SEZIONI |
 |
|
POLITICA - CULTURA |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|

ANNOTAZIONI E
SPIGOLATURE CUBANE
a cura di
Gioia Minuti
PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI
ALTRI PAESI
Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un
centinaio di paesi hanno assistito alla
sfilata del 1º Maggio dallaa...[segue
SPECIALE 1° MAGGIO 2019]
|
|
|
discorsi di Fidel

discorsi di
Miguel Díaz-Canel Bermúdez

|
|
|
|
|
 |
il romanzo cult
degli anni '90 |
|
|
 |
Una storia d'amore
nella Cuba dei primi anni '90, quando molti
italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba
riservava loro... |
|









 LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA
le foto di Rod |
|
|
|
|
juaicaterra
COLOMBIA
|
 |
|
|
|
|
LA PRODUZIONE NAZIONALE DI ALIMENTI
È UN
OBIETTIVO STRATEGICO DEL PAESE
di Enrique Moreno Gimeranez
|
L’analisi del Consiglio di Stato, nella sua sessione
ordinaria alla quale ha partecipato il Primo Segretario del
Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica,
Miguel Díaz-Canel Bermúdez.ha avuto al centro l’obiettivo
del Programma di Governo per correggere distorsioni e
reimpulsare l’economia, indirizzato a incrementare la
produzione nazionale, con enfasi negli alimenti. Guidato da
Esteban Lazo Hernández, presidente di questo organo, nella
riunione sono stati esaminati lo stato del compimento del
piano di misure derivato dall’esercizio della più alta
fiscalizzazione del Ministero dell’Agricoltura, e il
compimento dei programmi di produzione contenuti nella Legge
148«Della Sovranità Alimentare e la Sicurezza Alimentare
Nutrizionale». Il vice primo ministro, Jorge Luis Tapia
Fonseca, ha approfondito la situazione attuale delle
produzioni agricole e dell’allevamento nel paese e i
principali programmi prioritari. Il titolare
dell’Agricoltura, Ydael Pérez Brito, ha affermato che la
Legge della Sovranità Alimentare e la Sicurezza Alimentare e
Nutrizionale favorisce il compimento delle azioni, gli
indici e le mete indicate in questo obiettivo del Programma
di Governo. La relazione presentata dalla Commissione
Agroalimentare del Legislativo cubana ha raccomandato tra
altri aspetti vitali il recupero graduale e sostenibile dei
volumi produttivi che domanda l’economia. Poi Carlos Rafael
Fuentes León, vice presidente della commissione parlamentare
d’Attenzione agli Organi Locali del Potere Popolare, ha
presentato alcune considerazioni sulla partecipazione e
l’esercizio del controllo popolare per gli organi locali del
potere popolare. Esteban Lazo ha chiamato tutte le
istituzioni a promuovere il controllo popolare come parte
essenziale della democrazia socialista. Félix Martínez
Suárez, presidente della Commissione dei Temi Economici del
Parlamento, ha informato sui risultati del controllo e gli
accordi relazionati con il Programma di Governo per
correggere distorsioni e fomentare l’economia nell’Istituto
Nazionale delle Risorse Idrauliche e nel Ministero delle
Industrie. Nella sessione ordinaria corrispondente al mese
di giugno, i membri del Consiglio di Stato hanno approvato
anche il Decreto- Legge delle Dogane. Inoltre hanno valutato
il compimento della Legge 174 del Bilancio dello Stato per
il 2025, specialmente le misure per diminuire il deficit o
incrementare il surplus fiscale. È stata anche controllata
la sesta disposizione speciale della detta norma giuridica
relativa agli adeguamenti e al contributo territoriale per
lo sviluppo locale. Per finire il Consiglio di Stato ha
controllato il compimento del piano di misure derivato
dall’esercizio della più alta fiscalizzazione dell’Istituto
Nazionale delle Risorse Idrauliche e la Legge 124 delle
Acque Terrestri.
|
IL CENTRO CULTURALE DI CUBA HA
APERTO LE PORTE
IN PROVINCIA ZHEJIANG, IN CINA
Il
Centro Culturale di Cuba ha aperto le sue porte il 12 giugno in forma
ufficiale per diventare una piattaforma integrale di promozione d’arte e
cultura dell’Isola grande delle Antille. L’Ambasciatore di Cuba in Cina,
Alberto Blanco, ha segnalato che questo luogo ha la finalità di proteggere e
mostrare il patrimonio materiale e immateriale dell’Isola, attraverso la
letteratura, il cinema, la musica folk e altre espressioni culturali. Il
capo diplomatico ha segnalato che il progetto è significativo per
rinforzare gli scambi culturali tra i due paesi.
