COMITATO DI
SOLIDARIETA' CON CUBA "FABIO DI CELMO" CONTRO IL TERRORISMO PER I CINQUE EROI CUBANI
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INDEX
scarica l'opuscolo dedicato a Fabio Di Celmo in formato zip dopo Seattle: intervista a Michele Capuano
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Aspettando il 2007 a favore di Cuba
Quando la poesia mette le ali
alla libertà
Una sfida modesta, una piccola
idea, un progetto pieno d'amore quello realizzato con Ivano Malcotti,
Ines Venturi ed Alberto Granado che hanno permesso la pubblicazione
di un libro con decine di opere di poeti di ogni continente, con il
fine di destinare i guadagni alla costruzione di una Sala per
Convegni a Cuba, nel museo Casa d’Africa dell’Avana Vecchia,
dedicata al giovane italiano Fabio Di Celmo, vittima innocente di un
terrorismo cinico e mercenario.
Alberto Granado era un grande
amico di Ernesto Che Guevara, uno dei protagonisti del diario di una
motocicletta: ha percorso con il Guerrigliero Eroico "le vene aperte
dell'America Latina"; la sua vita è sempre stata dedicata alla lotta
contro ogni ingiustizia. Grazie, naturalmente, ai tanti poeti,
uomini e donne, che hanno reso possibile questa battaglia delle
idee: Merini, Luzi, Vendola, Sanguineti, Benedetti, Lunetta e altri
cento. Grazie ai pittori che hanno arricchito pagine in bianco e
nero con tutti i colori della pace. Grazie a Mario Falcone,
segretario nazionale dei medici di base, che ha collaborato per
rendere realtà il desiderio di fare qualcosa per fomentare i valori
della lotta contro la violenza.
Abbiamo piantato un seme, un
piccolo seme, per dire No alle guerre e al terrore, realizzando
qualcosa di utile.
“Un seme, come recita uno scritto
del poeta Menene ospitato nel libro, che vaga in varie direzioni,
guidato dal filo della natura, che vola, anche se privo di ali,
disperatamente, alla ricerca di vie sconosciute cercando speranze,
il possibile e l'impossibile, certezze e la terra, l'aria pulita, la
gente diversa”. Infine il seme “dopo aver fantasticato si chiuse, un
po' in sé stesso e si confidò una filastrocca, una poesia”...
Quella poesia ora si è
trasformata in un luogo per fare cultura, per la cooperazione tra i
popoli. E' diventata un fiore, un frutto che appartiene a tutti. La
Sala Convegni è stata inaugurata a Cuba in questi giorni, con la
presenza, delle autorità locali, del professor Giustino Di Celmo, un
giovane di oltre ottanta anni, di Alberto Granado Duque, del
direttore di Casa Africa e di Eusebio Leal Splenger, storiografo di
città dell’Avana. Resta irrisolto il caso che riguarda l’assassinio
di Fabio Di Celmo: il mandante del crimine, Posada Carilles, non ha
ancora subito un giusto processo per l’omicidio fatto commettere -
uno dei tanti - e stiamo attendendo ancora che il Governo d’Italia
compia i passi necessari per ottenere lo svolgimento di un processo
equo. Chiede l'estradizione di Posada Carriles anche il Venezuela
per altri attentati che costarono la vita a centinaia di innocenti.
Intanto è “cosa giusta” mantenere viva l memoria, onorando le
vittime senza colpa di una nuova ed inaudita barbarie. Ognuno di noi
deve fare la propria parte per costruire un mondo nuovo e possibile.
Il Comitato di Solidarietà con Cuba
"Fabio Di Celmo" incdntra a Roma, in occasione della presentazione
del suo ultimo libro, il premio Nobel per la Fisica Zhores Alferov
al quale consegna ufficialmente la tessera del comitato. Con il
professor Alferov, la presidente del comitato "Fabio Di Celmo", Ines
Venturi, recentemente presente a Cuba nell'occasione delle
celebrazioni del 1° Maggio alla Presidenza di piazza della
Rivoluzione, scambia idee in solidarietà con i Cinque Eroi Cubani,
per la giustizia della vittima del terrorismo della mafia di Miami,
il giovane Fabio e sui valori della Rivoluzione Cubana e delle sue
conquiste continuamente minacciate da un vergognoso blocco economico
da parte degli Stati Uniti d'America. Si parla anche di Guantanamo e
della vergogna di un lager che fa inorridire il mondo libero. Zhores
Alferov è considerato uno dei padri dell'informatica ed è un leader
mondiale nella ricerca sull'energia solare. "E' un onore - dichiara
Ines Venturi - aver consegnato la nostra tessera al Rettore
dell'Università Tecnologica di san Pietroburgo, ad un grande uomo,
al premio Nobel della Fisica. La nostra battaglia contro il
terrorismo che martorizza da anni l'Isola Grande sarà ancora più
forte e vigorosa quanto quella per ottenere, nel nostro Paese,
l'estradizione dell'infame assassino Posada Carilles. A giorni
abbiamo in calendario un sit in di fronte al Parlamento Italiano
augurandoci che lo stesso si impegni per la libertà dei Cinque Eroi
Cubani ingiustamente detenuti nelle carceri statunitensi e per
l'estradizione del terrorista Crarriles. A settembre abbiamo in
programma un viaggio a Bruxelles perchè anche il Parlamento Europeo
faccia la sua parte dalla parte della ragione e del diritto".
