazione e indipendenza di Nuestra América. Il suo esempio ci condurrà nelle prossime battaglie!
Hasta la victoria siempre!

HASTA SIEMPRE CHÁVEZ!

“Uniti, abbracciati come una famiglia, in pace, con forza e coraggio”, Nicolás Maduro ha chiamato ad accompagnare sino alla sua ultima dimora il leader bolivariano e dell’America Latina, il Comandante Presidente Hugo Chávez, che è morto ieri, martedì 5 marzo, alle 16 .25, nella sua amata Venezuela “La Patria che lui lascia libera e indipendente”, ha ricordato il vicepresidente esecutivo. Lo statista venezuelano è morto dopo una dura battaglia contro la malattia per quasi due anni, appoggiato dall’amore del popolo, con le benedizioni dei popoli e la lealtà più assoluta dei suoi compagni di lotta e l’amore di tutti i suoi familiari.  Con profondo dolore, ma senza perdersi d’animo di fronte a quella che ha chiamato “L’informazione più dura e tragica  da diffondere”, Maduro ha risaltato “L’importanza di mantenere la pace in questo immenso dolore, in questa tragedia storica che oggi tocca alla nostra Patria”, ed ha chiamato tutti ad essere vigilanti della pace, del rispetto  e dell’amore.  “Assumiamo, Comandante Hugo Chávez, le sue sfide e le sue bandiere. Grazie, dovunque si trova, a nome di questo popolo che ha amato e che le è sempre stato accanto!”  Il Vicepresidente esecutivo  ha anche ringraziato eternamente tutti i presidenti del mondo che si sono interessati alla salute del leader venezuelano e lo hanno accompagnato nelle ore più difficili.  Maduro ha chiesto al popolo la maggiore disciplina, molta forza e molta volontà. “Dobbiamo cercare di unirci più che mai”, ha detto, e ha chiesto  la maggior collaborazione  e fraternità.  “Cresceremo e saremo degni eredi di un uomo gigante, com’è sempre stato  Chávez; che non ci siano debolezze violenza e odio!”, ha aggiunto.  “Che si annidi nei cuori l’unico sentimento di Chávez: l’amore per la vita, per la Patria, per il futuro. Amore, pace, unità e disciplina!”, ha sottolineato Maduro.  Il Vicepresidente esecutivo ha chiamato a congregarsi nelle vicinanze dell’Ospedale  Militare, dove Chávez era ricoverato e nelle piazze  Bolívar di ogni città e paese, intonando i canti di Alí Primiera, d’omaggio e onore agli eroi.  “Chi muore per la vita non  si può dire che è morto”, ha dichiarato.  “Alziamoci con le più grandi forze di questa Patria per affrontare le difficoltà che ci toccheranno”, ha esortato Maduro, che ha chiamato quei fattori che non hanno mai appoggiato il  Comandante Chávez, a rispettare il dolore del popolo e la pace.  Affronteremo queste difficoltà della vita con l’amore che ha seminato nei nostri cuori  Hugo Chávez. Onore e gloria aHugo Chávez.  «Che viva per sempre!».

