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ANNOTAZIONI E SPIGOLATURE CUBANE

a cura di
Gioia Minuti

 

PRESENTI NELLA SFILATA DEL 1º MAGGIO, MIGLIAIA DI AMICI DI ALTRI PAESI

 

Circa 1000 amici di Cuba provenienti da un centinaio di paesi hanno assistito alla sfilata del 1º Maggio dallaa...[segue SPECIALE 1° MAGGIO 2019]

 

speciale Siporcuba
sui 5 patrioti cubani
discorsi di Fidel

 

discorsi di Miguel Díaz-Canel Bermúdez


 

PL notizie, info e molto di piu'
il romanzo cult degli anni '90

Una storia d'amore nella Cuba dei primi anni '90, quando molti italiani scoprirono le gioie ed i sogni che Cuba riservava loro...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE PIU' BELLE FOTO DI CUBA

le foto di Rod


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LA PRODUZIONE NAZIONALE DI ALIMENTI È UN


 

OBIETTIVO STRATEGICO DEL PAESE


 

di Enrique Moreno Gimeranez

 

 

L’analisi del Consiglio di Stato, nella sua sessione ordinaria alla quale ha partecipato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.ha avuto al centro l’obiettivo del Programma di Governo per correggere distorsioni e reimpulsare l’economia, indirizzato a incrementare la produzione nazionale, con enfasi negli alimenti. Guidato da Esteban Lazo Hernández, presidente di questo organo, nella riunione sono stati esaminati lo stato del compimento del piano di misure derivato dall’esercizio della più alta fiscalizzazione del Ministero dell’Agricoltura, e il compimento dei programmi di produzione contenuti nella Legge 148«Della Sovranità Alimentare e la Sicurezza Alimentare Nutrizionale». Il vice primo ministro, Jorge Luis Tapia Fonseca, ha approfondito la situazione attuale delle produzioni agricole e dell’allevamento nel paese e i principali programmi prioritari. Il titolare dell’Agricoltura, Ydael Pérez Brito, ha affermato che la Legge della Sovranità Alimentare e la Sicurezza Alimentare e Nutrizionale favorisce il compimento delle azioni, gli indici e le mete indicate in questo obiettivo del Programma di Governo. La relazione presentata dalla Commissione Agroalimentare del Legislativo cubana ha raccomandato tra altri aspetti vitali il recupero graduale e sostenibile dei volumi produttivi che domanda l’economia. Poi Carlos Rafael Fuentes León, vice presidente della commissione parlamentare d’Attenzione agli Organi Locali del Potere Popolare, ha presentato alcune considerazioni sulla partecipazione e l’esercizio del controllo popolare per gli organi locali del potere popolare. Esteban Lazo ha chiamato tutte le istituzioni a promuovere il controllo popolare come parte essenziale della democrazia socialista. Félix Martínez Suárez, presidente della Commissione dei Temi Economici del Parlamento, ha informato sui risultati del controllo e gli accordi relazionati con il Programma di Governo per correggere distorsioni e fomentare l’economia nell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche e nel Ministero delle Industrie. Nella sessione ordinaria corrispondente al mese di giugno, i membri del Consiglio di Stato hanno approvato anche il Decreto- Legge delle Dogane. Inoltre hanno valutato il compimento della Legge 174 del Bilancio dello Stato per il 2025, specialmente le misure per diminuire il deficit o incrementare il surplus fiscale. È stata anche controllata la sesta disposizione speciale della detta norma giuridica relativa agli adeguamenti e al contributo territoriale per lo sviluppo locale. Per finire il Consiglio di Stato ha controllato il compimento del piano di misure derivato dall’esercizio della più alta fiscalizzazione dell’Istituto Nazionale delle Risorse Idrauliche e la Legge 124 delle Acque Terrestri.