Un voto ai Comunisti Italiani per difendere la
pace contro guerra e terrorismo
Intervista a Giustino Di Celmo, candidato nelle
liste dei Comunisti Italiani alla camera dei Deputati
A cura di Michele Capuano
Il 4 settembre del 1997 Giustino Di Celmo si
trovava a Cuba, nella capitale, con il suo giovane figlio Fabio. Erano
lì come piccoli impresari italiani per avviare relazioni commerciali
con l’Isola Grande, nonostante un inaudito blocco economico, voluto
dagli Stati Uniti, che da oltre 45 anni nega ai cubani il diritto
internazionale ad avere liberi scambi con il resto del pianeta. Alle
ore 12,20 una bomba, installata in un portacenere dell’hotel
Copacabana de la Habana da un mercenario salvadoregno agli ordini del
noto terrorista Posada Carriles, reo confesso, a sua volta al soldo
della mafia di Miami, tolse la vita ad un ragazzo, un italiano, che
aveva nel cuore mille sogni e la speranza di vedere, nel futuro, un
mondo migliore. Non era il primo attentato contro Cuba che, infatti,
dal trionfo della Rivoluzione, che ricorda i nomi di Fidel, Che
Guevara, Cienfuegos, donne eroiche e semplici partigiani, ha subito
circa 3500 attentati che hanno spento gli occhi, spesso nel silenzio,
a centinaia di vittime innocenti. Giustino Di Celmo, 86 anni, dinamico
e caparbio, ora vive a La Habana, dove ha aperto, come voleva il
figlio, un ristorante italiano, disinteressatamente ed in sostegno del
popolo cubano, dove si è appena laureato in sociologia, dove continua
la sua battaglia per la pace, contro il terrorismo, per i diritti dei
popoli e la libertà di tutti. Giustino Di Celmo è candidato alla
Camera dei Deputati nelle liste dei Comunisti Italiani.
D. Perché hai accettato di candidarti nelle liste
dei Comunisti Italiani?
R. Mi sembrava, lo dico con particolare emozione,
la scelta più giusta ed ovvia da fare. I Comunisti Italiani, gli eredi
di Enrico Berlinguer, di Palmiro Togliatti, di Antonio Gramsci sono
coerentemente, con i nuovi dirigenti ed il segretario nazionale
Oliviero Diliberto, Marco Rizzo che ho conosciuto, Katia Belillo ed
altri che ho avuto modo d’incontrare mentre chiedevo giustizia per mio
figlio, la storia dei lavoratori del nostro Paese, sono le grandi
lotte per la terra, per il riscatto del Mezzogiorno, dal quale io
provengo, essendo nato a Salerno, sono la conquista della dignità nei
posti di lavoro e di studio, sono le battaglie per l’emancipazione
delle donne, per il rispetto dell’ambiente, per un modello di sviluppo
coerente con la vocazione della nostra meravigliosa terra, sono i
diritti spesso calpestati e la difesa della nostra fragile democrazia.
Per fermare l’avanzare di una nuova barbarie, anche in Italia,
bisogna, come nel passato, che i comunisti siano più forti e questa è
una garanzia anche per realizzare una nuova politica internazionale
basata sulla cooperazione tra i popoli.
D. Cosa intendi per nuova politica
internazionale?
R. Con il governo di destra capeggiato dal signor
Silvio Berlusconi la nostra immagine all’estero ne è uscita
mortificata, umiliata, ed è bene che lo intendano anche i nostri
“capitani” d’industria. Noi abbiamo bisogno di una politica estera che
ci faccia promuovere la pace, che ci veda protagonisti, non solo verso
il Mediterraneo, per politiche che da un lato intervengano per
ostacolare i grandi drammi che l’umanità vive, dalle guerre alla fame,
dalla mancanza di cure, istruzione o di acqua al terrorismo, e
dall’altro per promuovere un modello di sviluppo sostenibile che
valorizzi le nostre produzioni e tuteli, ovunque risieda, il mondo del
lavoro. Dobbiamo operare contro sprechi e privilegi che sono alla base
di tante storture del presente e dobbiamo sostenere le ragioni di
tutti coloro che lottano per l’indipendenza e l’autodeterminazione dei
loro popoli.
D. Hai scelto di vivere a Cuba e, al tempo
stesso, di non allontanare mai il tuo cuore dal tuo Paese natio. Che
puoi dirci in proposito?
Ho scelto di rimanere in quest’isola stupenda per
stare nel luogo dove una cinica violenza ordita dalla mafia di Miami
ha voluto privarmi del mio giovane figlio. Qui ho esaurito le mie
lagrime di dolore e qui ho affrontato, grazie a Fidel e a questo
popolo fiero e dignitoso, la battaglia contro il terrorismo, perché
trionfino valori imprescindibili che chiedono rispetto per la vita
umana contro ogni ingiustizia. Combattere le iniquità significa,
dunque, impedire lo svilupparsi di guerre e terrorismo.
D. Ora sei candidato nel Partito dei Comunisti
Italiani: che messaggio vuoi inviare al popolo italiano?