LA CAPPELLA ARDENTE DEL PRESIDENTE HUGO CHÁVEZ RESTERÀ APERTA ALTRI SETTE GIORNI

Il vicepresidente Nicolás Maduro ha informato che oggi, venerdì 8, si svolgeranno i funerali di Stato con la presenza di almeno 33 delegazioni di tutto il mondo.  Il grande leader venezuelano Hugo Chávez sarà trasportato in un luogo speciale: la Caserma della Montagna dove lui diresse la rivoluzione del 4 febbraio. Maduro ha spiegato che il presidente Hugo Chávez starà nella Cappella Ardente per altri  7 giorni, per far sì che tutto il popolo lo possa vedere come risposta all’immensa fila di cittadini attorno all’Accademia Militare, per dare l’addio al corpo fisico del leader della Rivoluzione Bolivariana.  Il Vicepresidente venezuelano ha segnalato che tutte queste misure si stanno prendendo per far sì che il popolo possa stare con il suo leader ed ha annunciato che il corpo di Chávez sarà imbalsamato “per far sì che la sua immagine si possa vedere per sempre”.  “Per ora abbiamo stabilito queste misure, perchè anche se Chávez non c’è più fisicamente, lui continua a vivere nei nostri cuori”.  Inoltre Maduto ha richiamato i venezuelani a continuare a lavorare per la costruzione del legato di Hugo Chávez. “Diciamo a tutti che è l’ora di serrare le fila per garantire che questo paese marci meglio (... siamo Chávez solo se stiamo uniti,  se stiamo insieme”, ha reiterato,  ed ha sottolineato che il governo continuerà a lavorare per migliorare l’educazione, il sistema di salute, l’economia; a  garantire la casa e l’alimentazione di tutti i venezuelani.  In materia finanziaria ci sono buone notizie annunciate dagli indici  emessi dal Banco Centrale del Venezuela (BCV) nel mese di febbraio.

HUGO CHÁVEZ NELLA STAMPA DELL’AFRICA E DEL MEDIO ORIENTE

La morte  del presidente del Venezuela, Hugo Chávez, mantiene la sua impronta nelle copertine e nelle pagine interne dei principali giornali cartacei ed elettronici dell’Africa e del Medio Oriente. In Zambia il quotidiano Mail & Guardian ha dedicato uno spazio per segnalare il legato del  Comandante e Presidente bolivariano con i suoi programmi sociali a favore dei più poveri nelle sfere dell’educazione, la salute, l’assistenza sociale e la casa.  In Kenia il Daily Nation e lo Standard hanno ricordato nelle loro edizioni digitali gli apporti dello statista sudamericano all’economia del suo paese, soprattutto nel campo degli idrocarburi, risorsa che ha messo nelle mani del popolo e dello Stato.  Il quotidiano  IOL news del Sudafrica ha pubblicato le dichiarazioni del politico Julius Malema, che si è unito alle dichiarazioni dei leaders latinoamericani ed ha inviato le sue condoglianze al governo e al popolo del Venezuela.  “Mi unisco ai milioni d uomini e donne progressisti che piangono la perdita del Comandante Chávez, un leader coraggioso, deciso e con una fermezza politica e ideologica ineguagliabile”, ha detto l’ex presidente del Congresso Giovanile sudafricano.  Malema ha aggiunto che il leader bolivariano, morto martedì 5, è stato uno dei pochi rivoluzionari che ha sfidato la dominazione dell’imperialismo nel mondo ed ha esposto i suoi punti deboli.  Al Watan (La Nazione, un giornale arabo), in Egitto, ha pubblicato che a Cuba sono stati dichiarati tre giorni di lutto ed ha commentato che il presidente deceduto ha accompagnato Fidel Castro come un vero figlio. Inoltre ha pubblicato la nota delle condoglianze emessa dal Governo di Cuba. Il quotidiano di maggior influenza in questo paese e nel mondo arabo Ahram (Le Piramidi), ha dedicato un ampio spazio alla lunga rassegna delle condoglianze inviate dai leaders mondiali e soprattutto dell’America Latina.  Egypt Daily News, ha pubblicato una nota sugli onori funebri a Caracas  ed ha segnalato che  il vicepresidente esecutivo, Nicolás Maduro, è il successore designato dal presidente defunto per continuare la sua opera . Il sito digitale Akhbarak ha pubblicato un articolo sul corteo funebre che ha accompagnato il feretro del presidente Chávez a Caracas e lo ha descritto come un dirigente che ha conquistato una fama mondiale tra i leaders più grandi dell’America Latina.  Altri quotidiani che hanno riservato spazi sulla morte di Chávez, sono stati  Al Masry al Youm, Moheet, Masrawy y Dostour. A  Tunisi, Le Quotidien ha dedicato interamente la pagina 13 al triste avvenimento, con il titolo: "il Venezuela piange il suo Comandante", ed ha descritto le reazioni della stampa in sud America evocando la scomparsa del leader venezuelano.  Il quotidiano  Le Temps ha intitolato nella sua pagina 12 "Chávez è morto, il Venezuela è in lutto” ed ha descritto le reazioni nel mondo e le dichiarazioni della popolazione  dei dirigenti del Venezuela.