 


CUBA  ATTUALITA'
  

 

IL CENTRO CULTURALE DI CUBA HA APERTO LE PORTE


 

IN PROVINCIA ZHEJIANG, IN CINA

 


 

Il Centro Culturale di Cuba ha aperto le sue porte il 12 giugno in forma ufficiale per diventare una piattaforma integrale di promozione d’arte e cultura dell’Isola grande delle Antille. L’Ambasciatore di Cuba in Cina, Alberto Blanco, ha segnalato che questo luogo ha la finalità di proteggere e mostrare il patrimonio materiale e immateriale dell’Isola, attraverso la letteratura, il cinema, la musica folk e altre espressioni culturali. Il capo diplomatico ha segnalato che il progetto è significativo per rinforzare gli scambi culturali tra i due paesi. In un messaggio video ha ringraziato Huang Qiaoming (Simón) e altre  persone coinvolte grazie al loro appoggio, ed ha invitato il pubblico a partecipare attivamente alle attività del centro, per contribuire alla conoscenza sulla cultura cubana e i vincoli tra le due nazioni. La console generale di Cuba a Shanghái, Mileidy Aguirre, ha ringraziato gli amici del gigante asiatico per permettere di mostrare la ricchezza culturale della nazione dei Caraibi. «Speriamo che il pubblico di Zhejiang, specialmente i giovani, conoscano di più il nostro paese, la nostra cultura e i nostri prodotti tipici, come il caffè, il rum e approfondiscano la comprensione mutua e gli scambi bilaterali», ha aggiunto. Mileidy Aguirre ha ricordato che Cuba e la Cina condividono vincoli dalla metà del XIX secolo, quando un importante numero d’emigranti cinesi giunse nell’Isola, nel 1847 e che da allora hanno formato parte della storia nazionale cubana. «Gli scambi culturali, ha detto, oggi sono un pilastro fondamentale nelle relazioni bilaterali. Nel tempo le due nazioni hanno costruito un cammino competitivo condiviso e arricchito da molteplici iniziative che fomentano la conoscenza reciproca e l’intesa delle rispettive realtà. L’inaugurazione del centro avviene nella cornice delle celebrazioni per il 65º anniversario delle relazioni diplomatiche tra Cuba e la Cina» ha precisato. Recentemente il cancelliere cubano, Bruno Rodríguez, ha sottolineato che la relazione bilaterale è di carattere speciale, con una portata strategica, ed ha reiterato il ringraziamento al gigante asiatico per il suo appoggio allo sviluppo socio economico dell’Isola.

 

 


 

PRESIDENTE DI CUBA HA CONDANNATO L’ATTACCO

 

ISRAELIANO ALL’IRAN


 

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condannato energicamente l’aggressione perpetrata da Israele contro l’Iran e ha allarmato sulle imprevedibili conseguenze di questi fatti. Il mandatario ha scritto nel suo account della rete sociale X: «Condanniamo nei termini più energici gli attacchi perpetrati da Israele contro la Repubblica Islamica dell’Iran». Inoltre ha sottolineato che queste azioni «elevano la tensione in Medio Oriente in maniera irresponsabile e mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionale e regionale, con conseguenza imprevedibili». L’ Esercito israeliano, riferiscono le informazioni, ha attaccato venerdì 13, senza una precedente dichiarazione di guerra, diverse zone dell’Iran con l’obiettivo dichiarato di distruggere il programma nuclearre di questo paese. Le Forze di Difesa d’Israele (FDI) hanno annunciato l’inizio dell’operazione «Leone Ascendente», e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che la campagna continuerà per molti giorni contro questi centri e per degradare la capacità militare di questa nazione musulmana. In reiterate occasioni, le autorità civili e militari dell’Iran hanno allertato che rispenderebbero con totale fermezza a qualsiasi aggressione israeliana o statunitense, per cui è scontata la dura reazione di Teheran. Le prime notizie hanno riportato che l’incursione iniziale ha avuto come obiettivo installazioni nucleari, depositi di armi, batterie di difesa antiaerea e complessi militari. Dopo l’inizio dell’offensiva aerea in almeno cinque ondate, le FDI hanno chiamato alle armi migliaia di riservisti.