Il nostro popolo, in realtà, è più maturo di
quello che si può pensare. Certo, la strada per creare coscienza, la
più ampia possibile, dei propri diritti non è breve e bisogna,
inoltre, sconfiggere apatia e indifferenza. Ho ascoltato non poche
farneticazione del nostro premier riguardo i comunisti ma gli italiani
i comunisti li conoscono, li hanno incontrati in centinaia di
battaglie che guardavano ai bisogni ed alle esigenze di tutti, sanno
che sono gli artefici della nostra libertà e che anche negli anni
successivi alla guerra di liberazione è stato sparso il loro sangue
mentre lottavano per il bene di tutti: come si fa a dimenticare i
morti di Reggio Emilia o quelli di Portella di Ginestra? i morti di
Brescia e le vittime dell’attentato alla stazione di Bologna? Non è
difficile sostenere i Comunisti Italiani anche se sappiamo, come
affermava il grande Brecht, che la semplicità non è facile a farsi.
Qual è, dunque, la peculiarità dei Comunisti Italiani, la loro
diversità? Lavorare per il bene dei più, dalla parte dei resistenti
della Terra, dei popoli, contro ogni privilegio, per un mondo che
guardi al futuro con serenità, un mondo nuovo, possibile e, insieme,
urgente e necessario.
Coppa d’Africa a Roma, un appuntamento
sportivo valorizzato da iniziative culturali.
Si svolgerà a Roma, a partire dalle ore
19 del 28 gennaio, per concludersi il 10 febbraio, organizzato da Tam
tam Village e Comune di Roma, presso la Casa dei Popoli “Antonio
Capuano”, in viale Irpinia 50, nello storico quartiere di Villa
Gordiani, dove ha sede, tra l’altro l’Associazione Internazionale di
Amicizia e Solidarietà con i Popoli
e del comitato di solidarietà con Cuba “Fabio Di Celmo”,
il II° Festival della Coppa d’Africa. Un evento sportivo per le
diverse comunità africane e gli amanti del calcio che sarà valorizzato
da diversi appuntamenti di solidarietà. Il 1 febbraio ci sarà un
incontro, alle ore 18, con le comunità africane di Roma, il 2 febbraio
un’assemblea con le scuole che hanno visitato lo scorso novembre il
Ruanda, il 6 febbraio si potrà assistere dalle ore 15 alla rassegna di
documentari africani alla quale parteciperà il regista senegalese Joe
Gai Ramaka e, infine, l’8 febbraio si potrà partecipare ad un
dibattito sul tema “percorsi di integrazione” al quale parteciperanno
rappresentanti del Comune, della Provincia e della Regione.
All’appuntamento sarà presente anche l’Assessore alla Tutela dei
Consumatori e alla Semplificazione Amministrativa della Regione Lazio,
Mario Michelangeli, che incontrerà esponenti della Gioventù Digitale.
Il 10 febbraio la finalissima della Coppa d’Africa. “Sono davvero
entusiasta di essere stato invitato a questo importante appuntamento
culturale e sportivo del Continente Africano – dichiara Michelangeli –
un’occasione, per me, per incontrare la Gioventù Digitale e per
scambiare idee con le diverse comunità africane presenti nella nostra
Regione, anche per tendere una mano ai tanti emigrati spesso privi,
nel lavoro, nei servizi, per l’abitare, a tutele che non li rendano
vittime di processi d’emarginazione ed esclusione che, non raramente,
sono l’anticamera di drammi più ampi”.
En
nombre
de los Cinco Cubanos presos "injustamente"
en
Estados Unidos y en el de sus familiares, deseamos compartir con
todos los amigos de la solidaridad la felicidad que sentimos al
recibir el veredicto de la corte de Atlanta que hace justicia
después de una larga y angustiosa espera.
Nuestro sincero agradecimiento al apoyo y respaldo incondicional en
esta causa. Solo era posible con el trabajo constante de todos
ustedes que han influido en el conocimiento de la verdad para que el
pueblo norteamericano y el mundo conozcan de las violaciones que con
ellos se ha cometido.
La
alegría no puede frenar nuestras acciones, ahora más que nunca
necesitamos de la unidad y del esfuerzo de todos para lograr que la
victoria se haga realidad lo más pronto posible.
Reciban todo nuestro respeto y gratitud.
Magali
Llort
Irma
Sehweret
Mirtha
Rodriguez
Carmen
Nordelo
Rosa
Aurora Freijanes
Olga
Salanueva
Adriana Pérez
Elizabeth Palmeiro
Antonio Guerrero (Hijo)
Irma
Gonzalez (Hija) CON CUBA Si è svolta in questi giorni nella splendida
cittadina di Cogoleto adagiata sul mar Tirreno, in provincia di
Savona, una gran manifestazione per l'Isola Grande organizzata da
Italia-Cuba della Liguria e dall'ARCI di Cogoleto con l'adesione e
la partecipazione del comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di
Celmo". Erano presenti Giustino Di Celmo e l'Ambasciata
di Cuba in Italia con il consigliere Hugo Ramos Milanes. Roberto Casella, dirigente di Italia-Cuba, ha
introdotto l'incontro popolare ricordando l'importanza della lotta
contro il blocco, per lo smantellamento del lager di Guantanamo e,
poi, la vergogna di un terrorismo contro Cuba che non ha la stessa
eco di altri infami violenze. Ha poi parlato un rappresentante del
comitato "Fabio Di Celmo" ricordando il giovane Fabio, invitando a
lottare con rinnovato vigore per ottenere giustizia e l'estradizione
del terrorista Posada Carriles, valorizzando, infine, la battaglia
delle idee per un mondo nuovo quanto urgente che ha bisogno anche
dei 5 eroi cubani, esempio di dignità, ancora detenuti ingiustamente
nelle carceri degli Stati Uniti. La serata è diventata emozionante quando hanno
preso la parola, rispettivamente, Giustino Di Celmo e Hugo Ramos
Milanes ricordando Fabio, l'impegno di Cuba e di decine di comitati
di solidarietà per la libertà dei 5 eroi cubani e le conquiste della
Rivoluzione, la lotta per la pace e la cooperazione tra i popoli. A concludere la splendida iniziativa il bolero
con la cantante Maria Elena Pena, in questi giorni in Italia,
accompagnata dal chitarrista cubano Antonio Felipe Lazcano.