MICHAEL MOORE HA SEGNALATO LA FIGURA DI CHÁVEZ DI FRONTE AI POVERI

Il cineasta nordamericano, Michael Moore, vincitore di un Oscar al migliore documentario nel 2003, con  "Bowling for Columbine", ha reso omaggio alla  figura del presidente del Venezuela, Hugo Chávez, come a un capo dei poveri. "Hugo Chávez ha dichiarato che il petrolio apparteneva al popolo ed ha usato i dollari corrispondenti  per eliminare il 75% della povertà estrema del paese e fornire un sistema sanitario e l’educazione gratuita per tutti.  Questo lo ha reso  ‘pericoloso’.  Gli Stati Uniti hanno approvato un colpo di Stato per farlo cadere, anche se era un presidente eletto democraticamente”, ha sostenuto il regista nel suo spazio ufficiale di Twitter.  “Prima che ci animassero a sferrare la guerra all’Iraq, i mezzi di comunicazione statunitensi erano occupati a spronare la deposizione di Chávez. Un totale di 54 paesi permise agli Stati Uniti di  arrestare e torturare i sospetti... L’America Latina, grazie a Chávez, è stata il solo luogo in cui si disse No”,  ha aggiunto Moore, indicando che “Ho conosciuto  Chávez durante il Festival del Cinema di Venezia, quando mi informarono che il presidente venezuelano stava nel mio stesso albergo, a un piano più in alto del mio.  Abbiamo parlato per più di un’ora, e disse che era contento di conoscere qualcuno che George W. Bush odiava più di lui”. Il cineasta ha commentato che ha deciso di ricordare la figura di  Chávez: “Perchè la gente non ascolterà molte cose buone su di lui nei mezzi di comunicazione statunitensi (e di altre nazioni come l’Italia, NdT) nei prossimi giorni. Ho pensato di dire una paio di cose per facilitare un certo equilibrio”, ha sostenuto.

CHÁVEZ STA CAVALCANDO PER L’AMERICA LATINA 

La fatica del deceduto presidente venezuelano Hugo Chávez non è terminata, perchè lui sta cavalcando per l’America Latina,  ha affermato l’ intellettuale cubano Roberto Fernández Retamar. "Non è per caso che è stato considerato con la ragione e con il cuore il continuatore di Simón Bolívar",  ha affermato a  Prensa Latina il presidente dell’istituzione culturale Casa de las Américas, a L’Avana. Fernández Retamar è una delle personalità che sono andate a firmare nell’ambasciata del Venezuela a Cuba, il libro delle condoglianze,  dopo la notizia della morte di Chávez. Lo scrittore e poeta ha segnalato che Cuba piange Chávez, ma che è un popolo  energico e valoroso, e che ha fiducia nella continuità del sua opera  che ci riporta ai grandi momenti di lotta per l’indipendenza di Nuestra America. Chávez non appartiene solo al popolo venezuelano agguerrito  e leale, ma a tutti i latinoamericani.  “La sua fatica non è terminata e lui continua a marciare, sino alla vittoria, sempre!”, ha dichiarato ancora Retamar.

LE FORZE ARMATE BOLIVARIANE CON LA COSTITUZIONE E CON L’ESEMPIO DI  CHÁVEZ

Il ministro della Difesa del Venezuela, Diego Molero Bellavia, ha annunciato lo spiegamento in tutto il paese della Forza Armata Nazionale  Bolivariana (FANB) per far rispettare la Costituzione. Molero Bellavia ha detto il presidente Hugo Chávez: “Seguiva l’ideale cristiano ed è morto  afferrato a Cristo, con il quale si è riunito”. “Signor vicepresidente Nicolás Maduro, signor Diosdado Cabello, tutto il popolo del Venezuela, conta su di noi (…) la Forza Armata Nazionale Bolivariana è garante della Costituzione del eleggi e dei regolamenti” ha sottolineato il ministro, segnalando che  “tutti i poteri costituiti devono contare con la Forza Armata”. “La nostra missione è far rispettare la Costituzione.  Viva Chávez e viva la memoria di Chávez”, ha affermato.