 

 


 

IL 14 GIUGNO ERNESTO GUEVARA DE LA SERNA

 

COMPIREBBE 97 ANNI
 

di Arlin Alberty Loforte


 

Sono tempi di rivolgerci al Che, all’uomo nuovo che andò oltre gli schemi del concetto per porre carne e spirito a quello che molti chiamarono utopia. Ci si deve rivolgere al Che di fronte al risorgere del neo fascismo, delle profonde disuguaglianze e il disprezzo della vita, quando l’orrore si tergiversa a favore del genocida e il bambino palestinese- al quale rubano la speranza- è colpevole della sua sorte. Chiamiamo Ernesto davanti alla menzogna della normalità dell’odio e l’aspirazione di truccare il colonialismo e l’imperialismo – del quale non ci si può fidare neanche un pochimo così – come l’opzione di un sogno. Nè santo nè dio, l’uomo nato a Rosario, che percorse l’America Latina e seppe dei suoi dolori, che giunse a Cuba nel Granma e fece storia nell’Isola ribelle, che partì per l’Africa - perchè altre terre del mondo reclamano il concorso dei miei modesti sforzi - e cadde nelle mani dell’odio a La Higuera, si elevò alla statura dei grandi che l’asciano solo il loro esempio come eredità. Il Che rinasce eroe nell’amore per il simile, nella costanza dell’idea giusta e nella militanza rivoluzionaria. Solo con la sua vita il Guerrigliero è diventato storia. L’uomo eroe, l’uomo nuovo, il cittadino del mondo migliore che è possibile, quello dal bel nome, Ernesto, rinasce ogni 14 giugno, para continuare ad essere l’incubo dei codardi.

 

 



 

IL GIOCO D'AZZARDO A CUBA

 

 

L’iconografia di una Cuba prima della rivoluzione si basa su di una specie di Eden del piacere dominato dalla mafia e tacitamente approvato dal presidente Fulgencio Batista. Nei più sfarzosi hotel dell’Avana non era raro incontrare elementi come Lucky Luciano o Meyer Lansky che trasformarono la capitale cubana in un porto franco dell’illegalità dove tutto era consentito. Dal gioco d’azzardo alla prostituzione, ogni cosa era condita dalla corruzione di un potere politico alquanto disponibile quanto capace di approfittare di facili compensi. L’immagine di una Cuba felice tra ballerine e mambo suonati da abili orchestre, si scontrava con il quotidiano di milioni di poveri cubani che dovevano arrabattarsi solo per avere di che sopravvivere. Si può dire a posteriori che la dissolutezza a Cuba era originata dalla criminalità e dal potere politico, ovviamente tutelato da forze militari appositamente addestrate, che avevano trovato un denominatore comune. Ovvio che anche al di fuori dai patrii confini, la nomea che a Cuba ci si poteva divertire senza alcun limite, provocava una forte domanda turistica e non solo provenienti dai vicini Stati Uniti. Al giorno d’oggi, trascorsi diversi decenni dal trionfo dei barbudos che rovesciarono il regime del dittatore Batista e l’impostazione di un socialismo tropicale, L’Avana e altre storiche città, hanno riacquistato quella dignità che nega qualsiasi virtuale contatto con quella che era la Cuba ante rivoluzione anche se, dal tessuto urbano – profondamente restaurato – alle vecchie automobili americane che ancora miracolosamente si muovono per l’isola, sono testimoni di un tempo oramai passato. Per chi volesse assaporare l’epoca d’oro del gioco d’azzardo, al giorno d’oggi esistono altri sistemi che possono essere sfruttati da qualsiasi device connesso ad Internet attraverso il quale entrare in diretto contatto con la fortuna. È sufficiente andare sul sito NetBet per tentare la sorte con tanti divertenti e coinvolgenti giochi d’azzardo come se foste davanti ad un tavolo verde attenti a sviluppare il vostro gioco.