(Michele Capuano)
Il criminale Posada Carriles
ritorna negli Stati Uniti e intanto ancora non c'è giustizia per
Fabio Di Celmo, per 5 Eroi Cubani e alla stessa lotta contro il
terrorismo... "Caro Marco Rizzo,le associazioni firmatarie, e le oltre
cento associazioni aderenti, Ti chiedono di farti promotore presso
il Parlamento Europeo di un atto di civiltà che riguarda la condanna
del terrorista Posada Carilles, autore di crimini efferati e
mandante dell'assassinio del giovane italiano Fabio Di Celmo. Un
atto che Tu hai già compiuto presso il Parlamento Italiano in
qualità di parlamentare dello stesso. Siamo certi che Ti farai
promotore di un attestato che condanna il terrorismo e che chiede
giustizia nella nostra Europa contro criminali che solo la
complicità di essere cinici rendono liberi. Al tempo stesso
chiediamo solidarietà e rispetto della stessa dignità umana per 5
Cubani ingiustamente detenuti nelle carceri statunitensi che
operavano, per un accordo con quel Paese, per contrastare
terrorismo, mafia e violenza criminale. L'opera dei quali se non
impedita avrebbe salvato vite umane smascherando assassini senza
scrupoli al soldo di un integralismo spietato piegato alla logica
del profitto e degli interessi di pochi sulle moltitudini"
Pace e libertà e la
poltrona di vimini: due libri per parlare di un mondo nuovo
Oltre cento sedie non sono bastate per
contenere le tante persone che l’11 febbraio sono intervenute alla
presentazione dei libri “pace e libertà” (un’antologia di poesie
realizzata dai più importanti poeti del mondo e d’Italia
introdotta da Alberto Granado e curata con Ivan Malcotti dal
coordinamento poeti) e “la poltrona di vimini” (un romanzo che
narra la storia e l’amore nel “secolo breve” che ci siamo
lasciati alle spalle, a cura di Giustino Di Celmo e Luis Hernandez
Serrano, tradotto da Gioia Minuti e Michele Capuano) presso la
Casa dei Popoli di Roma, organizzata dall’Associazione
Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli e il
comitato di solidarietà con Cuba “Fabio Di Celmo”. Tra gli ospiti
i rappresentanti dell’Ambasciata della RPDC in Italia, comunità
straniere (dalla Somalia al Venezuela, della Bolivia e
dell’Argentina, della Spagna e della Francia), le televisioni
Sentir Latino, Teleambiente, Teledonna, TelePerugia, TeleSulmona…
rappresentanti istituzionali (dal delegato del Sindaco onorevole
Nicola Galloro al rappresentante della lista per le elezioni
regionali “Consumatori per Marrazzo” e il centro-sinistra Bruno De
Vita), giornalisti, avvocati, artisti, la comunità dei pastori
sardi di Roma che ha cucinato due pecore per una cena di
solidarietà, uomini e donne di diverse associazioni (dal Forum
Diritto a Comunicare a Italia-Cuba di Roma, da Etica e Politica
all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Presenti,
inoltre, confusi tra tanti giovani e tante ragazze, delegati dei
Democratici di Sinistra, Partito dei Comunisti Italiani, Italia
dei Valori, Verdi, Margherita e della nuova Unione di
centro-sinistra. La serata è iniziata alle 20 per terminare alle
due di notte, dopo aver parlato di Cuba, Corea, pace, diritti, con
i concerti di Querida Presencia (omaggio alla musica cubana) e
Quartettu Tri Orizzonti che con i “Tamburi a Sonagli” ha proposto
un viaggio nelle tradizioni musicali popolari italiane. Un
appuntamento di massa che ne chiama altri e infatti il 10 marzo il
comitato Fabio Di Celmo ha promosso un sit-in davanti al
Parlamento italiano per chiedere ancora una volta (esattamente un
anno dopo da una analoga iniziativa) una presa di posizione per la
libertà di 5 cubani ingiustamente detenuti nelle carceri degli
Stati Uniti, giustizia per Fabio Di Celmo, una denuncia per il
bloqueo contro Cuba, la politica delle armi e l’infamia del lager
di Guantanamo… e il 19 marzo un incontro di piazza nel parco Forte
Prenestino (dove si realizzò il festival internazionale al quale
parteciparono delegazioni di numerosi nazioni e si realizzò lo
spettacolo “cantos poemas en flor” nella passata stagione) con
l’Orchestra Nuova Europa per un’Italia nuova in un mondo migliore…
La battaglia delle idee prosegue con dignità e chiama all’unità
per mutare lo stato di cose presente e per l’affermarsi di una
concezione del mondo e della vita inedita, dalla parte della
ragione, della verità e dei popoli…
Venezuela, Cuba: un dibattito aperto Si è svolto questa settimana un
dibattito e un incontro culturale sulla rivoluzione bolivariana e la
difesa di Cuba a Roma, presso la Casa dei Popoli, organizzati
dall'Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli
e il comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo". Una sala gremita
oltre misura, la presenza di diverse associazioni (Italia-Cuba di Roma,
Etica e Politica, Forum Diritto a Comunicare), il delegato del Sindaco
della città di Roma onorevole Nicola Galloro, una nutrita delegazione
del Partito dei Comunisti Italiani con Mario Michelangeli della
Direzione Nazionale e segretario regionale del Lazio, militanti della