GIUSTINO DI CELMO HA FIRMATO IL LIBRO DI CONDOGLIANZE PER LA MORTE DI HUGO CHAVEZ

Giustino di Celmo, accompagnato dalla scrittrice  Acela Caner e da chi scrive,  si è recato all’ambasciata del Venezuela ed ha scritto nel libro di condoglianze posto davanti a un ritratto del Presidente bolivariano che: “Un Hugo Chávez nasce una volta ogni cento anni tra un miliardo di uomini”, ed ha espresso le sue più sentite condoglianze all’ambasciatore del Venezuela, visibilmente commosso. Accanto al ritratto di Chávez e attorno, nell’entrata della sede diplomatica, c’erano decine e decine di grandi corone di fiori, rose soprattutto, tra le quali spiccava quella della Casa dell’ALBA Culturale, dove Hugo Chávez era stato all’inaugurazione, composta da bellissime rose bianche.  La Guardia d’Onore si succedeva in continuazione e i diplomatici accreditati a L’Avana hanno fatto lunghe code per poter scrivere le loro parole d’addio al grande leader, presidente e amico. 

 


Giustino Di Celmo firma il libro di condoglianze all'Ambasciata del Venezuela all'Avana


la nostra Gioia Minuti firma il libro di condoglianze all'Ambasciata del Venezuela all'Avana

 

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CHÁVEZ È TORNATO DOVE COMINCIÒ TUTTO: ALLA CASERMA DELLA MONTAGNA

 

Il Presidente Incaricato del Venezuela, Nicolás Maduro, ha segnalato ieri, venerdì 15,  il legato del leader della Rivoluzione Bolivariana, Hugo Chávez, ed ha affermato che i suoi ideali e il suo esempio saranno sempre presenti nel cammino della regione latinoamericana per la sua indipendenza. Maduro,  che ha aperto il corteo funebre dall’Accademia Militare sino alla Caserma della Montagna, ha reiterato che: “Qui staremo per continuare il suo lavoro assieme al popolo, per dare vita al suo legato”.  A proposito della scelta di questo luogo, dove starà il feretro del leader bolivariano, ha detto che lì, nella Caserma dove iniziò la ribellione civico-militare del 4 febbraio del 1992, è iniziata la trasformazione più importante della storia del Venezuela dopo il 19 aprile del 1810.  Il Presidente Incaricato ha aggiunto che: “Questa è la prima volta che ci troviamo riuniti in questo recinto senza di Lei, Presidente, ma con lei al fronte”.  Maduro ha risaltato che da oggi e per sempre il nome di Hugo Chávez starà al fronte delle grande cause della Patria venezuelana, la Patria latinoamericana e la Patria caraibica". Il presidente boliviano, Evo Morales, che ha partecipato all’omaggio, ha detto che: “Dopo la dipartita di Chávez, seguiremo i suoi passi per realizzare una liberazione definitiva dei nostri popoli”, ed ha segnalato che dopo Bolívar, Liberatore della Patria Grande, adesso abbiamo avuto  Hugo Chávez, redentore dei poveri del mondo”. Adán Chávez, fratello del Comandante,  ha ringraziato il popolo per l’enorme mostra d’appoggio e d’amore per il capo dello Stato, ed ha dichiarato che il popolo venezuelano

non fermerà il suo cammino verso la vera indipendenza, perchè è giunto ad un punto di non ritorno.  Inoltre ha segnalatola presenza dello statista boliviano negli omaggi, ed ha indicato che questo dimostra l’unione di Nuestra America e l’unione di due popoli fratelli.  Nelle onoranze funebri celebrate la mattina di venerdì 15, nell’Accademia Militare  da dove è partito il feretro  di  Chávez verso la caserma della Montagna, il Maggiore generale della Forza Armata Nazionale Bolivariana, Jacinto Pérez Arcay, ha segnalato che era inevitabile vincolare  la figura di Bolívar con quella del Comandante Chávez, " che ha tracciato il suo destino nella ragione d’essere dei sogni del Liberatore”.

