COMITATO DI
SOLIDARIETA' CON CUBA "FABIO DI CELMO" CONTRO IL TERRORISMO PER I CINQUE EROI CUBANI
ATTIVITA' |
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scarica l'opuscolo dedicato a Fabio Di Celmo in formato zip dopo Seattle: intervista a Michele Capuano
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20 MARZO: No a la guerra y al terror Il comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo tra i promotori della manifestazione nazionale per la pace che vedrà centinaia di migliaia di italiani in piazza il 20 marzo contro la guerra
Sicuramente oltre un
milione di persone hanno manifestato oggi a Roma per la pace e per dire
no al terrorismo. Difficile contarli, tuttavia dopo diverse ore, mentre
il sole tramontava tanta gente era ancora ferma al punto di partenza. Il
corteo indetto dal comitato fermiamo la guerra raccoglie diverse sigle:
Democrazia Popolare, Verdi, Rifondazione Comunista, Partito dei
Comunisti Italiani, movimenti ambientalisti, l’associazione Aprile e
l’Associazione Internazionale di Amicizia e Solidarietà con i Popoli,
Disobbedienti, il comitato di solidarietà con Cuba Fabio Di Celmo e i
centri sociali, Emercengy e le Donne in Nero, un ponte per… e Pax
Christi e tanti altri ancora. Le bandiere arcobaleno si confondono con
quelle di Cuba, della Palestina, di popoli e comunità diverse che
lottano per un mondo nuovo, per la loro sovranità contro mire
neo-coloniali e neo-imperialiste, si mescolano con drappi rossi che
riportano il volto storico di Ernesto Che Guevara o i simboli mai
inattuali del mondo del lavoro. In fondo al corteo come ad inventare una
continuità auspicata tra l’oggi e il domani su un camioncino giallo un
grande striscione con scritto “no al terrorismo – libertà per cinque
eroi cubani” e dietro giovani e ragazze, il forum giovani, il collettivo
dell’Accademia delle Belle Arti di Roma, studenti, il suono festoso di
tamburi e slogan che chiedono diritti e libertà. E’ un fiume umano che
avverte l’eco delle grandi manifestazioni per la pace e contro il
terrorismo di Madrid e quello delle centinaia di iniziative che
parallelamente si svolgono in ogni parte del pianeta. Oltre un milione
di gocce semplici che guardano avanti sognando di mutare lo stato di
cose presente. Si distribuiscono volantini, riviste, quotidiani. Oltre
cinquecento copie della rivista La Comune di DP dedicata interamente a
Cuba svaniscono in poche ore. Non sognano tutti il socialismo
probabilmente ma certamente in tanti e in tante sanno che mantenere
acceso il faro della solidarietà contro chi resiste alla prepotenza e
all’arroganza di cinici profittatori e Potenti effimeri è già una
conquista. Sarà notte fonda quando tutti potranno arrivare al Circo
Massimo dove si conclude il corteo e nonostante i balli che l’hanno
ravvivato al suono di musiche antagoniste che inondavano la piazza
provenienti da camion, trattori, macchine sicuramente non saranno
stanchi, avranno gli occhi che sorridono, la gioia che distingue un
diverso da sciacalli e ipocriti, un uomo e una donna da mediocri usurai
senza scrupoli. Non è mai certo chi vincerà una guerra che gran parte
dell’umanità non vuole e che è figlia di un fondamentalismo di mercato
che tenta di gestire la sua irreversibile crisi strutturale ma di sicuro
la pace ha già vinto nel cuore e nel cervello di milioni di persone che
all’etica dell’avere hanno scelto quella dell’essere e alla logica della
società divisa tra ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri
hanno scelto di lottare per una nuova concezione del mondo e della vita,
per un progetto di liberazione al plurale.
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