Comunità Cristiana di Base e uomini e donne schierati dalla parte della
ragione, dei popoli in lotta per la pace, la libertà e un mondo
migliore. La serata si è aperta con la proiezione del film "la
revolucion no serà transmitida" che documenta la meschinità del tentato
golpe contro il presidente Chavez per poi aprirsi ad un dibattito per la
verità su Cuba ed il Venezuela come baluardi di un mondo nuovo. Si è
discusso fino a notte inoltrata dandosi ulteriori appuntamenti sul tema
"la battaglia delle idee e il socialismo come futuro dell'umanità". A
conclusione della giornata il gruppo etnico "tamburi a sonagli" ha
realizzato un concerto di tradizioni popolari. Prossimi appuntamenti: il
2 dicembre 2004 a TeleAmbiente, telePerugia, TeleDonna trasmissione
televisiva con il comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo"
presente Ines Venturi e l'Ambasciatore della Repubblica di Cuba presso
la Santa Sede dottor Isidro Gomez Santos e il 20 dicembre presentazione
del libro di poesie (da Luzi a De Benedetti, da Sanguineti a Martì, da
Gerardo Hernandez, eroe cubano ingiustamente detenuto nelle carceri
degli Stati Uniti, a Ezpleta) "paz y libertad: la batallas de la ideas"
(prefazione di Alberto Granado e note introduttive da Acela Caner a
Gioia Minuti, da Giustino Di Celmo a Alicia Ajrapko) il cui ricavato
delle vendite sarà totalmente devoluto a "Casa Africa" de La Habana per
l'allestimento della sala convegni omaggiata a Fabio Di Celmo. un sogno diventato realtà... un sueno cumplido Comunicato del
comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" da La Habana: c'era una volta... un giovane italiano. Volete saperne ancora di più! Era amante del calcio, allegro, generoso e con tanti amici e si innamorò di Cuba. Un giorno la sua passione ricambiata venne spazzata via, ma lui aveva già fatto il suo sogno: amici e colleghi riuniti intorno ai tipici piatti della cucina italiana, sotto il sole, i colori e i profumi dei Caraibi. La fiaba ha un lieto fine, perchè questo luogo immaginato oggi esiste nella magica Avana, tra il 17 y L nel Vedado: un bell'edificio di due piani, luminoso e pieno di vetrate colorate. E si chiama Fabio Di Celmo in omaggio a chi lo sognò e sono stati i suoi fratelli cubani a realizzarlo. Questo, Fabio, è il tuo sogno diventato realtà. Habia una vez... un joven italiano, por mas detalles , genoves y futbolista, alegre, generoso y con multitud de amigos, que se enamorò de Cuba. Un dia pensaron frustrar la pasion correspondida, però ya habia concebido su sueno de amigos y paisanos alrededor de tipicos platos de la cucina italiana, bajo el sol, colores y aromas del Caribe. El cuento de hadas tiene un final feliz pues ese lugar imaginado existe hoy en esta, La Habana, magica nuestra en 17 y L en el Vedado: una hermosa casona de dos plantas, luminosa, plena de coloridos vitrales. Y se llama Fabio porque el lo pensò y sus hermanos cubanos asì lo quisimos. He aquì Fabio Di Celmo, tu sueno cumplido. Per onorare le giornate della cultura cubana gli artisti inventano il futuro... Mario Luzi... il più grande poeta italiano vivente (novanta anni) eletto in questi giorni senatore a vita della Repubblica Italiana e ormai presente in ogni televisione nazionale ed europea e su ogni quotidiano ha inviato al comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" una sua poesia per il libro "pace e libertà" al quale hanno aderito oltre 150 poeti da tutto il mondo e tra i più importanti (da Mario Benedetti a Liber Falco, da Edoardo Sanguineti a La Marque)... Antonio Guerrero (uno dei cinque Eroi cubani ingiustamente in carcere negli Stati Uniti mentre lottavano contro mafia e terrorismo) ha inviato una sua poesia per il libro del comitato "Fabio Di Celmo" finalizzato al progetto Casa Africa che non poteva non avere la prefazione di Alberto Granado, Acela Caner, Alicia Ajrapko, Michele Capuano, Ivano Malcotti coordinatore dei poeti italiani, Gioia Minuti, Enrico Giardino, Mauro Pascolini... un progetto ambizioso che ha come tema una modesta battaglia delle idee per un mondo nuovo, urgente, possibile e necessario dalla parte di una nuova concezione del mondo e della vita contro ipocrisia, falsità e l'avanzare di una nuova barbarie. Note sparse, rime, arte e cultura per una rivoluzione dell'uomo e della donna, per l'affermarsi di una filosofia della conoscenza, della coscienza e della consapevolezza. Esprimiamo il nostro grazie ad artisti che hanno scelto di essere partigiani contro i prePotenti della Terra ed esprimiamo il nostro grazie a chi ancora difende il diritto a comunicare una semplicità che è difficile a farsi... nella copertina del libro, oltre al quadro della pittrice Abuel Butte donato al comitato per Cuba, ci sarà una poesia di Josè Martì perchè veniamo da lontano e apparteniamo al futuro... Ines Venturi NO AL TERRORISMO Il Comitato di Solidarietà Internazionale “Fabio Di Celmo” aveva ragione quando ha organizzato il 10 marzo del 2004 un sit-in davanti