“Parlare di Hugo Chávez è parlare di  Bolívar e parlare di  Bolívar è parlare di Hugo Chávez, figure inseparabili nella mente di molti popoli”, ha detto, riportato dalla AVN. “Il Comandante era uno  straordinario essere umano, ha detto, ed ha insistito che 200 anni dopo, con la figura di Chávez: “Sono riapparsi lo stesso raziocinio e gli ideali del Liberatore, trasformati nell’albero gigantesco della sua Accademia Militare, il tuo rovere, il tuo cedro e il tuo spazio d’onore”.   Da questo stesso luogo il presidente  del Parlamento, Diosdado Cabello, ha incitato il popolo venezuelano a difendere, ogni giorno e ogni ora, l’opera e il legato del leader bolivariano, trasformando ogni lacrima in una fortezza.

Il compagno di lotta di Chávez ha ricordato il momento in cui lui  osò, quando nessuno era capace di farlo, dichiarare: “Andiamo verso il socialismo, e per questo  dobbiamo seguire questo mandato con tutto il popolo e i dirigenti della Rivoluzione”.   “Non è necessario cercare il bronzo o il marmo, già  (Hugo) Chávez, lo statista e militare che ruggisce, ride, canta e sorride è scolpito nella carne viva, nella pelle di tutti i colori, nei capelli di tutte le strutture,  nelle ossa di tutti venezuelani liberati da lui” ha dichiarato l’ambasciatore del Venezuela presso l’Organizzazione degli stati latinoamericani  (OSA), Roy Chaderton. Durante la sessione straordinaria realizzata da questo ente emisferico in omaggio al leader venezuelano, Chaderton  ha detto che  Chávez continuerà a vincere   battaglie ed elezioni. Altri rappresentanti di paesi della regione hanno parlato per segnalare il prezioso legato di Hugo Chávez, ha segnalato la AVN.

CHÁVEZ, È IL CONTINUATORE DELL’OPERA DI BOLÍVAR

Raúl è ritornato in Patria e lo ha fatto con l’emozione riflessa nel viso, dopo le intense giornate vissute a Caracas, dove il mondo intero ha reso omaggio al grande uomo che è stato Chávez. La stessa terra santiaghera che aveva salutato il Presidente cubano alcuni giorni fa lo ha ricevuto e un’altra volta le sue parole sono storia, tracciano la rotta e marcano il cammino.  “Sono andato in Venezuela in rappresentazione del popolo cubano e sono andato con un grande dolore, quello stesso dolore che ha espresso la nostra popolazione nelle differenti iniziative, dove si sono resi gli onori a Chávez giovedì scorso e nei giorni seguenti, durante il lutto nazionale decretato nel nostro paese.

Da Caracas ho visto alla televisione le salve d’artiglieria sparate dalla Fortezza di  San Carlos de la Cabaña, con le quali si è reso onore a Chávez a nome del popolo cubano e delle Forze Armate Rivoluzionarie”, ha dichiarato  il Presidente  cubano.

“Ed è stato un omaggio di tutta Cuba, come di tutto il continente, nel quale vari paesi hanno dichiarato il lutto ufficiale”, ha segnalato.  Parlando dei sentimenti vissuti nei giorni scorsi nella Patria Bolivariana, il generale Raúl ha ricordato che in Cuba: “In tanti di lotta abbiamo vissuto grandi perdite ed abbiamo l’esperienza del dolore che si prova, con tanti compagni morti in differenti circostanze, dopo la Moncada, nella continuazione della lotta sia guerrigliera, sia clandestina, mentre stavamo sulle montagne”.  E ha ricordato anche i sentimenti manifestati dal nostro popolo quando si recuperarono i resti del Che, dopo tanti anni e la gente riempì le strade per rendergli omaggio, così come tre giorni fa ha fatto per il leader bolivariano.