In un messaggio video ha ringraziato Huang Qiaoming (Simón) e altre
persone coinvolte grazie al loro appoggio, ed ha invitato il pubblico a
partecipare attivamente alle attività del centro, per contribuire alla
conoscenza sulla cultura cubana e i vincoli tra le due nazioni. La console
generale di Cuba a Shanghái, Mileidy Aguirre, ha ringraziato gli amici del
gigante asiatico per permettere di mostrare la ricchezza culturale della
nazione dei Caraibi. «Speriamo che il pubblico di Zhejiang, specialmente i
giovani, conoscano di più il nostro paese, la nostra cultura e i nostri
prodotti tipici, come il caffè, il rum e approfondiscano la comprensione
mutua e gli scambi bilaterali», ha aggiunto. Mileidy Aguirre ha ricordato
che Cuba e la Cina condividono vincoli dalla metà del XIX secolo, quando un
importante numero d’emigranti cinesi giunse nell’Isola, nel 1847 e che da
allora hanno formato parte della storia nazionale cubana. «Gli scambi
culturali, ha detto, oggi sono un pilastro fondamentale nelle relazioni
bilaterali. Nel tempo le due nazioni hanno costruito un cammino competitivo
condiviso e arricchito da molteplici iniziative che fomentano la conoscenza
reciproca e l’intesa delle rispettive realtà. L’inaugurazione del centro
avviene nella cornice delle celebrazioni per il 65º anniversario delle
relazioni diplomatiche tra Cuba e la Cina» ha precisato. Recentemente il
cancelliere cubano, Bruno Rodríguez, ha sottolineato che la relazione
bilaterale è di carattere speciale, con una portata strategica, ed ha
reiterato il ringraziamento al gigante asiatico per il suo appoggio allo
sviluppo socio economico dell’Isola.
PRESIDENTE DI CUBA HA
CONDANNATO L’ATTACCO
ISRAELIANO ALL’IRAN
Il Primo
Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente
della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato energicamente
l’aggressione perpetrata da Israele contro l’Iran e ha allarmato sulle
imprevedibili conseguenze di questi fatti. Il mandatario ha scritto nel suo
account della rete sociale X: «Condanniamo nei termini più energici gli
attacchi perpetrati da Israele contro la Repubblica Islamica dell’Iran».
Inoltre ha sottolineato che queste azioni «elevano la tensione in Medio
Oriente in maniera irresponsabile e mettono in pericolo la pace e la
sicurezza internazionale e regionale, con conseguenza imprevedibili». L’
Esercito israeliano, riferiscono le informazioni, ha attaccato venerdì 13,
senza una precedente dichiarazione di guerra, diverse zone dell’Iran con
l’obiettivo dichiarato di distruggere il programma nuclearre di questo
paese. Le Forze di Difesa d’Israele (FDI) hanno annunciato l’inizio
dell’operazione «Leone Ascendente», e il primo ministro israeliano, Benjamin
Netanyahu, ha affermato che la campagna continuerà per molti giorni contro
questi centri e per degradare la capacità militare di questa nazione
musulmana. In reiterate occasioni, le autorità civili e militari dell’Iran
hanno allertato che rispenderebbero con totale fermezza a qualsiasi
aggressione israeliana o statunitense, per cui è scontata la dura reazione
di Teheran. Le prime notizie hanno riportato che l’incursione iniziale ha
avuto come obiettivo installazioni nucleari, depositi di armi, batterie di
difesa antiaerea e complessi militari. Dopo l’inizio dell’offensiva aerea in
almeno cinque ondate, le FDI hanno chiamato alle armi migliaia di
riservisti.
IL 14 GIUGNO
ERNESTO GUEVARA DE LA SERNA
COMPIREBBE
97 ANNI
di Arlin Alberty Loforte
Sono
tempi di rivolgerci al Che, all’uomo nuovo che andò oltre gli schemi del
concetto per porre carne e spirito a quello che molti chiamarono utopia. Ci
si deve rivolgere al Che di fronte al risorgere del neo fascismo, delle
profonde disuguaglianze e il disprezzo della vita, quando l’orrore si
tergiversa a favore del genocida e il bambino palestinese- al quale rubano
la speranza- è colpevole della sua sorte. Chiamiamo Ernesto davanti alla
menzogna della normalità dell’odio e l’aspirazione di truccare il
colonialismo e l’imperialismo – del quale non ci si può fidare neanche un
pochimo così – come l’opzione di un sogno. Nè santo nè dio, l’uomo nato a
Rosario, che percorse l’America Latina e seppe dei suoi dolori, che giunse a
Cuba nel Granma e fece storia nell’Isola ribelle, che partì per l’Africa -
perchè altre terre del mondo reclamano il concorso dei miei modesti sforzi -
e cadde nelle mani dell’odio a La Higuera, si elevò alla statura dei grandi
che l’asciano solo il loro esempio come eredità. Il Che rinasce eroe
nell’amore per il simile, nella costanza dell’idea giusta e nella militanza
rivoluzionaria. Solo con la sua vita il Guerrigliero è diventato storia.