al Parlamento Italiano per chiedere l’estradizione del terrorista Posada Carrriles e un sit-in, pochi giorni dopo, davanti l’Ambasciata di Panama per esigere una giusta condanna di mercenari che hanno attentato alla vita di Fidel Castro con idea di provocare una strage e sono responsabili di numerose vittime innocenti a Cuba tra le quali il giovane italiano Fabio Di Celmo. Aveva ragione quando ha unito questa lotta alla richiesta di libertà di Cinque Eroi Cubani ingiustamente detenuti nelle carceri statunitensi mentre lottavano contro la mafia di Miami e il delinquenziale istituto cubano-americano. Aveva ragione quando ha chiesto all’importante giurista internazionale Matteo Carbonelli di attivarsi in rapporto con l’Ambasciata di Cuba in Italia per il rispetto della giustizia. Aveva ragione quando ha evidenziato in convegni ed iniziative pubbliche che bisognava inventare unità per sconfiggere l’ipocrisia dell’impero e rilanciare una battaglia delle idee per un mondo nuovo che viene da lontano. Mireya Moscoso, alla vigilia di passare il potere al neo-presidente Martin Torrijos, ha regalato ai nemici dell’umanità, al fondamentalismo di mercato, al signor Bush, responsabile di crimini che ci auguriamo la storia giudicherà, verso le elezioni di novembre negli Stati Uniti, la libertà a Pedro Ramon, Guillermo Novo, Gaspar Jimenez e Luis Posada Carriles (un terrorista dalla lunga storia e le cui mani sono sporche di sangue privo di colpe). Il Comitato di Solidarietà Internazionale “Fabio Di Celmo” chiama alla lotta ed organizza:
Il Comitato di Solidarietà Internazionale “Fabio Di Celmo” ringrazia l’Associazione Italia-Cuba per le sue dichiarazioni eccezionali dinanzi alle sciagurate scelte di Panama e dei governanti degli Stati Uniti dalla parte del terrorismo e invita ad unire gli sforzi per la verità e il trionfo della giustizia… GIUSTINO DI CELMO CON MARCO RIZZO ALLA FESTA DEL PdCI DEL LAZIO Giustino Di Celmo (il papà del giovane Fabio assassinato dalla mafia di Miami il 4 settembre del 1997 in un attentato terroristico contro l’Isola Grande) venerdì 30 luglio è stato ospite della festa del PdCI che si è svolta a Civitavecchia, nota cittadina del Lazio adagiata sul mare. Meravigliosa e commovente la solidarietà dei compagni e delle compagne per questo piccolo uomo di ottantaquattro anni che appena arrivato da Cuba, dopo aver partecipato su invito di Fidel Castro all’anniversario del 26 Luglio (un passaggio importante per il trionfo della Rivoluzione) a Santa Clara, non è voluto mancare ad un appuntamento con coloro, che più di ogni altro, si battono per un mondo nuovo e contro i grandi drammi del presente, per la pace e contro lo stesso fondamentalismo del mercato che fomenta e giustifica politiche di odio e di violenza. Ha parlato di lotta al terrorismo e dei 5 eroi cubani ingiustamente detenuti nelle prigioni statunitensi mentre lo contrastavano, del 45° della Rivoluzione Cubana e delle sue vittorie nonostante un feroce blocco economico fuori dalla storia e gingraziato con vigore giovanile il partito più coerentemente solidale con i popoli che aspirano alla libertà. Sotto il palco centinaia di persone affollavano la pista di pattinaggio immersa nel verde e illuminata dalle luci di una festa viva e gioiosa che richiama i valori di cui i Comunisti Italiani sono da sempre portatori proponendo unità contro la barbarie ed un programma ed un progetto che guarda al rinnovamento democratico e socialista del nostro Paese ancorandolo ad un internazionalismo originale e nemico di ogni disuguaglianza e del cinismo di un capitalismo che intende gestire la propria crisi strutturale ed emisferica mettendo a rischio la stessa idea di civiltà per l’umanità intera. Sul palco le bandiere della pace e quelle sempre più attuali con la falce ed il martello, le bandiere di Cuba e i colori che intendono dire no a muri della vergogna che dividono i popoli e fomentano nuove tragedie, no alla neo-colonizzazione di Stati sovrani, no alle sciagure di questo presente che va mutato. Sul palco i rappresentanti del comitato di solidarietà internazionale “Fabio Di Celmo”, dell’Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli e la sua presidente Ines Venturi che in questi giorni ha aderito al partito, il segretario del PdCI del Lazio Mario Michelangeli, Olivio Mancini, il segretario della Federazione di Civitavecchia Ivan Anastasi, Lorella Santacecilia segreteria della sezione locale e il neo-eletto del PdCI al Parlamento Europeo Marco Rizzo che partendo dal crimine che ha spezzato una giovane vita ha ribadito le ragioni e le lotte dei Comunisti Italiani contro la guerra per poi affrontare le grandi tematiche che riguardano la vita di tutti i giorni della nostra gente: dal diritto all’istruzione alla sanità, dal diritto ad un lavoro dignitoso alle pensioni. Diritti minacciati da un governo incapace che ormai il Paese stesso chiede che se ne torni a casa per ridare speranze ad un oggi e ad un futuro migliori. Poi la festa