STORIA
L’ ultimo discorso di Camilo
Il comandante Camilo Cienfuegos pronuncia emozionate
parole e nessuno immagina che questo è l’ultimo discorso dell’Eroe
di Yaguajay.
“Tanto alta e ferma come la Sierra Maestra sono oggi
la dignità, come l’onore ed il valore del popolo di Cuba(...)
Tanto alto come il picco invincibile del Turquino, è
oggi e sarà sempre l’appoggio di questo popolo cubano alla
Rivoluzione, che è stata fatta per questo popolo cubano.
In questo pomeriggio si dimostra che non importano i
vili tradimenti che si possono fare a questo popolo e a questa
Rivoluzione, non importa che vengano aerei mercenari pilotati da
criminali di guerra e protetti dagli interessi poderosi del governo
nordamericano, perchè qui (...) c’è un popolo che non si fa
confondere dai traditori, c’è un popolo che non teme l’aviazione
mercenaria (...)
(...) Perchè il popolo di Cuba sa che per ogni
traditore che sorge ci saranno nuove leve di rivoluzionari a favore
del popolo (...)
Perchè il popolo cubano sa che per ogni traditore che
sorge, ci saranno mille soldati ribelli disposti a morire difendendo
la Patria e la sovranità conquistate da questo popolo, perchè
vediamo i cartelli e udiamo le voci di questo popolo coraggioso che
dice: “Avanti Fidel, che Cuba è con te (...)
(...) E oggi l’Esercito Ribelle, gli uomini che sono
andati sulle montagne, gli uomini che non si vendono per interesse,
che non hanno paura, gli dicono(...) “Avanti Fidel, che l’Esercito
Ribelle è con te (...)
Perchè oggi si dimostra che così come ventimila
cubani hanno saputo morire per conquistare questa libertà e questa
sovranità, c’è un popolo intero disposto a morire, se è necessario,
per non vivere in ginocchio!
Perchè per fermare questa Rivoluzione cubanissima
deve morire un popolo intero e se questo succederà, saranno una
realtà i versi di Bonifacio Byrne: "Se distrutta in minuscoli pezzi
vedrò un giorno la mia bandiera, i nostri morti alzando le braccia
la sapranno difendere ancora...”
Ci metteremo in ginocchio e una volta inclineremo le
nostre fronti e sarà il giorno che giungeremo nella terra cubana
che custodisce ventimila cubani, per dire “Fratelli, la Rivoluzione
è fatta e il vostro sangue non è stato versato invano”.
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