   



 

 

CUBA DENUNCIA LE INTENZIONI DELLA COMMISSIONE


 

INTERAMERICANA DEI DIRITTI UMANI


 

Il membro del Burò Politico del Partito e cancelliere cubano, Bruno Rodríguez Parrilla, ha denunciato in X che la Commissione Interamericana dei Diriti Umani si è sommata alla campagna contro la cooperazione medica di Cuba. «Questa istituzione, ora tanto interessata ai diritto dei cubani, dovrebbe denunciare i danni provocati dal blocco imposto dagli USA a Cuba. Anche per questo deve chiedere il permesso al Segretario di Stato degli USA, da dove le giungono le direttive di lavoro», ha scritto. Rodríguez Parrilla ha reiterato che questa organizzazione è conosciuta per la sua sottomissione agli interessi e al dominio regionale del’imperialismo e della OSA, e che mantiene totale silenzio di fronte agli abusi che si commettono a Los Ángeles.

 


 

MISURE MEDIOEVALI PER UN «AIUTO UMANITARIO»


 

di Elizabeth Naranjo


 

«Altre proibizioni. No all’esportazione della mano d’opera sfruttatrice». Lo stesso discorso, le stesse azioni, le stesse giustificazioni. Niente cambia nella sceneggiatura del segretario del Dipartimento di Stato degli USA, Marco Rubio, che vuole, come meta, asfissiare il Governo e il popolo cubani. Il suo recente annuncio –in X– dimostra tutto: continua «l’ampliamento della politica di restrizione dei visti» a «funzionari del governo cubano e di terzi paesi complici, così come a persone responsabili del programma d’esportazione della mano d’opera sfruttatrice», ha detto riferendosi alla collaborazione medica nel mondo. Il termine è gia abusato, e anche la frase, nel suo ripetuto fogliaccio. La nuova misura vociferata da Rubio rinforza solo la guerra economica degli USA contro l’Isola grande delle Antille –«con il proposito deliberato di distruggere l’economia e deprimere il livello di vita della popolazione cubana con fini di destabilizzazione, ingerenza e dominio»–, sviluppata dal 2020 dalla nazione a nord. Lo ha denunciato così la vice direttrice generale della Direzione Generale degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere di Cuba (Minrex), Johana Tablada. Inoltre ha spiegato - in X- a proposito della conferenza stampa nell’Ambasciata di Cuba negli USA – che l’amministrazione statunitense «non ha alcuna ragione che giustifichi tanto abuso» e utilizza menzogne come la «criminalizzazione volgare della legittima collaborazione medica», così come l’accusa dell’esistenza di basi cinesi in territorio cubano e anche di ogni tipo invenzione che aiuta a presentare Cuba come la minaccia che non è». La diplomatica ha ricordato che mentre il Segretario di Stato realizza licenziamenti e tagli di bilanci per salvare vite, «rapidamente» ha assicurato lo spreco di fondi per i «suoi corrotti favoriti che amministrano» migliaia di dollari in «fallimentari e costose operazioni d’ingerenza e discredito per il cambio al regime. «Questa narrativa falsa favorisce pochi poderosi che lucrano con l’assenza di vincoli nei nostri paesi. Desiderano giustificare nuove e dure misure coercitive contro il paese che non ha una sola azione contro gli Stati Uniti, ha segnalato la rete sociale. È il popolo di Cuba che soffre per l’impatto del blocco e le misure medioevali, ha denunciato la diplomatica cubana. Inoltre ha ricordato che tra le misure più dure ci sono la persecuzione illegale e la penalizzazione del turismo, una delle voci più importanti dell’economia del paese. Ugualmente con le importazioni di combustibile, di transfer, investimenti e rimesse a Cuba, la sospensione della collaborazione bilaterale, il maltrattamento dei viaggiatori e le intimidazioni a terzi paesi. «Il Governo degli Stati Uniti non ha rispettato il suo impegno con Papa Francisco, ha cancellato in poche ore le misure per alleviare, come l’esclusione dalla detta lista terrorista e ha rinforzato l’assedio, anche se Cuba sì che ha mantenuto i suoi impegni e continua a fare, come con gli accordi d’emigrazione, ha segnalato la funzionaria del Minrex. Tablada ha reiterato che l’Isola continua a promuovere la pace e i vincoli tra il popolo statunitense e i cubani che risiedono lì, e ha incitato a mettere più attenzione all’Agenda Personale del Segretario di Stato, che «vuole solo dinamitare le reazioni, scalare aggressioni ingiuste e spingere i nostri paesi in scenari di confronto non desiderati». La politica della Casa Bianca «transita per la fiction e deve atterrare nella realtà». Con 22 accordi bilaterali che abbiamo, dovremmo star parlando di cooperazione nella stagione ciclonica, della lotta contro il traffico di droga, come evitare l’emigrazione irregolare, prevenire epidemie e molto di più. Ma cosa può sapere d’umanità e solidarietà, o d’apportare per il bene della comunità globale chi con la sua politica estera promuove guerre, fame e distruzione?