ha ripreso i suoi ritmi allegri e tutti e tutte con una consapevolezza più forte si sono detti nuovamente “l’Italia ha bisogno dei comunisti e dell’unità della sinistra per cambiare e cambiare si può”. Con Cuba contro Bush e la guerra Roma 3 giugno 2004. ore 16. Sit-in creativo davanti al Parlamento contro la presenza di Bush in Italia organizzato dal comitato di solidarietà con Cuba “Fabio Di Celmo”, vivacizzato dalla chitarra dell’argentino Alberto Polinori. Piove. La città è blindata. Le forze dell’ordine sono ovunque. Con calma diversi rappresentanti del comitato “Fabio Di Celmo”, dell’Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli, dell’associazione “Immagini contro… la Guerra”, del Forum Diritto a Comunicare, del Partito dei Comunisti Italiani, di Democrazia Popolare, del Forum Giovani appendono striscioni sulle transenne che circondano piazza Monte Citorio, le bandiere di Cuba e del Che, della pace, manifesti con immagini delle torture realizzate dai nordamericani in Iraq con la scritta “è colpa di Bush” mentre i ragazzi e le ragazze del collettivo dell’Accademia delle Belle Arti scrivono su grandi fogli bianchi “Bush non sei il benvenuto”. E ancora: “Né guerre né torture. No al terrorismo. Libertà per gli eroi cubani in carcere negli Stati Uniti. Chiudiamo il lager di Guantanamo”. Ad un angolo sventola anche il tricolore italiano che eccezionalmente ha una scritta coerente: “l’Italia democratica è quella della guerra di Liberazione, quella che difende la sua Costituzione e che ripudia le guerre, quella che sta dalla parte dei popoli che lottano per difendere la propria libertà”. Smette di piovere: vengono accesi alcune fiaccole. Arrivano le televisioni e anche Canale 5, quella del signor Berlusconi. La Rai Radiotelevisione Italiana, TeleAmbiente e TeleDonna (che ha ospitato l’Ambasciatore di Cuba presso la Santa Sede, Isidro Gomez Santos, insieme a Michele Capuano, per parlare di religione, di libertà di espressione, di diritti) avevano annunciato l’evento insieme ai molti altri che ci sono in città: al Pantheon (luogo storico e turistico) il gruppo di Roma Città per la Pace simula la guerra di Bush e le morti innocenti, davanti all’ambasciata d’Israele altri movimenti dicono no al muro della vergogna e chiedono giustizia per il popolo di Palestina, a piazza Argentina il PdCI ha un presidio permanente da tre giorni ribadendo che l’Italia non si U.S.A. (EE.UU). In molte città italiane ci sono attività, manifestazioni, sit-in. L’iniziativa si conclude alle ore 21 e continuerà il 4 giugno quando centinaia di migliaia di persone sfileranno per le strade della Capitale perché il mondo sappia che c’è un popolo fiero che lotta contro i criminali di oggi come combatté quelli di ieri per un mondo nuovo possibile, urgente e necessario. Bush con il suo carico di morte è arrivato in Italia e gli artisti cubani, che sono qui da 45 giorni con la gioia e la vita nei loro cuori, invitati dal comitato “Fabio Di Celmo”, tornano a Cuba dopo numerosi spettacoli e incontri politici che hanno visto anche la presenza di Maria Elena Ruiz Yera della Federazione delle Donne Cubane (nel mese di aprile) e un grande appuntamento con Alberto Granado a febbraio. Incontrandosi nuovamente il 2 giugno con il comitato “Fabio Di Celmo” e sapendo che il giorno 1° giugno si è realizzata un’iniziativa contro il terrorismo che colpisce l’Isola Grande e pensando anche al giovane Fabio vittima dello stesso scrive Alberto (che sta girando tante città del nord e del sud della penisola antica per presentare la pellicola che parla della sua giovane esperienza in latinoamerica con il CHE): “aprovecho la oportunidad del encuentro con Ines Venturi y Michele Capuano, para saludar a mi amigo Giustino en el dia del cumpleanos de su hijo y recordarle que Fabio junto al nombre de los cinco prisioneros del Imperio son un ejemplo de como en Cuba se lucha contra el terrorismo”. Alle sue parole si aggiungono quelle di Gianni Minà: “l’intitolazione del parco a Fabio Di Celmo vittima, a Cuba, del terrorismo che viene dalla Florida, è un atto di attenzione non solo verso un compatriota operoso e pacifico, ma anche nei confronti della verità”. Il 1° giugno, infatti, Rubens Pino Martinez (Primo Segretario dell’Ufficio Culturale, Tecnico-Scientifico ed Educativo dell’Ambasciata di Cuba in Italia) pronunciò, nel parco per Fabio, alle tantissime persone presenti, alle diverse associazioni (Italia-Cuba di Roma, Polisportiva Popolare Roma 6 Villa Gordiani, Altrimondi, Ga.Ma.Di., Etica e Politica…) e alle personalità politiche che parlarono prima di lui contro il terrorismo (il Presidente del Comune di Roma Municipio 6 Vincenzo Puro che realizzò l’atto politico per un parco pubblico a Fabio Di Celmo, l’assessore del Comune di Roma Municipio Roma 8 Alunni Gualtiero del PRC, il candidato del PdCI alle elezioni europee Mario Michelangeli che ha portato il saluto del segretario nazionale del suo partito Oliviero Di liberto, l’onorevole dei