L’uomo eroe, l’uomo nuovo, il cittadino del mondo migliore che è possibile,
quello dal bel nome, Ernesto, rinasce ogni 14 giugno, para continuare ad
essere l’incubo dei codardi.
IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA
L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie
di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal
presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro
incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la
capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era
consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita
dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di
approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine
e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di
milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che
sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era
originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da
forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore
comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba
ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda
turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi,
trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il
regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale,
L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega
qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione
anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie
automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono
testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca
d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che
possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso
il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare
sul sito
NetBet
per tentare
la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste
davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CUBA DENUNCIA LE INTENZIONI DELLA
COMMISSIONE
INTERAMERICANA DEI DIRITTI UMANI
Il membro
del Burò Politico del Partito e cancelliere cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha
denunciato in X che la Commissione Interamericana dei Diriti Umani si è sommata
alla campagna contro la cooperazione medica di Cuba. «Questa istituzione, ora
tanto interessata ai diritto dei cubani, dovrebbe denunciare i danni provocati
dal blocco imposto dagli USA a Cuba. Anche per questo deve chiedere il permesso
al Segretario di Stato degli USA, da dove le giungono le direttive di lavoro»,
ha scritto. Rodríguez Parrilla ha reiterato che questa organizzazione è
conosciuta per la sua sottomissione agli interessi e al dominio regionale del’imperialismo
e della OSA, e che mantiene totale silenzio di fronte agli abusi che si
commettono a Los Ángeles.
MISURE MEDIOEVALI PER UN «AIUTO
UMANITARIO»
di Elizabeth Naranjo
«Altre
proibizioni. No all’esportazione della mano d’opera sfruttatrice». Lo stesso
discorso, le stesse azioni, le stesse giustificazioni. Niente cambia nella
sceneggiatura del segretario del Dipartimento di Stato degli USA, Marco Rubio,
che vuole, come meta, asfissiare il Governo e il popolo cubani. Il suo recente
annuncio –in X– dimostra tutto: continua «l’ampliamento della politica di
restrizione dei visti» a «funzionari del governo cubano e di terzi paesi
complici, così come a persone responsabili del programma d’esportazione della
mano d’opera sfruttatrice», ha detto riferendosi alla collaborazione medica nel
mondo. Il termine è gia abusato, e anche la frase, nel suo ripetuto fogliaccio.
La nuova misura vociferata da Rubio rinforza solo la guerra economica degli USA
contro l’Isola grande delle Antille –«con il proposito deliberato di distruggere
l’economia e deprimere il livello di vita della popolazione cubana con fini di
destabilizzazione, ingerenza e dominio»–, sviluppata dal 2020 dalla nazione a
nord. Lo ha denunciato così la vice direttrice generale della Direzione Generale
degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba (Minrex), Johana
Tablada. Inoltre ha spiegato - in X- a proposito della conferenza stampa
nell’Ambasciata di Cuba negli USA – che l’amministrazione statunitense «non ha
alcuna ragione che giustifichi tanto abuso» e utilizza menzogne come la
«criminalizzazione volgare della legittima collaborazione medica», così come
l’accusa dell’esistenza di basi cinesi in territorio cubano e anche di ogni tipo
invenzione che aiuta a presentare Cuba come la minaccia che non è». La
diplomatica ha ricordato che mentre il Segretario di Stato realizza
licenziamenti e tagli di bilanci per salvare vite, «rapidamente» ha assicurato
lo spreco di fondi per i «suoi corrotti favoriti che amministrano» migliaia di
dollari in «fallimentari e costose operazioni d’ingerenza e discredito per il
cambio al regime. «Questa narrativa falsa favorisce pochi poderosi che lucrano
con l’assenza di vincoli nei nostri paesi. Desiderano giustificare nuove e dure
misure coercitive contro il paese che non ha una sola azione contro gli Stati
Uniti, ha segnalato la rete sociale. È il popolo di Cuba che soffre per
l’impatto del blocco e le misure medioevali, ha denunciato la diplomatica
cubana. Inoltre ha ricordato che tra le misure più dure ci sono la persecuzione
illegale e la penalizzazione del turismo, una delle voci più importanti
dell’economia del paese. Ugualmente con le importazioni di combustibile, di
transfer, investimenti e rimesse a Cuba, la sospensione della collaborazione
bilaterale, il maltrattamento dei viaggiatori e le intimidazioni a terzi paesi.
