CHE GUEVARA IMMORTALE
Una foto scattata da Alberto
Korda e riprodotta nel corso degli anni su milioni di magliette, poster e
oggetti kitsch, ha contribuito al fatto che la figura di Ernesto Che Guevara, a
40 anni dalla morte, continui a vivere tra le nuove generazioni.
Quell'immagine, intitolata
Guerrillero Heroico, fu scattata nel 1960 da Korda, alias Alberto Diaz Gutierrez,
divenuto fotografo personale di Fidel Castro dopo aver lavorato nel mondo della
moda.
Korda scattò due foto mentre
Guevara saliva sul podio durante il funerale di 140 cubani uccisi da
un'esplosione. Il comandante si trovava tra un uomo e delle foglie di palma, ma
Korda, impressionato dall'intensità dell'espressione del Che, decise di isolarne
il volto "encabronado y dolente" (corrucciato e triste) e nacque quel primo
piano, destinato a diventare un'icona.
Praticamente sconosciuta prima
di essere riprodotta in Italia in occasione della morte di Guevara, l'immagine
divenne rapidamente in tutto il mondo il simbolo della rivolta studentesca del
'68. Comparve su poster, magliette, murales e fu usata in una miriade di
dimostrazioni negli anni che seguirono.
Ma è anche vero che da allora
l'immagine di Korda vive di luce propria e se continua a rappresentare in
America Latina, Medio Oriente e Asia lo spirito rivoluzionario e indomito contro
oppressione e tirannia, resta un fenomeno contemporaneo, entrato di prepotenza
nel mondo della cultura popolare, della moda, delle celebrità.
A questa foto la Triennale
Bovisa di Milano ha dedicato una mostra nei mesi scorsi, The Legacy of Korda
Portrait, con l'intento di spiegare perchè lo scatto di Korda continua ad
essere, a distanza di quasi 50 anni, il simbolo della rivoluzione e della
contestazione giovanile.
In copertina per l'album
American Life di Madonna o nell'opera di Pedro Meyer American Five Dollar Bill
(in cui il viso di Abraham Lincoln è sostituito da quello del Che), l'immagine
di Guevara continua ad avere una natura sia populista che controculturale. Anche
oggi che è oggetto di caricature e parodie, è al tempo stesso utilizzata come
grido di protesta politica da parte dei movimenti più disparati, che si battono
per la cancellazione del debito, per l'anti-americanismo, per l'identità
latino-americana, per i diritti degli omosessuali e delle popolazioni indigene.