 


 

DI NUOVO IL VETO ALLA VITA


 

di Elson Concepción Pérez


 

Era mercoledì 4 giugno a Gaza. La furia giunse rapida quando l’aviazione sionista cominciò il bombardamento contro coloro -bambini in maggioranza- che aspettavano l’arrivo di qualche alimento - se Israele non lo impediva- per una popolazione che muore di fame o di mitraglia. In questo giorno sono morti 27 palestinesi e sono stati feriti più di 90. Le immagini del genocidio percorrono il mondo e anche quelle dell’inerzia e dell’indifferenza. Mentre, nella grande vetrina di Nuova York, in un edificio che deve ospitare la pace e il diritto alla vita, lì dove radicano la ONU e il suo Consiglio di Sicurezza, i rappresentanti di 14 paesi cercano di salvare la credibilità dell’organismo. Ancora una volta hanno alzato la mano e votato un progetto di risoluzione per –come sia- ottenere un cessate il fuoco a Gaza. Ma una sola mano alzata ha distrutto la nobile aspirazione. È stato il veto dell’anfitrione, gli Stati Uniti, i cui governi sono stati e sono impegnati con il sionismo israeliano, ossia con il genocidio contro la popolazione palestinese. Sono state già otto, dieci, 12 o più, le volte in cui il Consiglio di Sicurezza della ONU, questo ente dal quale si spera tanto e tanto poco si ottiene, si è riunito per chiedere almeno un cessate il fuoco in Gaza, e non lo ha ottenuto. Come molte altre volte, con un governo “democratico” o repubblicano nella Casa Bianca, il veto statunitense ha eliminato ogni possibilità di tregua e ha provocato che altre decine, centinaia o migliaia di palestinesi - bambini in maggioranza- divengano vittime del genocidio israeliano. In questa opportunità non poteva essere differente e il veto è stato imposto in una sala sottomessa nell’impotenza da un meccanismo che chiede riforme gridando. Si è ripetuta la farsa statunitense nell’organismo «incaricato della pace». Ancora una volta l’amministrazione Trump, la stessa il cui magnate presidente ha osato proporre l’espulsione di tutti i palestinesi dalle loro terre per costruire un Riviera turistica sulle fondamenta di sangue palestinese, di centinaia di cadaveri ancora sepolti da quella mole di distruzione e di morte. Il Segretario di Stato degli USA, Marco Rubio, «attratto da succosi mucchi di dollari pro Israele, continua ad appoggiare il genocidio in Gaza e celebra orgoglioso l’isolamento del suo governo per il veto al cessate il fuoco immediato, senza condizioni, permanente, nella Striscia di Gaza, così come ha denunciato in X il membro del Burò Politico e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla. Non è casuale che dietro il veto alla vita dei palestinesi, l’ambasciatore di Israele nella ONU, Danny Danon, ha scritto nelle sue reti sociali: «Ringrazio gli Stati Uniti che hanno dimostrato chiarezza morale e guida nel Consiglio di Sicurezza della ONU, votando la risoluzione unilaterale (14 voti a favore) contro Israele». Cosa ci si può aspettare dai governi statunitensi se si sommano già più di 50.000 palestinesi morti per il massacro israeliano in convivenza con gli USA!