«Il Governo degli Stati Uniti non ha rispettato il suo impegno con Papa
Francisco, ha cancellato in poche ore le misure per alleviare, come l’esclusione
dalla detta lista terrorista e ha rinforzato l’assedio, anche se Cuba sì che ha
mantenuto i suoi impegni e continua a fare, come con gli accordi d’emigrazione,
ha segnalato la funzionaria del Minrex. Tablada ha reiterato che l’Isola
continua a promuovere la pace e i vincoli tra il popolo statunitense e i cubani
che risiedono lì, e ha incitato a mettere più attenzione all’Agenda Personale
del Segretario di Stato, che «vuole solo dinamitare le reazioni, scalare
aggressioni ingiuste e spingere i nostri paesi in scenari di confronto non
desiderati». La politica della Casa Bianca «transita per la fiction e deve
atterrare nella realtà». Con 22 accordi bilaterali che abbiamo, dovremmo star
parlando di cooperazione nella stagione ciclonica, della lotta contro il
traffico di droga, come evitare l’emigrazione irregolare, prevenire epidemie e
molto di più. Ma cosa può sapere d’umanità e solidarietà, o d’apportare per il
bene della comunità globale chi con la sua politica estera promuove guerre, fame
e distruzione?
DI NUOVO IL VETO ALLA VITA
di Elson Concepción Pérez
Era
mercoledì 4 giugno a Gaza. La furia giunse rapida quando l’aviazione sionista
cominciò il bombardamento contro coloro -bambini in maggioranza- che aspettavano
l’arrivo di qualche alimento - se Israele non lo impediva- per una popolazione
che muore di fame o di mitraglia. In questo giorno sono morti 27 palestinesi e
sono stati feriti più di 90. Le immagini del genocidio percorrono il mondo e
anche quelle dell’inerzia e dell’indifferenza. Mentre, nella grande vetrina di
Nuova York, in un edificio che deve ospitare la pace e il diritto alla vita, lì
dove radicano la ONU e il suo Consiglio di Sicurezza, i rappresentanti di 14
paesi cercano di salvare la credibilità dell’organismo. Ancora una volta hanno
alzato la mano e votato un progetto di risoluzione per –come sia- ottenere un
cessate il fuoco a Gaza. Ma una sola mano alzata ha distrutto la nobile
aspirazione. È stato il veto dell’anfitrione, gli Stati Uniti, i cui governi
sono stati e sono impegnati con il sionismo israeliano, ossia con il genocidio
contro la popolazione palestinese. Sono state già otto, dieci, 12 o più, le
volte in cui il Consiglio di Sicurezza della ONU, questo ente dal quale si spera
tanto e tanto poco si ottiene, si è riunito per chiedere almeno un cessate il
fuoco in Gaza, e non lo ha ottenuto. Come molte altre volte, con un governo
“democratico” o repubblicano nella Casa Bianca, il veto statunitense ha
eliminato ogni possibilità di tregua e ha provocato che altre decine, centinaia
o migliaia di palestinesi - bambini in maggioranza- divengano vittime del
genocidio israeliano. In questa opportunità non poteva essere differente e il
veto è stato imposto in una sala sottomessa nell’impotenza da un meccanismo che
chiede riforme gridando. Si è ripetuta la farsa statunitense nell’organismo
«incaricato della pace». Ancora una volta l’amministrazione Trump, la stessa il
cui magnate presidente ha osato proporre l’espulsione di tutti i palestinesi
dalle loro terre per costruire un Riviera turistica sulle fondamenta di sangue
palestinese, di centinaia di cadaveri ancora sepolti da quella mole di
distruzione e di morte. Il Segretario di Stato degli USA, Marco Rubio, «attratto
da succosi mucchi di dollari pro Israele, continua ad appoggiare il genocidio in
Gaza e celebra orgoglioso l’isolamento del suo governo per il veto al cessate il
fuoco immediato, senza condizioni, permanente, nella Striscia di Gaza, così come
ha denunciato in X il membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere
di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla. Non è casuale che dietro il veto alla vita
dei palestinesi, l’ambasciatore di Israele nella ONU, Danny Danon, ha scritto
nelle sue reti sociali: «Ringrazio gli Stati Uniti che hanno dimostrato
chiarezza morale e guida nel Consiglio di Sicurezza della ONU, votando la
risoluzione unilaterale (14 voti a favore) contro Israele». Cosa ci si può
aspettare dai governi statunitensi se si sommano già più di 50.000 palestinesi
morti per il massacro israeliano in convivenza con gli USA!