“Chávez è il prosecutore dell’opera di  Bolívar, che ha tracciato il cammino nel continente e, come ho detto nel giorno in cui gli ho reso gli onori funebri, se n’è andato invitto, invincibile. È vero che ha sofferto tradimenti, che ha sofferto per momenti molto difficili  durante il tentativo di colpo di Stato, ma il popolo lo aveva riscattato, quello stesso popolo  che abbiamo avuto l’opportunità di vedere mentre gli rendeva omaggio, durate le ore in cui siamo stati là con sua mamma e gli altri familiari. 

Parlando delle sue impressioni durante quei momenti, il Generale  Raúl ha commentato che: “Osservava il viso delle differenti persone che giungevano ad omaggiare il loro Presidente ed in loro percepiva differenti reazioni, e che era impressionante vedere la grande quantità d’invalidi che giungevano sino là”, ha detto.

“E questo non è terminato, perchè la decisione del Governo del Venezuela d’esporre per un’altra settimana i resti di Chávez, permetterà di giungere lì a migliaia di venezuelani che lo vogliono vedere. E il popolo lo ha reclamato con la sua commozione”, ha sottolineato.

Ugualmente Raúl ha segnalato la presenza di diversi capi di Stato e di governo, con i quali ha condiviso la prima notte nella cappella ardente dove giaceva il corpo di Chávez, e   dove lui era giunto accompagnato da Nicolás Maduro.

Nella cerimonia d’addio  erano presenti circa 50 delegazioni di ogni tipo, di vari continenti, con un’enorme quantità di capi di Stato e di Governo ed anche una piccola rappresentazione di due congressisti democratici degli Stati Uniti.

“Erano sentimenti sinceri e c’era una grande unità tra tutti i partecipanti nell’emozione che sentivano”, ha valutato.

Inoltre il presidente della Repubblica di Cuba ha riflettuto sui giorni tesi e difficili che hanno vissuto nelle ultime ore e negli ultimi  giorni  della vita di Chávez, sia i dirigenti del Venezuela che tutta la famiglia,  soprattutto sua mamma, donna Elena, che ha resistito e da vari giorni riceve le condoglianze dei capi delegazione  che la salutano.

“È una donna di grande forza e che ama profondamente i suoi figli. Mi diceva che aveva perduto sua madre e che quello era stato un grande dolore, ma che la perdita di un figlio è incomparabile”.

“Io sono sicuro che i nuovi dirigenti avranno successo, come hanno detto loro stessi e come ha detto Maduro nella cerimonia d’addio. Sono stati educati da Chávez, che ha insegnato loro a reinterpretare la storia”, ha commentato, e  a proposito delle parole dette da Nicolás Maduro durante la cerimonia d’addio, Raúl ha considerato che, anche se improvvisate, sono state impressionanti, molto serene, ferme e commoventi,  ma anche  con un grande contenuto politico e con un senso di unità nelle diversità che abbiamo  in America Latina,  e questo è anche uno degli obiettivi della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi – CELAC, lottare per l’unità mentendo le diversità”.

“Questo è stato l’ambiente che ha dominato là, con tanti capi di Stato e di Governo di tutto il continente che hanno partecipato, di quasi tutti i paesi, perchè nel caso in cui non c’era il presidente o il capo del governo, c’era almeno una delegazione a rappresentarlo.

E così  posso dire che ritorniamo soddisfatti d’aver visto come si proietta la continuità della grande opera di Chávez e il gigantesco appoggio del popolo; sono sicuro ed ho la più assoluta fiducia nel successo che avranno il presidente Maduro e gli altri dirigenti che sono cresciuti sotto l’autorità di Chávez, e che nei momenti difficili che hanno affrontato e nei differenti momenti della storia della Rivoluzione venezuelana si sono forgiati.

 

 

 

 

 

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