ATLANTA
"Speriamo che Atlanta
rimedi allo sbaglio di Miami"
Ha detto Paul McKenna,
avvocato difensore di Gerardo Hernández.
McKenna ha già presentato
una domanda di appello presso la Corte di Atlanta per realizzare un nuovo
processo, sostiene l'intervista concessa a Radio Habana Cuba riprodotta nel
sito
www.antiterroristas.cu
L'avvocato nordamericano
Paul McKenna difensore di Gerardo Hernández ha presentato una domanda di
appello presso la Corte di Appello di Atlanta per ottenere un nuovo processo
per il suo cliente che insieme ad altri quattro cubani è stato vittima di un
processo irregolare ed illegale a Miami. Contattato per via telefonica egli
ha accettato di rispondere a varie domande.
G.I. : “Sappiamo che uno
dei membri del suo gruppo legale ha chiesto e ha ricevuto una proroga di un
mese per preparare il processo di appello a favore del suo cliente Antonio
Guerrero, considerando il mese che passato in isolamento. Lei presenterà
il suo appello nella data originale?
P.M.: “Oggi ho presentato
la documentazione e siamo molto contenti con il rapporto che abbiamo
elaborato. Sono soddisfatto di ciò che abbiamo prodotto e molto ottimista.
Penso che otterremo un risultato favorevole in questo appello.”
G.I.: “Il mese che Gerardo
ha passato in isolamento ha interferito nella preparazione dell'appello?”
P.M.: “Per
fortuna prima dell’isolamento sono andato a vederlo in California il 14
febbraio. Abbiamo avuto una riunione molto produttiva che è durata tutto un
giorno. Abbiamo avuto l'opportunità di rivedere il rapporto che io avevo
elaborato ed egli ha suggerito dei cambiamenti che poi ho aggiunto. Comunque
sarebbe stato meglio poter contare sulla sua cooperazione, ma gli Stati
Uniti hanno fatto tutto il possibile per negarmi i contatti con lui durante
il periodo più critico per la preparazione del suo appello. Malgrado tutto
Gerardo mi aveva indicato di voler presentare l'appello, come la sua
famiglia. Perfino la sua bella e incantevole moglie Adriana mi aveva chiesto
di garantire la presentazione dell'appello perché il popolo cubano ha
aspettato molto questo momento. Noi eravamo pronti e abbiamo deciso di
presentarlo.”
G.I.:Ci potrebbe parlare
del contenuto dell'appello?”
P.M.: “L'appello è
incentrato sulle accuse fatte a Gerardo: cioè il coinvolgimento
nell’abbattimento di due aerei di Hermanos al Rescate. Quello che ho fatto è
esporre presso la Corte d'Appello tutta la verità sul curriculum di Hermanos
al Rescate, spiegando che costoro per anni hanno violato lo spazio aereo
cubano. Non solo il controllo del traffico aereo e il Governo cubani avevano
reiteratamente avvisato di non farlo, ma lo fece anche il controllo del
traffico e il Governo statunitense il Dipartimento di Stato, le autorità
federali dell'aviazione... insomma tutte le organizzazioni avevano avviato
di interrompere quei voli pericolosi . Gli Hermanos invece continuarono.
"Nello stesso tempo io
presenterò come argomento che l’incidente areeo è stato un atto di Stato,
un atto del Governo di Cuba, che non ha avuto niente a che vedere con
Gerardo Hernández. Egli non ha mai preso la decisione di abbattere quegli
aerei. La decisione l'ha presa il governo di Cuba in difesa della propria
sovranità. Ogni nazione ha il diritto di farlo. Questo è un argomento che io
porto alla Corte d'Appello: il Governo di Cuba aveva il diritto alla
sovranità nel suo territorio. Guardate gli Stati Uniti. Noi ci stiamo
introducendo in territori sovrani a migliaia di miglia dal nostro paese. In
questo caso Cuba ha tentato di difendere le sue frontiere di fronte a una
situazione che non avrebbe mai dovuto presentarsi. Penso che la Corte
d'Appello leggerà il rapporto che abbiamo presentato e analizzerà questo
tema con calma, in modo razionale, non all'impazzata come nel processo che
abbiamo avuto a Miami, in Florida nel 2001".