Democratici di Sinistra della Regione Lazio Biagio Minucci, il delegato del Comune di Roma alle politica per la casa Nicola Galloro e la partigiana Miriam Pellegrini Ferri) un discorso riguardo le nuove folli misure dell’amministrazione Bush contro Cuba, contro la violenza criminale dell’impero per fermare la quale lottavano cinque eroi cubani, contro la guerra e per la pace. Nella stessa giornata è stata scoperta la targa nel roseto del parco dedicata a Fabio Di Celmo e gli occhi dei presenti, come il cielo triste e piovigginoso, si sono riempiti di lagrime. La serata è stata conclusa dal concerto e dalla recitazione degli artisti cubani (Maria Elena Pena, Carlos Ruiz de la Tejera, Tatica ovvero Jesus del Valle, Felipe Antonio Lazcano) e con la proiezione di un film a cura del comitato Fabio Di Celmo che li omaggia insieme a tutta la cultura cubana. Bush è in Italia con le sue mani sporche di sangue, in continuità con una politica che ricorda le tante vittime innocenti di altre guerre (come in Vietnam…), di altre maledette prepotenze contro popoli liberi (come in Argentina, in Cile…), di un presente che minaccia ora il Venezuela e ora la Corea del Nord, che aggredisce, che deruba, che inventa una nuova e drammatica barbarie che conta milioni di morti per fame, per mancanza di acqua, di medicinali… I cubani tornano nella loro Patria e hanno portato amore per la vita e per un mondo migliore come quotidianamente fanno esportando medici e insegnanti disinteressatamente in ogni parte del mondo. Bush è in Italia per ricordarci l’organizzazione mondiale delle disuguaglianze, un capitalismo cinico e predatorio e Cuba ha attraversato questo Terra Millenaria per dirci ancora, 45 anni dopo la sua rivoluzione, che un progetto di liberazione al plurale è il futuro dell’umanità come lo fu per Martì e per Gramsci, per Cienfuegos e per Luxemburg, per Lumumba e Luther King, per Sankara e La Pasionaria, come lo è per ogni combattente pratico in qualsiasi parte del pianeta che non ha rinunciato a contrastare ogni ingiustizia e la violazione dei diritti umani insieme alla stessa idea di civiltà. E’ vero: “la storia ci giudicherà”… e la lotta continua per l’affermarsi di una nuova concezione del mondo e della vita. clicca sulle foto per ingrandirle È già operante il Comitato Fabio di Celmo Una sala con cento sedie e la gente che non ha potuto sedersi, attori come Antonino Iourio (quello dei film di Cabrera), i membri di Italia - Cuba di Roma e di Salerno, l'adesione di Siporcuba e Archiviocubano, Massari Editore, le associazioni Etica e Politica, Casalinghe, Vivere, Impegno Sociale, Forum Diritto a Comunicare, Claudio Coronati e rappresentati istituzionali del Comune di Roma (assessore Nicola Galloro), l'ex euro parlamentare Luciano Pettinari e la sinistra nel suo insieme attraverso adesioni personali, Miriam Pellegrini Ferri e il Gamadi, ARCI-UISP sport e solidarietà, il segretario nazionale RDB (i sindacati di base) VV.UU Enti Locali Fernando Bucci... Cristana Damiani, i collettivi dei giovani e dell'Accademia delle Belle Arti di Roma, il forum Giovani e DP e l'AIASP, l'associazione il Puntino e la Rete Associazioni Popolari, cubani che vivono in Italia e artisti africani hanno incontrato l'Ambasciata di Cuba in Italia rappresentata da Sosa (addetto commerciale) e Hugo Ramos Milanes (consigliere politico) alla Casa dei Popoli di Roma, nell'atto di fondazione del comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo", al quale hanno in seguito aderito Don Franzoni e Giulio Girardi teologi della Liberazione. Messaggi da tutta Italia e dal mondo sono già l'avvio di un'attività di giustizia per il Ragazzo del Copacabana, assassinato dalla mafia di Miami (il PdCI è impegnato a presentare interrogazioni parlamentari), per i 5 Eroi Cubani detenuti, violando ogni diritto, nelle carceri USA (è stato inviato un contributo in dollari per acquistare una pagina sul New Yorh Times perchè la verità si sappia anche nella casa yankee), per contrastare la vergogna di Guantanamo e per il diritto a comunicare su Cuba e idee per un mondo nuovo possibile. Molti gli interventi dopo il saluto della presidente Ines Venturi e la lettura del messaggio da La Habana di Giustino Di Celmo che in serata telefonicamente ha salutato tutti i presenti, dell'Ambasciata di Cuba e i toccanti i momenti nei quali Michele Capuano ha letto poesie su Fabio e poi sul palco Isla Grande, con Mauro Pascolini e i musicisti ha letto poesie per Fabio, i 5 e la libertà... Sono stati proiettati video e mille metri quadrati si sono riempiti di suoni e colori valorizzati dai disegni di Antonio Guerrero realizzati nel carcere... La Battaglia delle idee prosegue da domani, uniti, lottando per un mondo migliore. clicca sopra la lettera per ampliare la foto LETTERA DI GERARDO HERNANDEZ NORDELO INVIATA AL COMITATO DI SOLIDARIETA' PER CUBA "FABIO DI CELMO" A NOME DEI 5 E CHE RICORDA ANCHE FABIO DAL CARCERE DI LOMPOC |
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