 

 

XI JINPING: L’AMICIZIA TRA CUBA E LA CINA È DI FERRO


 

di Leticia Martínez Hernández


 

«L’ amicizia tra Cuba e la Cina è di ferro», ha affermato il presidente Xi Jinping, venerdì 9, riunendosi in questa capitale con il Presidente cubano, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, al termine della sfilata militare nel Cremlino, con motivo degli 80 anni dalla Vittoria contro il nazifascismo nella Grande Guerra Patria. Dopo l’invio di «un saluto e i migliori auguri per Raúl», il Segretario Generale del Partito Comunista della Cina, ha considerato che i vincoli tra i due paesi vivono una nuova tappa più solida, quando quest’anno si compie il 65º anniversario delle relazioni diplomatiche. Ha palato di una vera comunità di futuro condiviso, sincera e d’aiuto reciproco. Il mandatario cinese si è riferito alla strtta comunicazione tra i due paesi a importanti consensi realizzati e alle visite che costantemente realizzano membri del Burò Politico delle due organizzazioni dei Partiti, sia in Cina che a Cuba. Ha augurato un maggior approfondimento dei vincoli e che gli scambi siano un legame distintivo. Poi ha considerato, parlando della situazione che attraversa l’Isola in questi momenti, che il blocco indurito impone maggiori sfide di prima e che «lo sentiamo sulla nostra pelle». Per questo ha detto che continuerà la cooperazione in aree chiave come la sovranità alimentare, energetica e la ciber sicurezza. Continueremo a promuovere questa assistenza per superare le difficoltà, ha precisato e si è riferito ai cubani come a «profondi compagni» , e ha affermato che con la guida del Partito Comunista andranno avanti e supereranno i problemi attuali. Díaz-Canel, prendendo la parola, ha detto che riconosce l’enorme sensibilità, comprensione e implicazione personale di Xi Jinping per iproblemi dell’Isola. La Cina e Cuba, ha aggiunto, sono un vero esempio di fraternità e cooperazione. Il Capo di Stato dei Caraibi ha spiagto varie linee definite nel programma economico tra i due paesi, tra le quali la sovranità alimentare, la stabilità del Sistema Elettrico Nazionale, particolarmente l’investimento in parchi solari fotovoltaici, le tele comunicazioni e la ciber sicurezza. Ugualmente, si è riferito allo sviluppo del turismo cinese nell’Isola, agli scambi culturali e all’Educazione Superiore. Tutto questo è espressione, ha precisato, di un cammino sicuro verso una comunità di un futuro condiviso. Díaz-Canel ha sottolineato «il carattere speciale delle relazioni tra Cuba e la Cina». La riunione dei due leaders dà continuità alla visita realizzata dal Presidente cubano in Cina nel 2022, e all’incontro dei due a Pretoria, in Sudafrica, nel 2023, nella cornice del Vertice dei Brics.



AMERICA LATINA
 

I GIOCHI CHE HANNO AVUTO ORIGINE IN SUD AMERICA

Il Sud America è una regione nota per le sue tradizioni e cultura. Le persone che vivono qui sono tra l’altro gentili, amichevoli e ospitali. Premesso ciò, va altresì aggiunto che mentre questo territorio è principalmente conosciuto per la sua musica, i balli tradizionali e la cucina straordinaria, le persone che vivono qui amano anche un'altra attività ossia i giochi da casinò con alcuni di questi che sono persino nati in loco.

Il boom dei giochi online in Sud America

Fino a pochi anni fa, gli unici posti in cui in Sud America e in parte di quella centrale era possibile divertirti con i giochi di casinò erano le strutture terrestri. Nel 2015 è nata una nuova tendenza che va sotto il nome di casinò online e le popolazioni locali ne sono state molto attratte. Questi siti infatti offrono grandi vantaggi rispetto ai casinò tradizionali in quanto forniscono un'esperienza di gioco unica. Ci sono tra l’altro molti giochi di qualità tra cui scegliere, i siti sono sicuri e accettano numerosi metodi di pagamento. I giochi da casinò sono creati da alcuni dei fornitori più rinomati al mondo e presentano decine di elementi che si richiamano propri alla cultura latino-americana.  Questo gioco ha preso piede in tutta Europa, nonostante, la sua fama, non ha mai potuto superare quella del blackjack, oggi molto giocato anche nel nostro paese, grazie agli operatori legali come starcasino.it/blackjack, con... [segue]

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