G.I.: E' complesso il
meccanismo di presentazione di una un appello presso questo genere di
corte?”
P.M.: “Sí, abbastanza
complesso. Ci pongono delle limitazioni nei confronti del numero di pagine e
di parole che possiamo presentare. Il rapporto che ho presentato aveva 60
pagine. Ho dovuto consegnare aprossimatamente 21 copie. Ho dovuto inviarne 6
e un originale alla Corte d'Appello, una ad ognuno dei cinque accusati I
Cinque Eroi, al governo e anche ad altre agenzie. Inoltre ho dovuto
presentare un documento chiamato “Riassunto dei Registri” (Records Excerpts)
con le differenti prove che ho utilizzato durante il processo che aiutano a
dimostrare quello che sostengo nell'appello. Tutti questi documenti sono
stati inviati alla Corte d'Appello. Stiamo parlando di un processo lungo e
assai complesso. Ci sarà un guppo di giudici che verrà scelto, composto da
tre giudici i cui collaboratori legali cominceranno ad esaminare il
materiale. Poi i giudici analizzeranno il mio rapporto, lo leggeranno e si
permetterà al Governo di elaborare un altro rapporto. Più avanti ci
permetteranno di elaborare un rapporto di replica.”
G.I. : “All'inizio Lei ha
detto di sentirsi ottimista. Tuttavia ci sono stati seri ostacoli sin dal
primo momento. Qual'è la differenza adesso?”
P.M.: “Mi sento molto
ottimista per ciò che riguarda il documento d'appello che abbiamo
elaborato. Potremo presentare il caso a un’ udienza differente.
Nell'opportunità anteriore l'udienza è stata la gente nelle vie di Miami, è
stata l'udienza sbagliata. Non abbiamo mai voluto che il caso venisse
presentato presso quell'udienza. In quest'opportunità presenteremo il caso
ad Atlanta, in Georgia di fronte a tre giudici che sono autorità in materia.
Loro possono analizzare questo caso obiettivamente e la legge può salvare
Gerardo. Non avrebbero dovuto dichiararlo colpevole di quei reati. La nostra
legge avrebbe dovuto proteggerlo ma lui non ha ricevuto la protezione della
legge. Perciò noi speriamo che la Corte d'Appello possa rimediare a quello
sbaglio.”
G.I.: “In questi giorni i
Cinque sono stati appena usciti dall’isolamento. Lei ha un'idea di perché li
hanno inviati nel 'buco' nelle loro rispettive prigioni in un momento come
questo?”
P.M.: “Non
posso rispondere a questa domanda. Tutto quanto posso dire è che loro non
hanno mai rappresentato una minaccia per gli Stati Uniti. Penso che è stato
oltraggioso il momento scelto per confinarli, perché noi eravamo nel mezzo
della preparazione dei documenti per l'appello, nella fase finale. Stimo che
è stato assolutamente arbitrario, anche se devo dire che non è la prima
volta che capita ai Cinque. Loro erano già passati per questo tipo di
circostanza. Ma lsono uomini forti, coraggiosi e le azioni arbitrarie come
queste del governo degli Stati Uniti non li prostreranno e non li
colpiranno. Loro continueranno a mantenere le proprie convinzioni. Il
processo d'appello è andato avanti perché noi non ci siamo fermato e abbiamo
continuato a lavorare. Noi continueremo ad andare avanti. Questa è la
decisione che abbiamo presso, malgrado il tentativo di abbattere questi
uomini collocandoli in isolamento durante la fase finale del processo.”
G.I.: “Quando arriverà il
risultato dell'appello?”
P.M.: “Dopo che il Sig.
Weinglass avrà presentato il suo appello - in trenta giorni - passeranno
probabilmente uno -due mesi prima che il Governo presenti il suo rapporto.
Poi la Corte d'Appello ci darà un altro mese per presentare la nostra
replica. Si potrebbe dire che per il dibattito orale trascorreranno sei -
otto mesi.
(Preso dal sito:
antiterroristas.cu)
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