XI JINPING: L’AMICIZIA TRA CUBA E LA CINA È DI FERRO
di
Leticia Martínez Hernández
«L’ amicizia
tra Cuba e la Cina è di ferro», ha affermato il presidente Xi Jinping, venerdì
9, riunendosi in questa capitale con il Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel
Bermúdez, al termine della sfilata militare nel Cremlino, con motivo degli 80
anni dalla Vittoria contro il nazifascismo nella Grande Guerra Patria. Dopo
l’invio di «un saluto e i migliori auguri per Raúl», il Segretario Generale del
Partito Comunista della Cina, ha considerato che i vincoli tra i due paesi
vivono una nuova tappa più solida, quando quest’anno si compie il 65º
anniversario delle relazioni diplomatiche. Ha palato di una vera comunità di
futuro condiviso, sincera e d’aiuto reciproco. Il mandatario cinese si è
riferito alla strtta comunicazione tra i due paesi a importanti consensi
realizzati e alle visite che costantemente realizzano membri del Burò Politico
delle due organizzazioni dei Partiti, sia in Cina che a Cuba. Ha augurato un
maggior approfondimento dei vincoli e che gli scambi siano un legame distintivo.
Poi ha considerato, parlando della situazione che attraversa l’Isola in questi
momenti, che il blocco indurito impone maggiori sfide di prima e che «lo
sentiamo sulla nostra pelle». Per questo ha detto che continuerà la cooperazione
in aree chiave come la sovranità alimentare, energetica e la ciber sicurezza.
Continueremo a promuovere questa assistenza per superare le difficoltà, ha
precisato e si è riferito ai cubani come a «profondi compagni» , e ha affermato
che con la guida del Partito Comunista andranno avanti e supereranno i problemi
attuali. Díaz-Canel, prendendo la parola, ha detto che riconosce l’enorme
sensibilità, comprensione e implicazione personale di Xi Jinping per iproblemi
dell’Isola. La Cina e Cuba, ha aggiunto, sono un vero esempio di fraternità e
cooperazione. Il Capo di Stato dei Caraibi ha spiagto varie linee definite nel
programma economico tra i due paesi, tra le quali la sovranità alimentare, la
stabilità del Sistema Elettrico Nazionale, particolarmente l’investimento in
parchi solari fotovoltaici, le tele comunicazioni e la ciber sicurezza.
Ugualmente, si è riferito allo sviluppo del turismo cinese nell’Isola, agli
scambi culturali e all’Educazione Superiore. Tutto questo è espressione, ha
precisato, di un cammino sicuro verso una comunità di un futuro condiviso.
Díaz-Canel ha sottolineato «il carattere speciale delle relazioni tra Cuba e la
Cina». La riunione dei due leaders dà continuità alla visita realizzata dal
Presidente cubano in Cina nel 2022, e all’incontro dei due a Pretoria, in
Sudafrica, nel 2023, nella cornice del Vertice dei Brics.
AMERICA LATINA
|
I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD
AMERICA
Il Sud America è una regione nota per le sue
tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui
sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali.
Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre
questo territorio è principalmente conosciuto
per la sua musica, i balli tradizionali e la
cucina straordinaria, le persone che vivono qui
amano anche un'altra attività ossia i giochi da
casinò con alcuni di questi che sono persino
nati in loco.
Il boom dei giochi online in Sud America
Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui
in Sud America e in parte di quella centrale era
possibile divertirti con i giochi di casinò
erano le strutture terrestri. Nel 2015 è
nata una nuova tendenza che va sotto il nome di
casinò online e le popolazioni locali ne sono
state molto attratte. Questi siti infatti
offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò
tradizionali in quanto forniscono un'esperienza
di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti
giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono
sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei
fornitori più rinomati al mondo e presentano
decine di elementi che si richiamano propri alla
cultura latino-americana. Questo gioco ha preso piede in tutta Europa,
nonostante, la sua fama, non ha mai potuto
superare quella del blackjack, oggi molto
giocato anche nel nostro paese, grazie agli
operatori legali come
starcasino.it/blackjack,
con...
[segue]
|
|
|
|
|
|